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Benevento, 21-11-2023 18:15 ____
Troppo semplice gestire il traffico degli autobus extraurbani attraverso il Terminal di piazzale Vari. Meglio incasinare tutto
In questo modo si allungano i tempi della mobilita' interurbana generando peraltro un bel po' di traffico in piu', commenta Luigi Diego Perifano, consigliere comunale d'opposizione che esprime la sua solidarieta' ai giovani del Partito Democratico
Nostro servizio
  

Caro direttore, ci scrive Luigi Diego Perifano (foto), tutta la mia solidarietà ai Giovani Democratici per la forte protesta sulla questione del terminal per gli autobus extraurbani: La scelta di delocalizzarlo in prossimità della stazione ferroviaria creerà molti più problemi di quanti possa risolverne.
Anzitutto con le risorse finanziarie attualmente disponibili si potrà realizzare solo a metà il progetto del nuovo terminal, che risulterà, pertanto, meno capiente e funzionale di quello attuale.
Ciò detto, accadrà che, una volta arrivati coi pulmann dalla provincia e da altre zone della regione, studenti e utenti in genere, mettendo in conto altri 20-30 minuti per giungere a destinazione, dovranno prendere un autobus urbano per arrivare nella parte alta della città, dove si trovano scuole, sedi universitarie e uffici pubblici.
Considerato che tra le 7.00 e le 8.30 arrivano circa 70-80 pulmann, è facile fare il conto di quante corse supplementari dovranno programmare gli autobus urbani (più traffico, più inquinamento, più tempo per gli spostamenti) per assicurare il servizio a tutti.
E' noto, invece, che l’attuale terminal di piazzale Vari si trova a due passi da tutti i principali siti di interesse (scuole superiori, facoltà universitarie,Tribunale, Provincia, Camera di Commercio, Prefettura eccetera) ed è facilmente raggiungibile mediante viabilità esterna (meno traffico, meno inquinamento, minori tempi di percorrenza)
Troppo semplice.
Meglio incasinare tutto, allungando i tempi della mobilità interurbana e generando un bel po' di traffico in più.
Motivazione?
Il terminal deve essere allocato vicino alla stazione ferroviaria per sviluppare la "intermodalità": Ovvero, la gente scende dal treno e prende il bus per raggiungere le varie destinazioni. Peccato che il trasporto pubblico locale è tutto su gomma, e nessuno dai paesi della provincia utilizza il treno per venire e tornare da Benevento, semplicemente perché il treno o non esiste, oppure, nelle rarissime volte in cui c'è, ha tempi molto più lunghi. 
Ma non è finita qua.
Oltre al terminal per gli autobus extraurbani, sarà trasferito, sempre dal sito di piazzale Vari, anche il punto di accoglienza dei pulmann turistici.
In effetti qualcuno deve aver pensato che l' attuale terminal è troppo vicino alle principali attrazioni turistiche cittadine (la Rocca dei Rettori, l'Arco di Traiano, Santa Sofia, il Museo del Sannio, il Museo Arcos e la sezione egizia, l'Hortus Conclusus).
Dunque, troppo comodo per i turisti, e siccome c’erano un po’ di soldi da spendere andava inventata una complicazione: La costruzione di un info point “bonsai“ per organizzare (si fa per dire) l'accoglienza turistica a piazza Cardinale Pacca.
Solo che lì i pulmann non possono sostare, perché la Soprintendenza, dopo aver approvato il progetto iniziale, ha cambiato idea e ha detto che non si può fare.
E allora i "nostri" non si sono persi d'animo e hanno partorito la genialata del secolo: I torpedoni turistici, proveniente da qualsiasi direzione, dopo aver attraversato tutta la città (più traffico e inquinamento) per arrivare in piazza Pacca, devono poi riattraversare la parte bassa del centro storico (più traffico e inquinamento) per andare a parcheggiare nel mitico piazzale Catullo; di qui, una volta ultimata la visita, vanno a riprendere i turisti a piazza Pacca, rifacendo all'incontrario il percorso precedente (più traffico e inquinamento).
Fantastico, non c'è che dire!
Insomma, con la soppressione dell'attuale terminal, i nostri lungimiranti amministratori, sparpagliando qui e là studenti e turisti, hanno organizzato un bell’anda-rianda per le vie del centro, in modo da rendere più vivaci le monotone giornate dei beneventani.
Alla faccia della solita combriccola di menagrami e prefiche che sparlano di una città..immobile.
D'ora in avanti chi sta fermo è perduto!

comunicato n.160623




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