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Benevento, 24-11-2023 10:54 ____
Non si contano piu' le ordinanze sindacali emesse per mettere al sicuro la citta' da mal-eventi climatici per lo piu' mai a verificarsi
La continuita' didattica e' solo un ricordo, siamo allo spezzatino, in cui la ricorrenza festiva con piu' giorni a disposizione e' quella di San Clemente, commenta ironico Lucio Lonardo il provvedimento adottato dal sindaco di chiudere le scuole
Redazione
  

Lucio Lonardo (foto), coordinatore cittadino di "Forza Italia", attacca il sindaco in merito alle ordinanze emesse di chiusura delle scuole a causa delle allerte meteo.
"Ancora un lockdown per le scuole di Benevento.
Ormai - scrive - non si contano più le ordinanze sindacali emesse per mettere al sicuro la città da mal-eventi climatici per lo più mai a verificarsi.
La continuità didattica è solo un ricordo, siamo allo spezzatino, in cui la ricorrenza festiva con più giorni a disposizione è quella di San Clemente.
Non osiamo pensare se il nostro fosse sindaco a Trieste dove impera la bora o finanche ad Avellino che, scherzosamente, veniva  definita, nei tempi antichi e in termine dialettale, il pisciaturo d'Italia per l'elevata precipitazione di millimetri di pioggia all'anno.
Lì sì che con le imperanti festività di San Clemente si sarebbero contati sulle dita i giorni di apertura delle scuole!
Godendoci il bel tramonto infuocato di oggi, commentavamo che tutto sommato ci è andata bene perché nessun passante, per un bisogno fisiologico improvviso, ha fatto la pipì controvento: Sarebbe scattato l'allarme tsunami!
Francamente non crediamo che ci possa essere un reato da procurato allarme così come non crediamo che possa esserci un retaggio da pavornocturnus dell'infanzia ma tutto questo timor panico per presunte tempeste declassate allo "strizzechea popolare" potrebbe far pensare, in maniera preoccupante, che l'attuale edilizia scolastica in essere sia talmente fatiscente da far temere crolli o infiltrazioni d’acqua che mettano a repentaglio l'incolumità degli utenti.
Tra l'altro, i recenti crolli di cornicioni, alberi, pezzi di nuove in costruzioni come il mamozio di piazza Duomo, la mancata pulizia di caditoie e di bocchette per la raccolta piovana, cosa che determina allagamenti in alcune strade della città a seguito di piovaschi neanche tanto importanti, fanno pensare che il pericolo maggiore sia al di fuori degli edifici, non certo dentro.
Poi se il pericolo è tale perché tutelare solo i bambini e non per esempio gli anziani che devono recarsi a fare la spesa, andare agli uffici o agli istituti postali o bancari o dell'Asl che fanno la gimkana tra le insidie dei marciapiedi dalle mattonelle sconnesse o delle buche delle strade dall’asfalto sconnesso, manco fossero al Camel Trophy?
Ah già dimenticavo forse la città è stata messa in sicurezza grazie all'ordinanza fantasma della percorribilità al limite dei 30 km orari, sempre che si trovi la segnaletica!
Allora sindaco diciamola tutta: Sotto la sua amministrazione la città è divenuta insicura per mancanza di manutenzione ed incuria e mi faccia il piacere non incolpi per questo il riscaldamento del pianeta, l'ira funesta di Giove Pluvio o il solito "piove governo ladro!"

comunicato n.160686




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