Viviamo un mondo che non riesce piu' a sperare, che non riesce piu' a vedere al di la' dell'orizzonte. E' fondamentalmente un mondo che non vive bene
Abbiamo bisogno di avere la speranza e la certezza che il Signore ci accompagna in tutti i percorsi della nostra quotidianita', che e' sempre al nostro fianco ma noi ci dobbiamo impegnare affinche' questa speranza domini il mondo e non il contrario, ci ha detto don Marco Capaldo alla via Crucis del Centro Storico. Particolarmente toccante la fermata dinanzi al Palazzo dove nacque San Giuseppe Moscati, il medico santo degli ultimi
Nostro servizio
La Via Crucis ci avvicina oramai alla settimana Santa ed alla Pasqua.
Siamo nel tempo liturgico della Quaresima e si rinnovano i riti della passione e morte di Gesù che ci accompagneranno fino alla gioia della risurrezione annunciata dal suono delle campane a distesa.
L'Unità Pastorale "San Filippo Neri" che riunisce le tre comunità parrocchiali di Santa Sofia, Santa Maria della Verità e San Donato, ha organizzato una Via Crucis itinerante nel centro storico della città.
E' stato molto bello, anche da un punto di vista della piacevolezza visiva, attraversare i vicoli del nostro centro storico che sono bene illuminati, per niente invasi dall'immondizia almeno non al punto dall'essere disdicevole.
Ci sono stati solo gesti di cattiva educazione che la Polizia Municipale sanzionerà con contravvenzioni che arriveranno direttamente a casa.
Lungo il percorso gli organizzatori hanno posizionato le locandine dell'evento ed avvisi del passaggio della processione che peraltro aveva la copertura di una ordinanza con il piano traffico.
In un punto però è stato difficile addirittura passare in due visto che tra un'auto ed un'altra avevano lasciato solo poche decine di centimetri.
Detto del contesto, che non va mai trascurato perché l'ambientazione di ogni manifestazione è importante anche per capire il nostro grado di civiltà e di accoglienza, abbiamo chiesto a don Marco Capaldo, il parroco dell'Unità Pastorale "San Filippo Neri", molto seguito nelle sue molteplici attività pastorali che pone continuamente in essere, il senso di queste celebrazioni religiose oggi.
Il tema dell'incontro dei fedeli, radunati dinanzi alla chiesa di Santa Teresa a piazza Sabariani e della Via Crucis, è stato "Il Signore Gesù è la mia speranza nella prova" con riflessioni tratte da interventi di papa Francesco.
Siamo nel Centro Storico, ci ha detto don Marco Capaldo, nella zona alta dell'Unità Pastorale.
Con le nostre comunità Santa Maria della Verità, San Donato, Sant'Anna e Santa Sofia, vivremo questo momento di preghiera insieme, pensando alla passione di Gesù, all'interno di quelle che sono le strade del nostro ordinario e cioè dove viviamo, dove lavoriamo, dove ogni giorno lottiamo per rimanmere fedeli all'amore.
Queste celebrazioni, abbiamo ancora chiesto a don Marco, assumono un senso ed una valenza anche un po' diversa rispetto agli anni trascorsi, relativamente ai momenti, non facili, che stiamo vivendo?
Effettivamente sì, ci ha risposto don Marco.
Abbiamo utilizzato per questa via Crucis le parole di papa Francesco in questi anni dedicati alla speranza.
E' un mondo che non riesce più a sperare, che non riesce più a vedere al di là dell'orizzonte. E' fondamentalmente un mondo che non vive bene.
Abbiamo bisogno di avere la speranza e la certezza che il Signore ci accompagna in tutti i percorsi della nostra quotidianità, che è sempre al nostro fianco ma noi ci dobbiamo impegnare affinché questa speranza domini il mondo e non il contrario.
Speriamo che sia proprio così anche grazie a queste manifestazioni, abbiamo argomentato noi.
Io dico sempre, ha ripreso don Marco, che ognuno di noi nel suo piccolo può fare tanto, un piccolo granello d'amore seminato nei solchi di questa quotidianità, cambia il mondo.
A don Marco abbiamo infine chiesto le ulteriori manifestazioni che ci accompagneranno alla settimana Santa.
La prossima via Crucis è quella dei giovani al Teatro Romano, ci ha detto don Marco, ed organizzata dalla pastorale giovanile.
Si terrà venerdì prossimo, 11 aprile, alle 20.00, alla presenza dell'arcivescovo monsignor Felice Accrocca e sarà animata dal direttore della Pastorale Giovanile, don Antonio Malfi.
Da quella Via Crucis, con la domenica delle Palme, entriamo effettivamente nella Settimana Santa.
Domenica 13 aprile l'Unità Pastorale, con l'arcivescovo, avvierà i riti partendo quest'anno da piazza Santa Sofia alle 10.30 per poi scendere sul corso fino alla Cattedrale.
Sin qui don Marco.
Tutte le XIV stazioni della via Crucis, descritte da un cartello portato da un volontario, sono state vissute con particolare intensità dai fedeli.
Particolarmente toccante è stata quella che si è tenuta dinanzi al portone della casa natale di San Giuseppe Moscati, il santo medico dei poveri e degli ultimi.
comunicato n.170025
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