Spunta un nuovo filone legato alle scommesse nel mondo del calcio. Coinvolti tesserati ed ex tesserati del Benevento
I nomi sono quelli di Vogliacco e Sau ma anche Di Serio, Vokic, Agnello e Francesco Perlingieri. Al centro dell'indagine un magazziniere del club giallorosso. Tutto sarebbe avvenuto a viso aperto su circuiti legali
Redazione
Un nuovo filone è stato aperto della Procura Federale sul fronte scommesse ed ha riguardato tesserati ed ex tesserati del Benevento Calcio.
Ad annunciarlo è stato il Corriere dello Sport secondo cui il nuovo fascicolo deriva da quello che, tramite delle segnalazioni bancarie, portò all'apertura dell'indagine da parte della Procura di Benevento.
"Il fascicolo - scrive in particolare il quotidiano sportivo - è figlio di quello che portò alle squalifiche degli ex Benevento Francesco Forte (5 mesi di stop e altri 4 di pene alternative) e Christian Pastina (12 e 12), ed è a carico di dieci tesserati, anche di Serie A e Serie B.
Il nome più in vista è quello di Alessandro Vogliacco, in prestito dal Genoa al Parma: secondo la Procura, il difensore risultava intestatario di quattro conti gioco, uno di questi utilizzato per scommettere direttamente sulle partite.
Ci sono stati riscontri anche su Pietro Martino del Cosenza, Giuseppe Di Serio dello Spezia, Marco Sau, all'epoca dei fatti in forza alla Feralpisalò e attualmente non tesserato, e sugli altri ex Benevento Emanuele Agnello e Dejan Vokic.
Tra i dilettanti, sono stati fatti i nomi di Daniele Altobelli del Terracina, Francesco Perlingeri della Virtus Pompei e Guido Davì del Nardò.
Al centro dell'indagine, la figura di Ernesto Addazio, magazziniere del club giallorosso, che risultava essere intestatario di sei conti: due li avrebbe utilizzati per effettuare oltre 2.000 scommesse (in dieci mesi) su match di tutti i campionati professionistici nonché su tornei nazionali di altri paesi e sulle coppe europee.
Avrebbe puntato, più volte, sul torneo al quale partecipava (la B con il Cosenza, la C con il Foggia) anche Martino, e come lui Sau; mentre Vogliacco, quando indossava la maglia del Benevento, avrebbe scommesso solo sulla Primavera e sui tornei stranieri.
A tutti è stata contestata la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità.
E' il famoso articolo 4 del codice di giustizia sportiva, la famosa "norma in bianco" che porta a condanne diversificate e distanti tra loro, dal caso plusvalenze Juventus alla lite di Mourinho con l'arbitro Chiffi.
Oltre a questa contestazione, è presente nei vari capi di imputazione della procura Figc ovviamente l'articolo 24, quello che vieta espressamente ai tesserati federali di scommettere sul calcio.
Qui non siamo nei meandri dei circuiti illegali: sarebbe avvenuto tutto alla luce del sole.
Nel calderone è finito pure Berardi, la bandiera del Sassuolo.
La Procura Federale ha incrociato le informazioni in suo possesso con quelle di un concessionario: da questa analisi è emerso come il conto fosse stato aperto, in realtà, da un'altra persona, oggi defunta.
La posizione del campione d'Europa è stata dunque archiviata, anche con il benestare della Procura Generale dello Sport.
Le persone raggiunte dall'avviso di chiusura indagini avranno 15 giorni per presentare delle memorie difensive o chiedere di essere ascoltate dal procuratore Chiné; potranno anche patteggiare prima di un eventuale deferimento, come prevede l'articolo 126".
comunicato n.170220
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