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Benevento, 19-04-2025 21:35 ____
Calcio, Serie C: Basta che questa stagione finisca il prima possibile. Il Benevento torna nella sua versione peggiore perdendo in casa con il Trapani
Ha fatto di nuovo capolino la squadra abulica, priva di mordente, arruffona, sprecona, distratta, che ha contraddistinto le prestazioni di questo 2025. Si acuisce la frattura con la tifoseria che abbandona lo Stadio a dieci minuti dal termine. Auteri: Abbiamo disputato una brutta partita, senza anima ne' temperamento ne' coralita' nell'aggressione
di Luca Pietronigro
  

Benevento (4-2-3-1): Nunziante; Oukhadda, Berra, Capellini, Sena (80' Veltri); Talia, Acampora (63' Prisco); Lamesta (72' Starita), Pinato, Manconi; Lanini (63' Perlingieri). A disposizione (Manfredini, Lucatelli, Tosca, Agazzi, Viviani, Viscardi, Borello, Ferrara, Carfora) Allenatore Gaetano Auteri

Trapani (3-4-2-1): Barosi; Mulè, Malomo, Silvestri; Celiento, Carraro, Toscano (87' Segberg), Sabatino; Kragl (64' Hraiech), Ruggiero (82' Daka); Anatriello (82' Piovanello). A disposizione (Ujkaj, Giliberti, Stensrud, Verna, Zappella, Piovanello, Ongaro, Ciotti) Allenatore Salvatore Aronica

Arbitro: Giorgio Vergaro di Bari
Assistenti: Alessandro Parisi di Bari e Vincenzo Abbinante di Bari
IV Uomo: Nico Valentini di Brindisi
Rete: 6' autorere Nunziante
Ammoniti: Talia, Lamesta (B); Barosi, Sabatino, Anatriello, Silvestri (T)
Espulso: 93' Veltri (B) per un fallo di reazione
Recupero: 2' pt; 6' st
Spettatori: 5371 (4739 abbonati e 632 paganti).

Basta che questa stagione finisca il prima possibile per mettere un punto per poi ripartire da zero o quasi.
Il Benevento Calcio, dopo la brillante prestazione di Cerignola, è caduto nuovamente nei meandri di quel male oscuro che lo ha travolto dall'inizio di questo 2025 perdendo la terza gara casalinga della stagione contro il Trapani.
Ai siciliani è bastata una rete di Carraro, giunta dopo sei minuti di gioco al termine dell'ennesimo pasticcio difensivo culminato nell'errore del portiere Nunziante.
Aveva illuso la prova fornita a Cerignola che la Strega fosse guarita, che avrebbe potuto riprendersi e chissà giocarsi i play-off con rinnovata grinta e vigore, invece tutto ciò è svanito come una bolla di sapone.
Contro il Trapani, infatti, è tornata la squadra abulica, priva di mordente, arruffona, sprecona, distratta, che ha contraddistinto le ultime prestazioni.
Una situazione che ha, di fatto, chiuso ogni possibilità di raggiungere la migliore posizione possibile negli spareggi promozione ma che, ancora peggio, ha finito per spezzare ogni speranza anche ai più inguaribili degli ottimisti.
La frattura con la tifoseria organizzata si è resa ormai profonda con i supporter che anche questa sera, a dieci minuti dal termine, e poco dopo il clamoroso errore di Manconi che ha sbagliato per ben due volte un calcio di rigore, hanno abbandonato gli spalti dello Stadio (foto in basso del settore della Curva Sud in parte vuoto) lasciando lo striscione con la scritta: "Figli di questa città... Per Benevento e i suoi ultras".
Come detto, ora non resta che chiudere dignitosamente per provare a ricostruire daccapo su basi e con uomini diversi, magari più avvezzi alla categoria, da quelli che hanno caratterizzato l'attuale campionato.
Venendo alla cronaca, Gaetano Auteri conferma il 4-2-3-1 scegliendo Oukhadda, Berra, Capellini ed il giovane Sena in luogo dello squalificato Simonetti al suo esordio stagionale.
A centrocampo con Talia c'è Acampora mentre Lamesta, Pinato e Manconi formano il terzetto dietro Lanini.
Salvatore Aronica, invece, sceglie il 3-4-2-1 con Celiento come esterno di centrocampo a destra e Sabatino a sinistra.
Nell'undici titolare c'è l'ex Kragl, neanche in panchina l'altro ex Benedetti, sulla trequarti con Ruggiero a supporto di Anatriello.
La partita si sblocca dopo appena sei minuti di gioco con Kragl che, dalla destra, serve Carraro il quale da posizione decentrata fa partire una conclusione che trova un impreparato Nunziante con il pallone che finisce tra le gambe, sbatte sul palo e poi in rete.
Due minuti dopo il Trapani va vicino al raddoppio sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Carraro su cui Celiento svetta di testa e centra il palo.
Ancora Carraro protagonista con il suo tiro che finisce di poco fuori.
La risposta del Benevento giunge solo al 18' sugli sviluppi di contropiede con Lamesta che giunge al limite dell'area di rigore mette incredibilmente sul fondo.
Al 26' è Oukhadda che, dalla destra, trova al centro dell'area di rigore Manconi il cui tiro termina tra le braccia di Barosi, al suo debutto in maglia granata.
Un minuto è bello il pallone filtrante di Manconi per Lanini il quale si invola verso l'area di rigore dei siciliani e fa partire una conclusione su cui è bravo l'estremo difensore ospite a respingere la minaccia mandando il pallone in calcio d'angolo.
Al 43' Lamesta dalla destra mette al centro per Pinato il quale, da ottima posizione, sbaglia tutto manda il pallone oltre la traversa.
Poco prima della fine della frazione, il direttore di gara non concede un netto calcio di rigore alla Strega per un evidente calcio al volto di Malomo su Lanini tra le proteste dei giallorossi e, in particolare, dell'attaccante ex Reggiana
La ripresa vede il Trapani rendersi subito pericoloso con Ruggiero che verticalizza per Anatriello il quale fa partire una conclusione che sbatte sul palo (secondo legno di giornata per i siciliani).
Auteri effettua i primi cambi inserendo Prisco e Perlingieri per Acampora e Lanini, mentre Aronica mette Hraiech per Kragl.
Al 26' pasticcio di Berra che si fa sottrarre il pallone da Celiento con Nunziante che riesce a salvarsi mandando il pallone in calcio d'angolo.
Due minuti dopo il direttore di gara fischia un calcio di rigore, alquanto dubbio quasi a compensazione di quello evidente non dato nel primo tempo, per un tocco di mano di Carraro.
Sul dischetto si presenta Manconi che manda il pallone in curva, l'arbitro fa ripetere e sul pallone si porta ancora l'attaccante ex Modena con il tiro che viene respinto da Barosi.
Al 36' sugli sviluppi di un corner battuto da Ruggiero, di testa svetta Mulè con Nunziante che blocca la sfera.
Nel finale il Trapani opera tre cambi inserendo Daka, Piovanello e Segberg per Ruggiero, Anatriello e Toscano, mentre per il Benevento una punzione di Prisco finisce sull'esterno della rete.
Prima del triplice fischio, da segnalare l'espulsione di Veltri, che era entrato poco prima in luogo di Sena con lo spostamento di Oukhadda a sinistra, per una fallo di reazione su Hraiech.

Gaetano Auteri, allenatore Benevento
"Al di là delle occasioni spercate, abbiamo disputato una brutta partita, senza anima né temperamento né coralità nell'aggressione.
Abbiamo concesso troppo a loro, l'azione del gol è sintomatica poiché non siamo andati decisi e cattivi come dovevamo.
Abbiamo preso un gol evitabile che è sintomatico della nostra incapacità di andare ad aggredire come si deve.
Permettiamo a Toscano di giocare un pallone per Kragl, quando l'azione sarebbe dovuta finire lì: avremmo dovuto fare meglio.
Sul resto delle occasioni del Trapani, è tutta una logica una conseguenza.
Siamo mancati nell'impatto agonistico, nella coralità nell'andarli ad aggredire, schermare l'avversario.
I gol sbagliati, i rigori, la lucidità, loro che prendono tempo, l'arbitro che commette tante sviste sono tutte cose secondarie.
In questo gruppo non c'è grande equilibrio, non siamo decisi e determinati nell'andare e ridurre gli spazi per andare a togliere tempo e spazio agli avversari.
Non ho nulla da dire se si sbagliano i gesti tecnici, sull'atteggiamento non si può sbagliare ed è su questo che sono deluso.
Bastano tre, quattro giocatori che sbagliano l'impatto agonistico sulla partita e la squadra ne soffre.
L'allenatore può pretendere di più ma se poi non c'è un’anima profonda nell'andare oltre, diventa tutto più difficile.
Se veniamo meno nell’atteggiamento, c'è poco da fare.
Per quanto riguarda la questione del rigore, ci sono dei rigoristi, se se la sentono lo battono e non vedo perché devo intervenire dalla panchina.
Se Manconi lo ha calciato di nuovo evidentemente è perché si sentiva tranquillo, da questo punto di vista non getto la croce addosso a nessuno.
Su Nunziante sono situazioni che appartengono al gruppo, valuteremo quello che c'è da valutare, osservando il lavoro quotidiano, cosa che determinerà una scelta".

Salvatore Aronica, allenatore Trapani
"Sapevamo di avere la necessità di venire a Benevento per conquistare i tre punti, se volevamo tenere vivo il sogno play-off. 
Sapevamo di avere di fronte un avversario di spessore, costruito per lottare per le prime posizioni.
I ragazzi hanno giocato con grande sacrificio, nel primo tempo l'abbiamo giocata a viso aperto, nella ripresa invece abbiamo dovuto fare di necessità virtù perché eravamo corti viste le tante assenze.
Ho visto più o meno lo stesso Benevento di questa stagione con una grande qualità in avanti.
Rispetto all’andata è stata un’altra partita, magari in quella circostanza non meritavamo di perdere.
Il Benevento è una squadra che esprime calcio migliore rispetto a tante altre compagini.
Le assenze erano notevoli, Ujkai, Benedetti, Ciotti, Ciuferri nella rifinitura, ma questa squadra dimostra di avere un gruppo sano, con un organico ampio.
Hanno mostrato grande dedizione al lavoro e per questo li ringrazio".

  

  

                                           

comunicato n.170386




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