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Benevento, 02-04-2025 22:45 ____
Il caso e le circostanze inaspettate hanno fatto si' che il Liceo Classico "Giannone" facesse da apripista a livello nazionale alla "Notte dei Licei"
Sul palco del Teatro Comunale si e' svolta una lunga kermesse che e' andata avanti per circa sei ore. Bravissimi tutti! Al prossimo anno!
di Maria Gabriella Russo
  

Il Liceo Classico "Pietro Giannone", al cospetto di un gremito Teatro Comunale "Vittorio Emmanuele", ha celebrato la "Notte Nazionale del Liceo Classico 2025", arrivata alla sua undicesima edizione.
La kermesse, nata da un'idea di Rocco Schembra, docente al Liceo Classico "Gulli e Pennisi" di Acireale (Catania), ha registrato anche quest'anno la partecipazione di oltre 350 licei classici su tutto il territorio italiano ed europeo.
Come ci ha spiegato l'organizzatore, Giuseppe Pellino, docente, la kermesse rappresenta uno degli eventi e dei progetti più significativi per la scuola e ha lo scopo, da una parte, di aprirsi significativamente al territorio e alla cittadinanza e, dall'altra, di dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico rappresenta una dimensione didattica e culturale ancora piena di vitalità, popolata da studenti fortemente motivati, dotata di grandi talenti e con abilità e competenze che spesso oltrepassano di gran lunga quelle richieste dal solo sapere disciplinare.
"Quest'anno, a causa dei disagi dovuti alla sospensione idrica nella città - ha continuato il professore - siamo stati autorizzati, in via del tutto eccezionale, dal Comitato scientifico nazionale della "Notte" ad anticipare la data dell'evento nazionale del 4 aprile al 2, per cui  saremo il primo liceo classico in Italia ad aprire il sipario rispetto a tutti gli altri istituti che sperimentano in sincrono sul suolo nazionale la lunga notte dell'orgoglio classico".
L'evento si è tenuto per la prima volta nella splendida cornice del Teatro comunale "Vittorio Emmanuele".
L'entusiasmo dei ragazzi nei preparativi di questa grande festa della classicità, ha travolto il Liceo Classico "Giannone" a più livelli: dagli studenti, vero motore di questa macchina elefantiaca, ai responsabili del progetto "Notte Nazionale Licei Classici" (Nnlc) 2025, ai docenti referenti, che hanno mostrato grande spirito di collaborazione e di sacrificio, destinando parte del loro tempo libero alle prove generali per lo spettacolo e per la realizzazione del prodotto finale, al personale amministrativo e tecnico e alla dirigente scolastica.
La serata si è aperta con l'entrata di grande impatto, a partire dall'ingresso del teatro, attraversando la platea, fino al palco, dei rappresentanti di Istituto, Maria Carolina Russo, Alessandra Marsullo, Chiara Conti e Luca Giorgione, e degli altri presentatori, Vincenzo Cangiano, Claudio Calandriello, Antonella Porcaro e Claudio Santoro, sulle note di "figli delle stelle".
A seguire, tutti loro hanno preso la parola, offrendo una descrizione delle varie performance in cui si sarebbero esibiti gli studenti: Maratone di letture di poeti antichi e moderni, drammatizzazioni, attività musicali e coreutiche, videoproiezioni e molto altro ancora.
Sono, poi, stati raggiunti sul palco dalla preside Teresa De Vito, che ha espresso l'orgoglio verso la sua scuola, affermando che questa notte, più che mai, ha dato grande prova della sinergia tra studenti e docenti.
In seguito, è intervenuto il sindaco, Clemente Mastella, congratulandosi anche lui con gli studenti e mostrandosi felice di partecipare alle iniziative del "Giannone" che animano i bellissimi luoghi della nostra città, come questa sera o come avvenne per il balletto di "Natale in Villa Comunale".
I presentatori hanno continuato spiegando il tema di quest'anno: il Mediterraneo, che ci porta a riflettere sul valore della philoxenia, che è una parola greca che si traduce letteralmente in "amore per gli stranieri".
Essa combina due radici: philos, che significa amore o amicizia, e xenia, che significa straniero o ospite.
Dunque, hanno voluto sottolineare che la comprensione di questo termine fornisce ancora oggi, anzi soprattutto oggi, intuizioni preziose sugli insegnamenti del mondo classico, che, con la loro risonanza morale, dovrebbero guidare sempre le nostre azioni.
Così, ha dato il via a questo spettacolo, o meglio kermesse, una ballerina, Eugenia Rossi, diretta da Saveria Cotroneo, con la Variazione 8, tratta dal II Atto di Pasquita di Deldevez, con coreografia di Petipà.
In seguito, gli alunni della II A e II F che, sotto la guida di Anna Aversano, docente referente del progetto e delle attività Clio, e con la collaborazione del Bct Film Festival, hanno presentato una videoproiezione dal titolo "Mediterraneo", crocevia di culture.
E' stato poi il turno di due alunne della III E , guidate sapientemente da Linda Mercuro, che hanno presentato una videoproiezione dal titolo "Odissea 2.0".
A seguire, la commissione dell'Arte, sotto la guida di Annalisa Cervone, docente, ha proposto un progetto dal titolo "Mare internum", installazione visiva di tipo fotografico.
Per poi passare agli alunni della classe IV E, coordinati da Giuseppina Varricchio, docente, con una suggestiva videoproiezione in lingua inglese della tragedia shakespeariana "Romeo and Juliet".
Ed ancora, una lettura recitata a cura della classe I A, guidata da Anna Aversano, docente, con la collaborazione della Compagnia Solot.
Il brano si intitola: "Amore e morte sulle sponde del Mediterraneo".
Lo spettacolo è continuato con un’altra lettura recitata, proposta dalla classe III B, coordinata da Teresa Simeone, docente: "E il filosofar m'è dolce in questo mar".
Poi, è arrivato il turno della classe IV B, con la proposta di un monologo scritto e recitato dall'alunno Stefano Tomaciello, con la collaborazione di Fabiana Girolamo e Alessandro Calabrese, sotto la guida di Linda Mercuro, dal titolo: "E tremai come cuore innamorato trema".
Ed ancora in scaletta, la classe V B, coordinata da Simeone, ha proposto un testo dal titolo: "Mediterraneo: da mare nostrum a mare monstrum".
Abbiamo poi ascoltato una lettura drammatizzata,“Animusποιήσεως”, proposta dalla classe III C, coordinata dai docenti Luigi Ciarmoli, Susanna Colucci e Laura De Tomo.
E' seguita un'altra lettura drammatizzata della classe V C dal titolo "Il nostro canto libero".
E' stata poi la volta della classe III G che, sotto la guida di Veturia Zarro, docente, ha proposto una lettura recitata dal titolo: "Κόρη: scendere agli inferi è facile".
Anche la classe V G, coordinata da Paola Bagnoli, docente, ha proseguito con una lettura recitata: "Allegria di naufragi".
La sezione dedicata alla danza si è aperta con "Storia del mio corpo", performance eseguita dalle alunne delle classi: III A, II B, II D, I E, II E, IV E, II F: Alessia Pacilio, Benedetta Marro, Marta Gianquitto, Giulia Girardi, Giulia De Stefano, Eva Iamunno, Elisa Quarantiello, Giulia Onorati, con la collaborazione del Centro Studi Carmen Castiello e la coreografia di Maria Chiara Tedesco.
Ha poi ballato Alice Micco della classe II E, con la collaborazione di "Solo Danza" di Mirella Limotta, sulle note del brano Bagdad di Rosalia.
La sezione coreutica si è chiusa in bellezza con una serie di danze latino-americane, eseguite magistralmente da Sophia Ficociello della classe V F, Asd Olympia Dance Sport Studio: La Percussion (Samba), Jennifer Lopez - Let's Get Loud (Cha cha cha), Dj Ice, Rumba , Shallow ft. Avery - from A Star Is Born, Dj Ice, Jive - Cheap Thrills - Sia Cover.
Ha, poi, inaugurato la sezione dedicata alla musica classica, il violinista Mario Compare della classe II C, con l'esecuzione di Liebesleid n. 2, di Kreisler e Caprice Basque, di Pablo de Sarasate.
Si è proceduto con il concerto di chitarra classica di Marlina De Lucia della classe V A.
Si è così concluso il primo blocco di questa lunga notte.
Come da tradizione, anche stasera, la manifestazione dell'orgoglio classico giannoniano si è snodata sostanzialmente in due grandi momenti: una prima sezione ha visto protagonisti gli allievi della scuola ed è stata dedicata a drammatizzazioni, letture interpretate, monologhi e videoproiezioni; mentre la seconda è partita della rassegna che ha avuto al centro l'esibizione etno-folkrorica di Eduarda Iscaro, eccellenza artistica sannita ed anche ex docente del liceo, preceduta e seguita da un lungo momento concertistico classico e pop/rock.
Eduarda Iscaro è nata a Benevento e fin da bambina ha coltivato le sue naturali inclinazioni artistiche studiando fisarmonica, chitarra e canto e prendendo parte a numerosi laboratori teatrali.
Nel corso degli anni si è appassionata alla musica tradizionale e si è esibita come musicista e cantante in diverse formazioni nei locali, nelle piazze, nei festival.
Il 2012 è stato l'anno dell'incontro con il teatro musicale di Nicola Piovani, di cui ha eseguito in scena, come musicista solista, le musiche originali negli spettacoli "La Guardiana del Faro" (2012), con attrice protagonista Angela Pagano, "Non ho parole" (2012), ancora una volta con Angela Pagano e "Tra la Gente" di Cerami (2016/2017), con Massimo Wertmuller e Anna Ferruzzo.
E' autrice di testi, canzoni e colonne sonore per spot pubblicitari.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui i seguenti premi: Napoli Cultural Classic 2020 sezione musica; Premio Leonesse Sannite 2024 sezione musica.
Successivamente, è arrivato una dei momenti più attesi dagli studenti, in cui poter cantare tutti insieme.
Ad aprire quest'anno la sezione di musica pop-rock della "Notte Nazionale" è stato il neoduo "Sintonia opposta", composto da Orsola D'Onofrio ed Elisa Quarantiello della classe IV E.
Ha poi proseguito Giuseppe Gatti della classe V D in arte Lybra, con tre suoi brani inediti: Ad un passo dal cielo, Brucia tutto, Dammi un’illusione.
Poi in scaletta abbiamo trovato il gruppo Armonie sospese, formato da Dario Cavuoto V B, Lara Luongo V D e Francesca Lepore che ha proposto brani senza tempo: Caruso (Lucio Dalla), Ci vorrebbe il mare (Marco Masini), People help the people (Birdy).
Infine, i The basement hanno chiuso la sezione rock-pop. Alla chitarra: Andrea Guglielmucci e Nazzareno Cocchiaro; alla voce: Benedetta Ricciardi, Chiara Conti e Matteo Caruso; alla batteria: Giulia Maria Ignelzi e  Mario Mazzeo; al basso: Matteo Zerillo. Con i brani: Psycho (Muse), Celebrity skin (Hole), Genie in a bottle (Christina Aguilera), Mentre tutto scorre (Negramaro), More than words (Estreme), Girlfriend (Avril Lavigne).
Lo spettacolo si è concluso con una danza, sulle note di Mediterraneo di Mango, eseguita dalle studentesse Eugenia Estella Rossi, Giorgia Sabbatini, Flavia Bello, Chiara Conti, Mariassunta Lauro, Giorgia Cilenti e Augusta Lucarelli, con la collaborazione del Centro Studi Danza Classica di Saveria Cotroneo.
Infine, i presentatori hanno terminato con la riflessione "Il frammento di Saffo", scelto dal comitato scientifico nazionale della Notte a chiusura della manifestazione.
Si tratta di un componimento in distico di tetrametri ionici. 
Il frammento, di intonazione popolare ed estremamente raffinato, ritrae l'immagine lucente di una notturna solitudine amorosa, che un io parlante femminile traspone nel tramonto della luna, mentre il tempo inesorabilmente trascorre.
E' ormai accettata pressoché da tutti la valenza erotica del carme, si veda in particolare l'accezione del verbo κατεύδω già erotica in Omero, in cui l'io lirico si tormenta per l'assenza della persona amata.
Secondo Luigi Enrico Rossi, il frammento sarebbe un carme di congedo in onore di una compagna, che si allontana dal tiaso per andare sposa.
E' in ogni caso certo che si tratti di uno dei testi più raffinati della lirica greca, come si può notare ad esempio dall'elegante contrapposizione fra il tempo oggettivo della notte e quello soggettivo della persona loquens e tale costruzione amplifica il senso di inquietudine.
Difatti, come ha osservato Gennaro Perrotta: "il tramonto della luna e delle Pleiadi, nella sua semplicità nuda, sembra che stia soltanto ad indicare la tardezza dell'ora; e invece accresce la solitudine e lo struggimento, come se, caduta la luna dal cielo, nella notte senza più luce, anche dal cuore della donna cadesse ogni speranza".
Ad interpretare il testo saffico in lingua e attraverso le avvincenti traduzioni d'autore, le voci di Annarita Memmolo, Gaia Piantedosi, Nerina Penta, Angelica Lanza e Sara Romano della classe V F.
La "Notte" si è conclusa con una performance che prevedeva una lettura espressiva e interpretata in lingua greca e italiana del fr. 168b Neri di Saffo, cui è seguita una danza di chiusura sulle note di Mediterraneo del compianto cantautore Mango.
Infine, i presentatori hanno salutato ricordando che anche quest'anno la scelta di partecipare alla "Notte Nazionale del Liceo Classico" non è legata ad un semplice desiderio diintrattenimento estetico ma si radica, più propriamente, nella volontà di servirsi del potenziale critico e etico deitesti classici per provare a testimoniare e a sostenere nel nostro tempo storico un concreto progetto di trasformazione culturale dal basso.
Chiudiamo con le parole di Annalisa Cervone, coordinatrice della kermesse insieme a Giuseppe Pellino: "La notte Nazionale 2025 ha scelto giustamente di mettere al centro il tema profondo ed urgente del Mediterraneo e questo ha reso la kermesse ancora più ricca di senso.
Tutte le esibizioni, da quelle teatrali a quelle coreutiche passando per i momenti canori, hanno elevato il loro valore artistico ad un livello etico ancora più alto.
Si chiude dunque con un grido d'amore contro ogni tipo di orrore la lunga notte ellenica di quest'anno".
Ricordiamo che tutta la serata è stata trasmessa  in diretta streaming, grazie all’attività di Leandro Pisano.
Insomma, il Liceo Classico "Pietro Giannone" e la città di Benevento non potevano inaugurare meglio la manifestazione nazionale "Notte Nazionale del Liceo Classico" con questa “prima notte”, che ha donato entusiasmo, bellezza, talento, cultura e tanta magia.
Bravissimi tutti! Al prossimo anno!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

comunicato n.169985




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