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Benevento, 05-11-2023 12:50 ____
Nonostante la pioggia battente ed il vento tanta gente si e' sottoposta alla visita di Giovanni Pigna, patologo clinico, sulle ipercolesterolemie
Sfatato un tabu': Le uova non fanno male come si dice, basta non abusarne ed anche dal fritto la malattia del colesterolo trae un certo beneficio. Attenti all'eccesso nell'uso del sale anche se oramai nelle famiglie anche su questo si pone molta attenzione
Nostro servizio
  

Nonostante la pioggia battente ed il vento che ha sferzato stamane anche corso Garibaldi, si è svolta una nuova edizione de "Le Domeniche della Salute" organizzate dal Rotary Club presieduto da Francesco Boffa.
Il tema trattato quest'oggi è stato "Le Ipercolesterolemie" con Giovanni Pigna (nella prima foto in basso e nelle altre), patologo clinico.
L'evento si è svolto in sinergia con la Croce Rossa Italiana, che ha messo a disposizione dei volontari medici rotariani e non solo ed un camper per le visite mediche.
Stamane con le persone che ho visitato, ci ha detto Pigna, abbiamo parlato di ipercolesterolemia come di un elemento chiave nell'ambito dei fattori di rischio per quella che è la malattia cardiovascolare.
Le visite fatte oggi mettono in evidenza da una parte già una abbondante conoscenza da parte del paziente stesso del suo fattore di rischio.
Dall'altra parte di perfezionare quelli che sono i meccanismi del controllo, la scelta terapeutica, ma spesso e prima di tutto come aggiustare un po' lo stile di vita, la dieta e cioè correggere le mete naturali che poi rendono efficace il farmaco scelto.
Questo ai fini della prevenzione cardiovascolare.
Ed allora, abbiamo chiesto al medico, quali sono i cibi, tra quelli che conosciamo, formaggi, insaccati che dovremmo evitare per tenere sotto controllo il colesterolo? Sappiamo che ci danneggiano, ma non ne facciamo a meno...
Ha detto bene. Il problema va gestito a monte.
Queste visite servono molte volte a discernere un duplice aspetto.
Uno di genetica e cioè se c'è una predisposiozione familiare dove la dieta incide poco rispetto a quello che è un problema di produzione elevata di questo colesterolo lentamente smaltito per un fatto genetico e lì la terapia è efficace e serve.
Per rispondere a lei ed è quello che oggi sto vedendo nelle visite effettuate, correggere le limitazioni non vuol dire azzerare necessariamente i cibi classici della dieta mediterranea ma variarli sapendo che, per esempio, nell'ambito dei formaggi quello fresco è molto più utile in termini di colesterolo in quanto meno ricco di quella quota che già una porzione di formaggio stagionato, quello più duro per capirci, contiene con più abbondanza.
E' poi utile variare le pietanze di carne.
La carne rossa si può mangiare ma ovviamente non deve prevalere su quella bianca.
Da non trascurare poi la porzione di pesce anche se mi rendo conto che esse sono ridotte nel nostro contesto alimentare e quindi bisogna potenziarle.
Per le uova c'è un mito da sfatare.Non è vero che fanno male. Sono utili e sono benefiche. Semplicemente non si deve abbondare.
Anche il fritto possiamo utilizzarlo? abbiamo ancora chiesto la medico.
Esso ha un grosso impatto sulle ipertrigliceridemia e cioè sull'aumento dei trigliceridi.
La malattia del colesterolo trae un certo beneficio anche dal fritto ma sappiamo che nelle nostre case non lo mangiamo tutti i giorni. E questo è bene e quindi applicare la regola del buonsenso è ciò che vale.
Oramai nelle nostre case, abbiamo ribattuto, il fritto è divenuto cosa rara...
Sì è così, ci ha risposto Pigna. Ma in alcune circostanze, un buon fritto una volta a settimana può essere non solo una gratifica ma anche benefico per il nostro metabolismo anche se può apparire paradossale.
L'altra cosa importante infine, è che queste visite, mentre interrogano il paziente sul colesterolo, hanno il compito anche di evocare qualcosa che molte volte la comorbidità con la colesterolemia spesso passa anche per il sovrappeso, la ipertensione arteriosa.
Nella gerarchia dei fattori di rischio, ha concluso Pigna, il colesterolo lo si può correggere con i farmaci, con la dieta, ma l'ipertensione, se c'è, necessita della dieta certamente, come la riduzione del consumo di sale che spesso non sappiamo gestire, ma anche di controlli. Si cura prima la pressione e poi l'effetto terapeutico del colesterolo.
A questo punto è stato gestito al meglio tutto ciò che riguarda la prevenzione cardiovascolare.
Sin qui Pigna.
Il prossimo appuntamento con "Le Domeniche della salute" sarà il 12 novembre con il neurologo, Antonio Renna, "L'Eco doppler Tsa nella prevenzione dell'ictus".

 

comunicato n.160280




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