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Benevento, 28-11-2023 18:58 ____
Braccio di ferro tra la Fortezza Societa' Agricola di Enzo Rillo e la Cooperativa Viticoltori del Taburno
Materia del contendere e' l'acquisizione dal Consorzio Agrario della Cantina del Taburno
Redazione
  

Rischia di trasformarsi in un braccio di ferro l'operazione di acquisizione della Cantina del Taburno da parte della Fortezza Società Agricola di Enzo Rillo a seguito di procedura competitiva all'asta, un investimento da quasi 4 milioni di euro, importo versato per intero lo scorso 21 novembre e, come da bando, nei prossimi giorni dovrebbe esserci il rogito.
"Insomma - si legge nella una nota inviata alla Stampa dall'Azienda - un'operazione semplice di fronte a un bando pubblico, ad una offerta e conseguente aggiudicazione.
Ma, negli ultimi tempi qualcuno si sta mettendo di traverso.
Si tratta della Cooperativa dei Viticoltori del Taburno che vorrebbe far valere un asserito diritto di prelazione sull'acquisto della Cantina (non dovuto).
Un'azione difficile da spiegare e motivare con alle spalle vari personaggi, noti e no, tra cui pare anche un "discutibile" direttore di una locale filiale di banca con evidenti interessi familiari, oltre che in conflitto d'interessi per il ruolo rivestito.
Di sicuro tale azione contribuisce solo a destabilizzare e intralciare il nostro progetto che prevede un investimento pari almeno a quello messo sul banco in sede di procedura d'asta.
In più, pare, si siano affacciati consulenti della Cooperativa che stanno reperendo fondi sconosciuti.
La Società Cooperativa Viticoltori del Taburno ha notificato al Commissario Liquidatore del Consorzio Agrario Provinciale di Benevento una nota con cui ha manifestato l'intenzione di avvalersi del ritenuto diritto di prelazione ex articolo 6 della Legge numero 410/99 del ramo di azienda Cantina del Taburno.
In realtàm la Cooperativa Viticoltori del Taburno non ha alcun diritto di prelazione in quanto il citato articolo 6 riconosce alle società cooperative agricole un limitato diritto di preferenza "a parità di condizioni, rispetto agli altri offerenti".
Ne discende che, non avendo la Cooperativa dei Viticoltori del Taburno partecipato alla procedura di vendita coattiva ad evidenza pubblica non presentando la relativa offerta nei termini e modi sanciti dal disciplinare di gara, è decaduta dalla preferenza accordata.
E bisogna ribadire: a parità di condizioni rispetto agli altri offerenti (offerente è il soggetto che formula l'offerta partecipando all'asta).
Il management di Enzo Rillo quotidianamente sta sostenendo ingenti spese per la gestione della struttura e la crescita del marchio sviluppando una strategia commerciale e di marketing da attuarsi nel prossimo triennio ed ha dato incarico a noti professionisti esperti del settore per il restyling strutturale e tecnologico: insomma è già dentro al progetto e ha tutte le carte in regola per rimanerci.
E’ auspicabile che si eviti questo braccio di ferro perché i soldi investiti sono tanti e non riguardano solo l'acquisizione del bene ma anche le immissioni di fondi che quotidianamente vengono fatte per il mantenimento e la gestione della struttura in ogni suo singolo aspetto. Una storia che, senza la sua conclusione più naturale, l’affidamento a chi ne ha acquisito la gestione, ha una sola altra via d'uscita e cioè una causa milionaria della quale potrebbero rispondere la Cooperativa e i soci tutti sotto il profilo personale".
Alla nota di Rillo, ha risposto la Cooperativa Viticoltori del Taburno chiamata in causa.
"Con riferimento all'articolo apparso su alcune testate giornalistiche on-line - si legge - precisa quanto segue.
La Cooperativa Viticoltori del Taburno cui sono associate le 142 aziende vitivinicole del comprensorio del Taburno che da anni sono dedite alla produzione dell'uva, il 3 novembre scorso, a seguito di "Comunicazione aggiudicazione ramo Cantina del Taburno per l'esercizio del diritto di prelazione di prelazione ai sensi dell'articolo della legge 410/1999" notificata dal commissario liquidatore del Consorzio Agrario di Benevento in Lca alla medesima Cooperativa e ad oltre 60 tra Cooperative e Consorzi della Regione Campania e delle Regioni Limitrofe ha provveduto, nei termini di legge, a notificare l’intenzione di esercitare il diritto di prelazione secondo quanto previsto dall'articolo 38 della legge numero 392/1978.
Al fine di confutare le inveritiere dichiarazioni del Gruppo Rillo riportate sul comunicato stampa sopra richiamato, richiama l'invito all’esercizio del diritto di prelazione trasmesso dal commissario liquidatore Nicola Maione il 5 ottobre scorso dal quale si evince chiaramente il diritto di prelazione riconosciuto alle Cooperative e Consorzi ingiustamente contestato con metodi poco ortodossi dal gruppo Rillo che, allo stato, con "La Fortezza Società Cooperativa" è solo aggiudicatario provvisorio e non acquirente della Cantina del Taburno atteso che, ai sensi del disciplinare di vendita, l'acquisto non è stato perfezionato.
La Cooperativa Viticoltori del Taburno a tutela dei propri diritti si riserva ogni azione".

comunicato n.160787




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