Clemente Mastella con forza attacca gli indegni cittadini, anche di Benevento, che hanno aggredito senza alcuna prova il presunto violentatore di cani
E' schifoso cio' che e' stato fatto con l'ausilio di un personaggetto e di un parlamentare. Ho sporto querela per la violenza di cui sono stato oggetto. Mi auguro che la magistratura li punisca severamente. Io non faro' alcun passo indietro. Ci sono le prove di certificati veterinari falsificati e di minacce al presunto colpevole, con una pistola ad acqua, di dichiararsi stupratore se avesse voluto riavere il cane che gli avevano sottratto entrando abusivamente in casa. Una famiglia non puo' essere violentata. Questi finti animalisti devono stare in galera
Nostro servizio
Non avevamo mai assistito ad un commento pressoché unanime da parte dei giornalisti, prima che la Conferenza Stampa indetta dal sindaco Mastella avesse inizio e ciò è avvenuto relativamente alla vicenda della presunta violenza sui cani posta in essere da una persona della nostra città.
Stavolta c'è stata e sono stati riaffermati i valori fondanti della nostra Nazione, sanciti dalla Costituzione, relativamente ai poteri dello Stato a cui deve affidarsi il cittadino.
Farsi giustizia da sé, o istigare a farlo come l'invito ad uccidere, è cosa indiscutibilmente non proponibile, da Codice Penale, così come gli atti di violenza sulle persone peraltro posti in essere su una vicenda che appare essere faziosamente montata per fare audience sui social e ricavarne un vantaggio.
Prove di queste violenze perpetrate sui cani, non ce ne sono e quelle che appaiono sono state in buona parte costruite ad arte.
E dunque per i giornalisti presenti a Palazzo Mosti, la grande balla va sgonfiata.
Il sindaco Mastella, dopo la trasmissione andata in onda ieri sera a "Le iene", trasmissione per larga parte condivisibile nella sua conduzione tranne che nel fatto che si sia consentito agli accusatori di agire con il volto mascherato mentre i volti del presunto colpevole e della madre, ancorché con il loro consenso, dobbiamo ritenere, siano stati mostrati senza velo, dopo la trasmissione di ieri sera, dicevamo, il sindaco Clemente Mastella ha chiamato in conferenza Stampa i giornalisti per precisare la posizione sua e della città rispetto a questa vicenda.
Dopo aver visto la trasmissione de "Le iene", ha esordito Mastella, confermo la bontà delle azioni messe in campo da me e da questa Amministrazione e sottolineo che non ho fatto alcun sopruso.
Peraltro non c'erano i presupposti e l'urgenza per l'applicazione di un Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso).
Siamo in presenza, non lo dimentichiamo, di persone fragili.
Io non ho fatto altro che difendere me e la città da atti di violenza e per questo ho ricevuto minacce in maniera copiosissima sui social con frasi irripetibili.
Noi di questa vicenda siamo stati avvertiti da "Le Iene" (la trasmissione doveva andare in onda alcune settimane fa poi è stata riprogrammata per ieri sera ndr) ed ho immediatamente provveduto a sporgere una denuncia alla Procura.
Siamo in presenza di un'azione documentata di come cattivamente si possa agire contro persone fragili attraverso un linciaggio incredibile al punto che per tranquillizare i due soggetti, mamma e figlio, abbiamo dovuto spostarli in un'altra abitazione.
E' schifoso ciò che è stato fatto con l'ausilio di questo personaggetto e di un parlamentare che ha descritto me come difensore della brutalità sugli animali, ha proseguito il sindaco.
Tra questi ci sono anche alcuni indegni cittadini di Benevento.
Una delle tre persone che hanno denunciato la presunta violenza, è entrata nella casa di questo signore e della mamma, con una pistola in mano, ancorché ad acqua, e gli hanno sottratto il cane che possedeva poi gli hanno detto: Te lo ridiamo se confessi di essere uno stupratore di animali.
Ovviamente tutto questo è documentato ed è stato consegnato agli inquirenti.
La giustizia del fai da te è peggio di quella di Trump negli Usa.
Ricordo il detto, ha detto ancora Mastella, meglio i pachidermi ed i dinosauri (gli appellativi lanciati contro di lui nel corso della manifestazione a Benevento ndr) che i moscerini, perché questi ultimi scompaiono subito come scomparirà anche questo parlamentare.
Una famiglia non va violentata, ha proseguito il sindaco.
Questi sono finti animalisti e mi auguro che la magistratura li punisca severamente.
Le mie denunce sono state presentate per il reato di minaccia, stalking e diffamazione.
La violenza esercitata è stata incredibile e devono pagare sul piano giudiziario.
Le querele contro chi mi ha minacciato sono già partite e sarò inesorabile da un punto di vista penale.
Non farò alcuna remissione e li citerò anche per i danni civili che sono stati arrecati a me che sono una persona pubblica.
Mi dispiace che il verde (il riferimento è al parlamentare dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli giunto a Benevento a sostegno di Errico Rizzi ndr) sia venuto qui a Benevento senza conoscere i fatti.
Le carte non dicono nulla ed anche la certificazione del secondo veterinario non riporta nulla tanto è vero che è stata addirittura falsificata con l'aggiunta della questione dello stupro cosa questa che non era mai stata scritta nel referto.
Queste persone devono stare in galera.
Ho chiesto la verifica di tutti i profili social che mi hanno aggredito e di chi ha incitato anche all'omicidio e mi auguro di poter ottenere dalla magistratura un congruo risarcimento che devolverò a chi veramente si batte per il benessere degli animali.
Poi Mastella ha manifestato il suo rammarico per essere stato lasciato solo in questa battaglia e forse non ce l'aveva solo con i componenti della sua minoranza consiliare.
Non c'è stata una sola voce che mi abbia sostenuto, ha detto il sindaco, tranne quella di Peppino De Lorenzo su "Gazzetta di Benevento", persona che non è mai tenera nei mieri confronti, ma che ha detto che Mastella in questa vicenda non ha nulla da farsi perdonare.
Ho chiamato il figlio Giovanni, consigliere comunale, per ringraziare il papà e Gazzetta della loro vicinanza.
Gli altri si sono tutti "riparati"...
Per il resto la città l'ho difesa solo io.
Siamo nell'anno del Giubileo.
Mi auguro che chi ha commesso queste nefandezze si vada a confessare.
Altro che le janare che abbiamo rappresentato, le streghe sono loro che creano un mancato rispetto alle persone.
Quindi, concludendo, Mastella ha ricordato, a proposito delle presenze di tanti "impavidi" sui social, che una volta un cretino era quello che parlava a schiovere sulla piazza del paese o davanti al bar ed era individuato ed isolato o considerato per tale.
Oggi questi cretini continuano a parlare ma sui social e provocano però effetti devastanti.
Purtroppo i tempi sono questi e bisogna viverli e convivere con essi.
Il link per visionare la trasmissione de "Le Iene"