A proposito di Centro Storico offeso e vilipeso un nuovo sconcertante episodio viene narrato dai residenti oggetto oramai di ogni azione di spregio
Al personale di un locale indicata la porta di un civico del Trescene dove lasciare i rifiuti. Non se ne puo' piu' di questa continua violenza
Redazione
A proposito di Centro Storico offeso e vilipeso un nuovo sconcertante episodio viene narrato dai residenti oggetto oramai di ogni azione di spregio alla loro dignità.
"Ho appena incontrato un giovane cameriere biondo con occhiali - scrive una residente - che ha depositato davanti alla porta del civico 10 dal colore rosso pompeiano, una cassetta piena di bottiglie e una scatola di cartoni.
Da me interpellato il cameriere ha risposto che gli è stata indicata quella porta come punto di conferimento dei rifiuti.
Da chi?
Non si sa, non lo ha detto.
Propongo a questo punto di cambiare il nome alla strada.
Da vico II Trescene a primo punto di stoccaggio rifiuti.
Ma dico, visto che non puzzano, perché non ve li tenete nei vostri locali?
Essi potrebbero essere addirittura pericolosi, il riferimento è essenzialmente alle bottiglie di vetro, per chi si ubriaca e si azzuffa. Ipotesi, perlatro, non peregrina.
L'invito è al presidente del Comitato di Quartiere Centro Storico, Luigi Marino a segnalare anche questa sconcezza alle autorità.
I rifiuti si sa a quale locale appartengano ed il personale di quel locale afferma che questa è oramai prassi consolidata.
Noi residenti dobbiamo rispettare orari, giorni e tipologie per il conferimento dei rifiuti.
Loro, i commercianti della zona, conferiscono quello che vogliono, quando vogliono e davanti alle case degli altri.
Addirittura appendendo le buste contenenti i rifiuti alla maniglia della porta.
Il bello è che altri gestori, davanti alle loro porte hanno messo dei cartelli che invitano a non depositare ivi rifiuti. Forse viene percepito come invito ad andare più avanti, davanti alle porte degli altri.
Veramente siamo al paradosso. Questa città non si salverà per parafrasare Aldo Moro", conclude lo sfogo legittimo e condivisibile della residente.
comunicato n.170483
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