Quando Palladino rappresento' la necessita' di una verifica dissi che forse era esagerato ma oggi devo dire che aveva ragione
Il consigliere regionale Gino Abbate commenta lo stato di forte malessere che sta attraversando la componente mastelliana a Palazzo Mosti. Non si dia per scontata la compattezza della maggioranza nel Consiglio comunale di lunedi' se non ci saranno risposte. In questo momento c'e' un netto distinguo tra me e Mastella e se devo partecipare alle riunioni dove si parla del sesso degli angeli, preferisco dedicarmi alla mia professione di medico...
Nostro servizio
Lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo: Le cose in questa maggioranza mastelliana non vanno e non è possibile prevedere dove possa andare a parare questo malcontento che si registra con episodi sempre più ravvicinati.
Il corpo è febbricitante.
Se dovessimo attingere al recente passato non dovremmo preoccuparci di questa presa di posizione di Luigi Scarinzi, dimessosi dalla presidenza della Commissione Lavori Pubblici a lui affidata.
Ed infatti non ce ne preoccupiamo.
In questa consiliatura ha più volte minacciato dimissioni poi rientrate puntualmente dopo un colloquio con Mastella.
Stavolta la motivazione sarebbe attribuibile alla stretta del sindaco Mastella sulla presenza nelle Commissioni consiliari di dirigenti e funzionari del Comune che lamentano questo loro impegno praticamente quotidiano che li distoglie dal lavoro di ufficio e di pratiche da smaltire, che non è poco e da portare avanti con un organico, peraltro, sottodimensionato.
Di questo argomento il nostro giornale ne aveva ampiamente parlato allorquando ha affrontato il tema, per noi scottante, dell'eccessivo "lavoro" delle Commissioni che oramai va al di là delle finalità previste dalla normativa.
Si è più volte detto che con l'assenso di tutte le parti politiche, si fanno riunioni che servono solo a raggiungere al consigliere comunale un minimo garantito di compenso ogni fine mese.
Per aggiungere le scopo occorre discutere, discutere e se lo si fa chiamando in causa dirigenti e funzionari in audizione, è ancora meglio.
Noi raccogliemmo la protesta di questi dirigenti.
Il più tartassato è quello alle Opere Pubbliche e tutto il suo staff.
Ora Mastella è sceso in campo ed è arrivato alle nostre stesse conclusioni: Lasciate lavorare questi impiegati del Comune e chiamateli in causa solo per situazioni e fatti strettamente necessari e connessi alle sedute dei Consigli comunali.
E per questo che Scarinzi si è dimesso?
Perché sarà ridotta la presenza dei dirigenti e funzionari nelle sedute delle Commissioni?
Noi abbiamo i nostri forti dubbi che la motivazione sia questa.
Lo stato di insofferenza è più ampio e forse riguarda altro.
Ma la questione non riguarda solo Scarinzi che, ribadiamo, ci preoccupa non molto.
Più serie è la vicenda del gruppo che fa capo al consigliere regionale Gino Abbate, gruppo che è pronto a battagliare e ad essere molto più incisivo, ci ha detto lo stesso Abbate, e che senza timori reverenziali dovrà andare al concreto.
E il primo banco di prova potrebbe essere già la seduta del Consiglio comunale di lunedì prossimo, 6 novembre, dove è utile non dare per scontata la compattezza della maggioranza se non interverranno, in queste ore, le risposte richieste da Palladino, Farese e Greco.
Abbate ci ha confermato: Penso ci siano veramente dei seri problemi all'interno di questa maggioranza a palazzo Mosti.
Marcello Palladino aveva parlato della necessità di una verifica nella maggioranza.
Io avevo valutato questa frase un po' troppo severa ed invece oggi, a distanza di qualche mese, devo dire che Palladino forse aveva ragione.
La stessa vicenda di Scarinzi non penso sia riconducibile alla lettera di Mastella a proposito della presenza dei dirigenti e funzionari nelle Commissioni consiliari.
Le problematiche sono altre e sono serie e bisognerà prima o poi affrontarle e portarle alla luce.
Ho detto anche ai miei amici consiglieri di fare chiarezza su tante cose a partire da lunedì in Consiglio comunale anche e relativamente a questa nuova invasione di debiti fuori bilancio e degli altri ancora che sono già in discussione nella giornata successiva, martedì, in Commissione.
Non nascondiamoci dietro al vogliamoci bene. Non serve.
Abbiamo cercato di capire la natura di questi debiti, capire perché si producono.
Questi consiglieri hanno fatto a marzo scorso addirittura una richiesta di accesso agli atti ma risposte non ne hanno avute.
Il voto in Consiglio comunale non è scontato e dipenderà dalle risposte che arriveranno, se arriveranno. E ci dovranno anche dire perché parte della documentazione allegata alle cartelle dei debiti, arriva un paio di giorni prima della Commissione ed è anche carente e manchevole.
Questa inerzia dell'Amministrazione comunale è stata rilevata martedì scorso in un incontro che Gino Abbate ha nuovamente tenuto con i suoi.
Insomma quel confronto serio che chiediamo oramai da tempo, ci ha ancora detto il consigliere regionale mastelliano, sin qui non c'è stato.
Anche per questo in questo momento c'è un netto distinguo tra me e Mastella.
Se devo partecipare a delle riunioni dove si parla del sesso degli angeli, preferisco dedicarmi alla mia professione di medico.
Ho chiesto a Mastella un incontro serrato su tutti gli argomenti sul tappeto, non mi è stato ancora dato. Solo un rimando a momenti successivi.
Si è accennato alle elezioni provinciali, se si faranno, ma non sappiamo chi saranno i candidati e perché quelli e come saranno composte le liste.
A livello regionale stesso discorso così come per le europee del prossimo anno.
Non ne sappiamo nulla di concreto.
Ho ribadito che in Consiglio regionale voterò sempre secondo coscienza in coerenza con il mandato che mi è stato affidato dagli elettori.
Insomma, i problemi ci sono ma noi parliamo di fatti irrisori.
Manca una visione generale dell'andamento e del futuro di questa Amministrazione comunale in cui tutti si possano rispecchiare.
Molta solitudine subiscono anche i miei amici consiglieri comunali.
La telefonata amicale va bene, ma non è chiarificatrice di una problematica vasta che va invece definita ed affrontata.
A Farese, Palladino e Greco ho detto che è arrivato il momento di cacciare gli attributi e di pretendere risposte rispetto alle cose che chiedono.
Parlare sottovoce mentre c'è una ipoacusia generale, una difficoltà a sentire.
Forse sarà anche vero il fatto che qualcuno non sente.
C'è chi lo fa apposta e fa finta di non sentire e chi invece veramente non ci sente... noi stiamo tra questi veri e finti sordi.
comunicato n.160257
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