I Sindacati chiedono la revoca dell'incarico affidato a Giovanna Razzano all'interno di Sannio Europa
La Provincia per 31.500 euro l'anno le ha assegnato una prestazione di opera professionale e questo non e' possibile secondo Cgil, Cisl e Uil
Redazione
I sindacati chiedono la revoca dell'incarico affidato a Giovanna Razzano all'interno di Sannio Europa.
La Provincia per 31.500 euro l'anno le ha assegnato una prestazione di opera professionale e questo non è possibile secondo Cgil, Cisl e Uil.
"Con l'atto indicato - scrivono i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl con Domenico Raffa, Antonio Forgione e Raffaele Fonzo, all'amministratore unico di Sannio Europa ed al presidente della Provincia - è stata affidata a Giovanna Razzano (foto) la "prestazione di opera professionale" per l'esecuzione dei servizi, indicati nella pagina 1 della decisione, quinto capoverso, per dodici mesi con possibilità di proroga per un ugual periodo per una spesa complessiva annua di 31.500 euro oltre cassa ed Iva, utilizzando la procedura prevista dall'articolo 50, comma 1, lett. b) del Codice dei Contratti (Dlgs numero 36/2023).
L'articolo invocato riguarda l'affidamento diretto di un servizio, mentre sia nell’oggetto che nel dispositivo si parla di "prestazione di opera professionale".
Dalla lettura dei servizi oggetto della prestazione richiesta: 1) Elaborazione e predisposizione di budget economici e finanziari annuali e triennali, contenenti gli obiettivi da raggiungere e l'impegno delle risorse finanziarie per la realizzazione delle attività societarie; 2) Attività di progettazione e rendicontazione delle commesse in seno alla società; 3) Contabilità e produzione di atti ai fini della redazione del bilancio aziendale; 4) Predisposizione, nonché aggiornamento, in relazione alle mutate esigenze, di modelli di struttura organizzativa della Società con definizione delle esigenze consulenziali e di collaborazione; 5) Coordinamento-direzione delle attività e funzioni dei vari uffici ed aree della struttura; 6) Consulenza per l'accesso ai fondi regionali, nazionali ed europei in linea con le finalità della Società.
Si rileva, invece, che i servizi contrassegnati dai numeri 1, 2 e 3 riguardano attività che ben possono essere affidate mediante un contratto di servizi, mentre quelli contrassegnati dai numeri 4 e 6 rappresentano attività di tipo consulenziale ed infine il numero 5 riguarda attività di coordinamento e direzione di uffici, quindi anche del personale degli uffici, tipiche di un dirigente, cioè di una prestazione di lavoro regolata dal Decreto Legislativo numero 165/2001 (Tupi) da affidare secondo le modalità in esso previste.
Che si tratti di un incarico di lavoro dipendente si rileva anche dall'obbligo di svolgere l'attività nelle sedi istituzionali della società Sannio Europa per "almeno 4 ore al giorno per 5 giorni settimanali".
Inoltre, a parere degli scriventi, la dipendente a cui è stato affidato l'incarico di responsabile del Procedimento, tenuto conto anche della categoria d'inquadramento, non sia in possesso dei requisiti previsti dall'articolo 15 del Codice dei Contratti.
Per tutto quanto detto, si chiede che si voglia procedere all'annullamento della "Decisione di contrarre" numero 15 del 24 ottobre 2023.
Si coglie l'occasione per ricordare l'urgente necessità di un incontro, del resto già concordato per gli inizi di ottobre e mai convocato, per definire sia la contrattazione integrativa e l'organizzazione degli uffici e sia, soprattutto, per avere consapevolezza di quanto deciso in consiglio di amministrazione per avere certezza delle necessarie coperture finanziarie per la partecipata anche in vista del rinnovo del contratto di servizio.
L'assunzione di un funzionario o di un quadro in sostituzione di Scocca partiva proprio da tali assicurazioni che avevamo richiesto formali essere e non certamente fumose o verbali, a tal fine c'era stato anche l'impegno da parte della presidenza di Sannio Europa di richiedere un confronto preventivo all'Amministrazione provinciale, del resto da noi a più riprese sollecitato.
Di tale incontro non abbiamo più avuto alcuna rispondenza".
comunicato n.160267
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