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Benevento, 02-04-2025 18:05 ____
La proprieta' intellettuale, la musica in particolare, ed il diritto d'autore che la tutela senza differenze di "casta" o di notorieta'
Al compositore bisogna garantire un beneficio economico anche quando non sta lavorando ad un'altra sua opera e qui Giovanni Maria Riccio ha ricordato Guccini che ha riservato a questo diritto la tutela della produzione culturale che ha i suoi tempi. Roberta Mongillo e' stata la fautrice di questo viaggio nella evoluzione della proprieta' dell'intelletto. Tony Effe, neomelodici, tutti all'incasso sensa valutazioni qualitative
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E' stato un bel vedere, nonostante l'ora inusuale, quella delle 14.30, che i comuni mortali dedicano al pranzo o alla pennichella pomeridiana, la sala convegni di Palazzo De Simone gremita di giovani che hanno risposto con entusiasmo all'appello rivolto loro sopratutto dalla loro docente, Roberta Mongillo, che li ha invitati a partecipare ad un seminario di studio sulla proprietà intellettuale.
Il tema è stato: "Music in the air. Feel the beat of intellectual property".
I saluti istituzionali sono stati affidati ad Antonella Tartaglia Polcini, docente di Diritto Privato al corso di laurea in Giurisprudenza.
Ha moderato Manlio Lubrano di Scorpaniello, avvocato e docente di Diritto Commerciale Unisannio; le relazioni sono state di Giovanni Maria Riccio (nella foto di apertura è con Roberta Mongillo), avvocato e docente di Diritto Comparato all'Università degli Studi di Salerno sul tema: "Gestione collettiva del Diritto d'Aurore"; Daniela Riccardi, giornalista e regista su "Comunicazione audiovisiva tra management e creatività"; Rossella Del Prete, docente di Storia Economica Unisannio su "L'avventura imprenditoriale della musica: Il sistema di produzione e di fruizione. Uno sguardo storico"; Pasquale Marro, dottorando di Ricerca Unisannio su "Opere musicali e tutela dei diritti connessi"; Roberto Recchioni, fumettista e sceneggiatore su "Oltre il copyright: Quando la condivizisione accelera l'innovazione".
Le conclusioni sono state tratte da Roberta Mongillo, docente di Diritto Privato Unisannio.
L'organizzazione ha goduto del supporto dell'Associazione universitaria "Etabetagamma".
Nel suo intervento Antonella Tartaglia Polcini ha esordito dicendo che è colto il senso della nostra scienza giuridica come scienza pratica, in movimento, in divenire, viva e con la vivacità con la molteplicità di stimoli che sono derivati dalle relazioni affidate ai vari docenti ed esperti, tutto questo dimostra quanto sia importante oggi anche liberare le categorie dogmatiche dalla loro visione astratta e distante sopratutto per voi, ha detto rivolta ai giovani presenti in sala, Antonella Tartaglia Polcini, delegata della Terza Missione dell'Ateneo.
E' bello vedere la sala Convegni del Dipartimento Demm gremita di giovanissimi, mossi dall'interesse vivo verso il diritto, l'economia, lo studio come cultura, materia viva che è parte integrante del nostro essere, attraverso la valutazione della funzione promozionale del diritto e le torsioni di una disciplina quale quella del diritto d'autore che derivano, innanzitutto, da una concezione ancestrale della propritetà intellettuale come proprietà valorizzando il sostantivo e non l'aggettivo.
Però, oggi come oggi, l'esperienza, non soltanto giuridica, ci insegna che invece quelle regole hanno una funzionalità che anche sociale.
Incontri come questi coniugano perfettamente il frutto della ricerca al servizio di una didattica innovativa nei metodi, prima ancora che nei contenuti, e promozionale di una vera comunità che unisce tutti intorno ad un sapere generativo con prospettive di sviluppo per tutti e per ciascuno, ha concluso Tartaglia Polcini.
Dopo la introduzione di Scorpaniello si è dato il via alle relazioni con quella di Giovanni Maria Riccio che è stata illuminante e che ha mostrato le differenze tra le tutele in vigore fino qualche decennio fa, rispetto a quelle odierne che risentono delle evoluzioni tecnologiche.
Il Diritto d'Autore ha una nascita moderna ascrivibile alla seconda metà del Settecento ed è figlio, questo diritto, della riproduzione industriale, dell'avvento della società borghese che compra libri e dunque della nascita del mercato della cultura.
Prima c'era Mozart. Ad egli commissionavi un'opera, lo pagavi per la sua realizzazione ed al più veniva compensato per venirtela a suonare a casa.
Non c'erano i dischi e per gli scrittori era lo stesso.
Esistevano i libri ma non il mercato del libro che nasce nel Settecento con l'avvento della borghesia che inizia a comprarli.
E quindi ci si inizia a porre il problema che l'autore ne tragga un beneficio economico dalla sua composizione, opera dell'ingegno.
E quindi questo diritto da una parte serve perché esiste un mercato che paga tutta la filiera, dall'altra esso è un Diritto d'Autore che serve anche ad una seconda cosa, cioè a compensare i tempi morti degli autori e consentire loro di poter incassare soldi anche quando non stanno lavorando alla composizione.
E qui Riccio ha ricordato una antica intervista di Guccini in cui diceva che ci sono un sacco di persone che possono scrivere le canzoni come faccio io ma con la differenza è che io comincio a lavorare alle 8 del mattino e per tutta la giornata posso pensare a comporre mentre altri, come il benzinaio o il barista o il docente universitario fa altro nella vita e dopo una giornata di lavoro difficilmente tornando a casa gli viene voglia di comporre musica.
Ecco, il diritto d'autore serve alla produzione culturale che ha dei tempi.
Si riconosce dunque all'arte una utilità sociale ma anche il concetto di fondo è devo riconoscere uno strumento che mi consenta di guadagnare anche quando sto fermo, mentre non scrivo o compongo.
E così ogni qualvolta passa una mia canzone per radio o per televisione io guadagno qualcosa ed ho la necessaria tranquillità economica per lavorare su altro.
Lasciate poi stare Tony Effe, ha proseguito Riccio catturando il maggiore interesse degli studenti, nel presupposto che tutto ha una sua utilità sociale...
Il diritto non si occupa mai della qualità delle opere e quello d'autore viene riconosciuto tanto al cantante neomelodico, con tutto il rispetto per questa categoria di artisti, che agli altri grandi della musica.
Per la raccolta dei soldi, alla nascita del diritto d'autore, ecco la costituzione di società che vi provvedono.
Qui da noi la prima fu la Società Italiana Autori ed Editori (Siae) che oggi è affiancata, non più in regime di monopolio, da altre società o organismo di gestione collettiva, ha concluso Riccio.
Il convegno è proseguito con le altre relazioni.
Al termine le conclusioni sono state tratta da Roberta Mongillo, che ha voluto questo seminario di studio anche nell'ambito di una specialistica materia da lei sempre curata con altri incontri che è quella del Diritto d'Autore.
Prima che il convegno avesse inizio ci ha spiegato il percorso effettuato relativamente al concetto di tutela delle opere dell'ingegno.
Oggi si parla di musica, ci ha detto la docente, perché quest'anno è la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale che si celebra il 26 aprile e che è dedicata alla Musica.
Noi questa ricorrenza l'abbiamo voluta anticipare al 2 aprile. Sono previsti vari eventi in questo mese e ci siamo quindi inseriti nel calendario ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale e siamo stati da essa accreditati e quindi il tema è stato scelto in scia con quello dell'anno e che ci permetterà di parlare di tantissimi profili in quanto, parlare di musica, vuol dire anche indagare dei profili storici e lo facciamo con Rossella Del Prete.
Seguiremo poi l'evoluzione di come ha influito anche la tecnologia in quest'ambito anche perché il Diritto d'Autore è dovuto cambiare tanto sia a livello nazionale, che europeo che mondiale, proprio in conseguenza dello sviluppo tecnologico e dei cambiamenti connessi, che hanno poi dovuto essere necessariamente recepiti dal legislatore con norme che tenessero conto dei vari passaggi che ci fossero stati nel tempo fino ad arrivare ai file digitali ed all'intelligenza artificiale.
Tutti questi aspetti saranno trattati da vari esperti, ha concluso Mongillo, e così è stato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.169981




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