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Benevento, 03-11-2023 16:46 ____
Ancora una pronuncia positiva da parte del Tribunale di Benevento per gli insegnanti di religione e per quelli non di ruolo
Anche a quelli con trattamento di cattedra superiore a 12 ore e' riconosciuto il diritto alla ricostruzione della carriera a partire da quando maturano i requisiti previsti dalla legge, considerando per intero tutto il periodo lavorato, commenta Vincenzo Piscitelli, avvocato
Redazione
  

Ancora una pronuncia positiva da parte del Tribunale di Benevento per gli insegnanti di religione (Irc) e per quelli non di ruolo, con trattamento di cattedra superiore a 12 ore: anche a loro è riconosciuto il diritto alla ricostruzione della carriera a partire da quando maturano i requisiti previsti dalla legge, considerando per intero tutto il periodo lavorato.
Del tutto illegittima e discriminatoria, dunque, è la ricostruzione di carriera operata dal Ministero che, ai fini retributivi, prende in considerazione solo i primi 4 anni per intero e quelli successivi solo per 2/3.
La Suprema Corte ha ormai affermato il principio di diritto per cui "in tema di riconoscimento dell’anzianità di servizio deve essere disapplicato l'articolo 485 decreto legislativo 297/1994 nei casi in cui l'anzianità risultante dall'applicazione dei criteri dallo stesso indicati, unitamente a quelli fissati dall'articolo 489 risulti essere inferiore a quella riconoscibile al docente comparabile assunto ab origine a tempo indeterminato".
Anche il Tribunale Beneventano non ha potuto che uniformarsi a tale statuizione.
"Ancora un altro importante successo per gli Irc e gli insegnanti non di ruolo in generale", ha commentato Vincenzo Piscitelli (foto) avvocato.
"Una nuova pronuncia del Tribunale Beneventano, emessa relativamente ad un giudizio incardinato per ottenere l’integrale ricostruzione della carriera di una insegnante di religione non ancora immessa in ruolo, ha dato ragione a quest'ultima, riconoscendo alla stessa, ai fini giuridici ed economici,  l’integrale servizio prestato in virtù dei contratti a tempo determinato.
Il giudice del Tribunale di Benevento, ha infatti stabilito che nel caso in cui l'anzianità calcolata in applicazione della normativa interna, risulti essere inferiore a quella che sarebbe stata riconosciuta al docente di ruolo, detta normativa va disapplicata con diritto della parte al riconoscimento integrale, ai fini giuridici ed economici, del servizio effettivamente prestato e alla collocazione nella fascia stipendiale spettante in virtù di tale riconoscimento, con condanna del Ministero dell'Istruzione e del Merito alla ricostruzione della carriera, al passaggio nella conseguente classe stipendiale oltre al risarcimento del danno nella misura tra le retribuzioni percepite e quelle alle quali la ricorrente avrebbe avuto diritto con il riconoscimento della maggiore età maturata pre ruolo.
E' chiaro che l'uso distorto e abusivo dei contratti a termine senza l'esistenza di reali esigenze non è soggetto ad ulteriore tolleranza: la norma interna relativa alla ricostruzione della carriera dei docenti della scuola che prevede un'ingiustificata disparità di trattamento del personale a tempo determinato non è conforme al diritto dell'Unione e, pertanto, deve essere disapplicata.
Dunque, la condanna del Ministero è un altro passo avanti per la tutela dei diritti di chi vive nella situazione di "precario" senza poter sperare in un contratto a tempo indeterminato".

comunicato n.160252




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