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Benevento, 04-05-2024 13:32 ____
Divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa
L'ordinanza e' stata eseguita dai Carabinieri nei confronti di un uomo querelato dalla donna con cui aveva avuto una relazione
Redazione
  

A seguito di una mirata attività d'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Stazione Carabinieri di Grottaminarda, ha dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa con prescrizione di mantenere una distanza non inferiore a 500 metri e di non comunicare con la parte offesa, con l'applicazione delle modalità di controllo con mezzi elettronici (cosiddetto braccialetto elettronico) emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura, nei confronti di una coppia di coniugi gravemente indiziati entrambi di lesioni aggravate e il solo uomo anche di atti persecutori aggravati ai danni di una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione.
Le indagini sono state avviate in seguito alla querela sporta dalla donna la quale ha rappresentato che, dopo aver interrotto la relazione con l'indagato lo stesso, non avendo accettato tale decisione, aveva iniziato a contattarla insistentemente a telefono con telefonate moleste ed ingiuriose ed aveva altresì cominciato a minacciarla ed a pedinarla chiedendo a terzi di monitorarla giungendo, insieme alla consorte, a percuoterla cagionandole lesioni personali con una prognosi di dieci giorni.
Ha descritto, quindi, il perdurante e grave stato di ansia e paura cagionato dalle citate condotte che, altresì, ha determinato nella stessa un fondato timore per la propria incolumità ed un temporaneo mutamento delle abitudini di vita con una riduzione della frequenza delle proprie uscite.
Le dichiarazioni della parte offesa sono state corroborate, in primis, dai referti medici prodotti dalla parte offesa e dalle dichiarazioni del marito della stessa che ha assistito all'aggressione ed era a conoscenza, tanto de relato che per diretto riscontro, delle condotte moleste dell'indagato consistite in frequenti contatti telefonici e continui pedinamenti.
Inoltre, hanno riscontrato il narrato della parte offesa anche le dichiarazioni di due amici, che hanno confermato i pedinamenti dell'uomo ed il morboso interesse dello stesso per la parte offesa oltre che lo stato d'animo ansioso e preoccupato della donna in conseguenza di tali condotte.
Ulteriori riscontri sono stati rinvenuti nei file multimediali prodotti dalla parte offesa e concernenti audio a lei indirizzati dall'indagato e trascritti dalla Polizia Giudiziaria nonchè video e foto dei pedinamenti e gli accertamenti sull'intestatario dell'utenza di provenienza dei messaggi molesti e sulla proprietà dei veicoli impiegati per i pedinamenti.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi d'impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

comunicato n.163804




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