Calcio, Serie C: Il Benevento si appresta ad affrontare il Messina ed il tecnico Matteo Andreoletti chiede di non sottovalutare l'avversario
Questi quattro mesi qui mi sono sembrati quattro anni. Sono stati impegnativi. Alleno la squadra piu' importante della mia carriera. La soddisfazione piu' grande e' vedere da dove siamo partiti e cosa abbiamo creato
Nostro servizio
Tra due giorni il Benevento Calcio sarà di scena sul campo del Messina.
Un'altra tappa importante per i giallorossi che voglio confermarsi nelle zone alte della classifica.
Una gara da non sottovalutare per i sanniti così come ha spiegato, nel corso della conferenza stampa pre partita, il tecnico Matteo Andreoletti.
"Il fatto che il Messina - ha detto - nelle ultime settimane abbia giocato ogni tre giorni può diventare potenzialmente un vantaggio, anche se è una squadra che ha utilizzato spesso turnover.
Sono convinto che contro di noi manderanno in campo giocatori freschi.
E' una formazione che ha raccolto la maggior parte dei punti in casa e già questo è indicativo.
Gioca su un campo dalle dimensioni enormi e questo li valorizza.
Sono stati gli unici a fermare l'Avellino da quando è subentrato Pazienza.
Affrontiamo una squadra che ha un'identità chiara, che di solito giocano 4-3-3, è la squadra più zemaniana del girone.
Dobbiamo essere bravi a mettere in conto che ci saranno momenti della partita in cui dovremo difenderci di più rispetto alla gara con il Potenza.
Sicuramente non avremo solo noi il dominio, ma dovremo provare a prendercelo per più tempo possibile".
Circa lo stato di salute della squadra, Andreoletti ha commentato così: "In difficoltà numerica non mi sono mai trovato, perché alleno una "rosa" ampia e con tanti giocatori bravi.
Andare a toccare qualcosa che funziona mi crea qualche turbativa ma è chiaro che le scelte vanno fatte in funzione di quanto visto nell'ultima partita, anche premiando chi in settimana ha lavorato con grande qualità".
Contro il Potenza, l'allenatore dei sanniti ha provato Bolsius dal primo minuto: "Non ha fatto così male, non è stato insufficiente.
E' un giocatore dal quale abbiamo grandi aspettative, perché in grado di far saltare gli schemi in qualsiasi momento e secondo me può far bene anche dall'inizio.
Credo che non si renda conto di quanto sia forte, perché ha qualità da categorie superiore; deve migliorare dal punto di vista della richiesta tecnico-tattica, perché deve capire che si lavora anche in codifica con i compagni.
Su Karic dico che è un giocatore che ho utilizzato ovunque.
Ha corsa, intensità, può migliorare dal punto di vista tecnico ed è chiaro che se gioca da trequartista interpreterà il ruolo da equilibratore.
Non possiamo aspettarci la qualità di Ciano, Bolsius o Ciciretti ma può essere utilizzato in quella posizione".
Discorso diverso per Pinato, Ciciretti e Improta: "Sono due situazioni diverse tra loro.
Per Amato l'obiettivo è di acquisire minutaggio è un percorso graduale, serve tempo e pazienza.
Pinato invece è un giocatore ristabilito, il problema è quello di dover convivere con il dolore: non è nulla di preoccupante, ma deve abituarsi.
Le migliori prestazioni Improta le ha fatte giocando a destra ma è un giocatore che ha ricoperto tutti i ruoli e può darmi tante soluzioni. Lo vedo meno sulla trequarti.
Mi piacerebbe confrontarmi con lui per capire dove si trova meglio".
I tanti risultati utili di fila ottenuti da Paleari e compagni fanno da contraltare ad una vena realizzativa poco prolifera.
"La mancanza di concretezza - ha continuato Andreoletti - è comunque legata alla scarsa lucidità, non a un problema di produzione offensiva.
In questo momento abbiamo una buona stabilità difensiva, ma stiamo facendo fatica a chiudere le partite.
Non è una cosa che mi preoccupa molto, perché vedo quanto produciamo e conosco le abilità dei miei attaccanti.
Ferrante è normale che abbia voglia di trovare il gol, mi sento di consigliargli di non cercarlo con troppa determinazione, perché arriverà.
Il rientro di Marotta è molto importante in questa ottica, perché in determinate partite in particolare può tornarci utile per senso del gol e qualità in acrobazia; inoltre è un leader dello spogliatoio e il suo rientro fa bene anche da questo punto di vista".
Sulla riconferma di Masciangelo ha spiegato:"Le risposte che mi aspetto da chi non gioca sono quelle, ovvero non i musi. Voglio gente che spinge.
Masciangelo si è meritato la sua opportunità, ha risposto in maniera importante al di là del gol.
Il modo giusto per far vedere che un calciatore c'è è quello. Penso di riproporlo, sapendo di avere Benedetti che è un elemento di assoluta affidabilità".
Dopo i primi quattro mesi trascorsi nel Sannio, il bilancio di Andreoletti è sicuramente positivo: "Sono passati quattro mesi, ma sembrano quattro anni.
Sono stati tosti e impegnativi, perché alleno una squadra importante, la più importante della mia carriera.
Ci sto mettendo il massimo delle mie possibilità, insieme al mio staff, che penso sia la qualità più importante che abbiamo.
La soddisfazione più grande è vedere da dove siamo partiti e cosa abbiamo creato, perché adesso chi gioca nel Benevento onora la maglia ed è l'obiettivo più grande che abbiamo centrato insieme alla società.
I risultati sono positivi, sono molto soddisfatto".
La speranza del pubblico beneventano è che si possa continuare sulla strada intrapresa.
comunicato n.160256
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