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Benevento, 27-11-2023 23:23 ____
Calcio, Serie C: Il Benevento torna a sorridere battendo per 2-1 il Monterosi Tuscia. Di Agazzi e Ferrante le marcature sannite
La Strega anche contro la compagine laziale ha mostrato le pecche di una squadra non in grado di saper gestire e chiudere l'incontro. Matteo Andreoletti: Cio' che conta e' aver vinto questa partita. C'erano le condizioni per una brutta gara
di Luca Pietronigro
  

Benevento (3-5-2): Paleari; El Kaouakibi, Terranova, Capellini; Improta, Agazzi, Kubica (57' Talia), Karic, Benedetti (70' Masciangelo); Bolsius (57' Marotta), Ferrante (78' Sorrentino). A disposizione (Manfredini, Giangregorio, Ciano, Berra, Viscardi, Carfora, Tello) Allenatore Matteo Andreoletti

Monterosi Tuscia (3-5-2): Mastrantonio; Tartaglia (73' Cinaglia), Mbende, Sini (83' Tolomello); Frediani (70' Di Renzo), Altobelli (83' Di Francesco), Parlati, Fantacci (70' Palazzino), Bittante; Silipo, Ekuban. A disposizione (Rigon, Verde, Giordani, Perrotta, Ferreri) Allenatore Roberto Taurino

Arbitro: Mauro Cangi di Enna
Assistenti: Davide Merciari di Rimini e Diego Peloso di Nichelino
IV Uomo: Luca Tagliente di Brindisi
Reti: 13' Agazzi, 39' Ferrante, 86' Bittante
Ammoniti: Bolsius, Benedetti, Kubica, Paleari (B); Altobelli (M)
Angoli: 3-7
Recupero: 0' pt; 4' st
Spettatori: 4121 (3740 abbonati e 381 paganti).

Era importante tornare a vincere sia per riscattare la brutta figura rimediata a Monopoli che per non perdere contatti con la vetta della classifica.
Ebbene, l'obiettivo è stato raggiunto con il Benevento Calcio che ha battuto per 2-1 il Monterosi Tuscia grazie alle reti, nel primo tempo, di Agazzi e Marotta cui ha fatto seguito il gol dei laziali con Bittante, tra le proteste dei padroni di casa per una più che sospetta posizione di fuorigioco dell'esterno ex Avellino.
Nel mezzo una partita piacevole, dove la Strega ha mostrato tutta la sua superiorità nei confronti dell'avversario colpendo anche due legni con Marotta e Ferrante ma anche tutte le sue pecche ed i suoi limiti di una squadra non in grado di saper gestire e chiudere l'incontro, rimettendo in carreggiata l'avversario e consegnando, di fatto, la parte finale dell'incontro.
Laziali che, dopo aver centrato una traversa con l'ex Palermo Silipo, hanno accorciato le distanze.
C'è voluto il miglior Paleari per sventare gli attacchi e portare a casa l'intera posta in palio.
Resta, comunque, il fatto che gli improvvisi cali di concentrazione non potranno più essere ammessi soprattutto nelle prossime sfide fino alla sosta natalizia che vedranno la Strega impegnata in diversi scontri ad iniziare da quello di domenica in trasferta contro la Juve Stabia.
Sarà questo un momento clou della stagione che servirà a far capire la reale forza della compagine giallorossa e le concrete possibilità di vincere il torneo.
Nota stonata della gara di quest'oggi la collocazione sia per quanto riguarda il giorno, ancora di lunedì, che per quanto riguarda l'orario, ancora di sera, che non ha, di certo, invogliato, viste anche le cattive condizioni climatiche, a far venire spettatori allo Stadio con appena 381 paganti che si sono andati ad aggiungere alla quota degli abbonati.
Nessuna presenza, invece, dalla Tuscia con il Settore Ospiti rimasto desolatamente vuoto.
Beh, forse, potrebbe essere il caso di rividere alcune decisioni nella collocazione delle partite sia per quanto riguarda il giorno che l'orario.
Venendo alla cronaca, Matteo Andreoletti è alle prese con diverse assenze (tra infortuni, squalifiche ed elementi convocati in Nazionale sono ben 11 gli indisponibili) e con le non perfette condizioni di Talia e Berra che vengono lasciati in panchina.
Così c'è l'esordio dal primo minuto di Terranova (buona nel complesso la sua prestazione) al centro del terzetto difensivo davanti a Paleari con El Kaouakubi e Capellini, spostato a sinistra, a completare il reparto.
A centrocampo i due esterni sono Improta a destra e Benedetti, preferito a Masciangelo a sinistra, con Agazzi e Kubica al centro.
A dare una mano alla linea mediana c'è Karic che fa da pendolo con la trequarti offensiva dove Bolsius è a supporto di Ferrante.
Nel Monterosi Tuscia, il tecnico Roberto Taurino si affida al 3-5-2 con l'ex Palermo Silipo che forma la coppia offensiva con Ekuban, preferito a Costantino, neanche in panchina, così come l'ex di turno, il difensore Piroli.
Parte forte la Strega e, dopo tre minuti di gioco, ha la prima occasione del match con Ferrante la cui conclusione viene bloccata da Maurantonio.
Giallorossi che si ripetono poco dopo con il tiro di Improta che vede ancora attento l'estermo difensore ospite.
Il Benevento spinge ed al 10' sfiora la marcatura sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Benedetti su cui El Kaoaukibi fa da sponda per Ferrante il cui tentativo, sempre di testa, finisce oltre la traversa.
La marcatura, comunque, non tarda ad arrivare e giunge al 13' con Agazzi che riceve il pallone da Improta, avanza e far partire una conclusione di giustezza con il pallone che finisce nell'angolino alla destra di Maurantonio.
Al 22' un errore in fase di disimpegno di Karic per poco non consente al Monterosi di trovare l'immediato pareggio con Ekuban che giunge tutto solo davanti a Paleari che lo ipnotizza respingendo il tiro.
I padroni di casa, quindi, riprendono a macinare gioco con Karic che appoggia per Bolsius il quale prova una sorta di tiro ad effetto che finisce poco sopra la traversa.
Al 39', la Strega trova il raddoppio con un'azione insistita di Improta che, dalla destra evitando che il pallone esca, mette al centro per l'accorrente Ferrante che, di testa, trova il tap-in vincente.
Prima della fine della frazione, il Monterosi ci prova con Bittante con Paleari che esce di piede e sventa la minaccia.
La ripresa vede i locali farsi vedere dalle parti di Maurantonio al 6' con Karic che serve un bel pallone a Ferrante che non trova il tempo giusto per insaccare.
Due minuti dopo, è la compagine laziale a sfiorare la marcatura con Silipo, il più talentuoso dei suoi, che fa partire una conclusione dalla distanza che, deviata da Terranova, va sbattere sulla traversa.
Nel Benevento ci sono Marotta e Talia per Bolsius e Kubica ed al 18' Karic serve proprio Marotta il cui tiro, deviato da Mbende, finisce sulla traversa, pareggiando immediatamente il contro dei legni.
Al 24' ancora un supporto della porta dice no al tris della Strega con il tiro di Ferrante che finisce sul palo con la conseguente respinta di Talia che finisce alta.
Nel Monterosi ci sono Di Renzo e Palazzino per Frediani e Fantacci, mentre tra i giallorossi è Masciangelo a prendere il posto di Benedetti.
Quindi Cinaglia entra per Tartaglia e Sorrenti per Ferrante.
Al 34' la formazione ospite va vicino alla marcatura con Paleari sempre attento e puntuale su ben tre conclusioni prima di Di Renzo, poi di Ekuban e, quindi, ancora di Di Renzo.
Gli ultimi cambi per Taurino vedono gli ingressi di Di Francesco e Tolomello per Altobelli e Sini.
Al 41' gli ospiti vanno in gol con Bittante che si gira e batte Paleari tra le proteste dei padroni di casa per una più che dubbia posizione di fuorigioco dell'esterno laziale.
Al 44' un cross di Masciangelo viene raccolto di testa di Sorrentino ma la conclusione è alta.
Di fatto la gara finisce qui, con il triplice fischio che giunge dopo quattro minuti di recupero e di sofferenza per i tifosi sanniti che, sebbene bagnati dalla copiosa pioggia caduta sulla città, possono esultare per il ritorno alla vittoria che permette al Benevento di rimanere in scia della capolista Juve Stabia e di raggiungere al secondo posto in classifica l'Az Picerno che ha battuto l'Avellino, sceso al quinto posto essendo stato superato anche dalla Caserta vittoriosa a Taranto.

Le voci dagli spogliatoi

Matteo Andreoletti, allenatore Benevento
"Abbiamo gestito al meglio la prima frazione di gioco, creando i presupposti per andare in vantaggio.
Ci siamo riusciti e poi abbiamo trovato il raddoppio, dando però al Monterosi la possibilità di pareggiare.
Nella ripresa abbiamo avuto le occasioni per segnare ancora e avremmo dovuto farlo, perché l'episodio finale avrebbe potuto rovinare tutto.
Quello che è più importante, comunque, è aver vinto questa partita che era una grossa buccia di banana, perché c'erano tutte le condizioni per una gara brutta.
Sono molto contento della vittoria.
Ero molto più preoccupato della partita con il Monterosi che di quella con la Juve Stabia perché è una gara che si prepara da sola.
Sono partite che per chi fa questo lavoro sono belle da giocare.
Questa squadra ha tante mezzali e per questo abbiamo iniziato col 3-5-2 ma conta sempre l'occupazione degli spazi e avere un'identità per interpretare al meglio le partite.
Per quanto riguarda Terranova, mi ha stupito non tanto per la qualità della prestazione ma per il minutaggio.
L'idea iniziale era quella di una staffetta ma ha tenuto bene e visto che Berra è diffidato, ho preferito tenerlo in campo fino alla fine.
Se deve interpretare questo tipo di partite, di forza, di capacità d'intercettare tanti palloni pericolosi, può tornarci utile.
Alla fine della prima frazione ho detto ai ragazzi di ricordarsi che eravamo in vantaggio di due gol, perché dal contesto non sembrava.
Avremmo dovuto chiudere la partita perché un rischio del genere l'abbiamo corso troppe volte durante la stagione: dobbiamo trovare una soluzione che oggi facciamo fatica a trovare.
Probabilmente è il più grosso difetto che ci portiamo dietro ma non lo attribuisco al calo di tensione più che altro a un po' di pressione che inevitabilmente sentiamo.
Ogni tanto ci viene un po’ di paura di vincere e questo dobbiamo risolverlo.
Bolsius a volte vuole strafare perché vede questa opportunità come una svolta per la propria carriera.
Mi piacerebbe avere la pazienza di dargli più continuità nel percorso, ma questa maglia non ce lo permette, perché non posso aspettare nessuno.
Se perdiamo una partita sembra che sia morto qualcuno.
Quella di Marotta e Ferrante insieme è una soluzione che ho pensato di utilizzare dal primo minuto ma devo pensare anche a chi subentra, avendo solo Sorrentino come alternativa.
Partire con due punte ce lo possiamo permettere ma devo valutare anche le opzioni da utilizzare a gara in corso.
Non far giocare Ciano è stata una scelta puramente tecnica, in quel momento della partita non volevo abbassare la squadra dal punto di vista dei centimetri anche perché affrontavamo una compagine ben strutturata".

Roberto Taurino, allenatore Monterosi Tuscia
"Nel primo tempo non siamo partiti bene ed abbiamo sbagliato alcine scelte
Agazzi ha fatto un gran gol, quindi, pian piano siamo entrati in partita e abbiamo avuto l'occasione per pareggiarla.
Sul secondo invece abbiamo fatto un errore grosso perché era ampiamente evitabile.
Siamo mancati nelle due aree: nella nostra perché abbiamo concesso gol con troppa facilità e in quell'avversaria perché non siamo stati bravi a concretizzare.
Mi dicono che ci sia stato un tocco di mano evidente in area ma ero lontano e non l'ho visto.
L’arbitro non mi è piaciuto del tutto nella gestione della gara, ma non vuole essere un alibi.
Per fare risultato contro una squadra oggettivamente forte dovevamo fare una partita quasi perfetta ma abbiamo fatto qualche errore di troppo per pensare di riuscire a portare punti a casa".

 

 

 

                                            

comunicato n.160757




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