Mai espressa contrarieta' preconcetta alla realizzazione del campo da golf ma vi e' la necessita' di valutare se vi sia l'interesse pubblico
Questo l'ho ribadito ma se le idee dell'opposizione fanno fatica a raggiungere l'opinione pubblica vuol dire che Mastella e' stato assai abile nell'assicurarsi il controllo di gran parte del sistema mediatico, al punto che e' imbarazzante lo zelo con cui taluni organi d'informazione si impegnano esclusivamente nella divulgazione del "verbo", afferma Luigi Diego Perifano rispondendo a Costanzo
Nostro servizio
Ringrazio Roberto Costanzo che, da esperto ed intelligente partecipe al dibattito politico-amministrativo, ha posto alcune questioni sulle quali mi piacerebbe fare chiarezza, ci scrive Luigi Diego Perifano.
A partire dalla attualissima e controversa vicenda del "campo da golf".
Mai espressa contrarietà preconcetta alla realizzazione dell'impianto: l'ho ribadito nel corso del mio intervento nell’aula consiliare.
Né, tampoco, per formazione culturale e, aggiungo, per tradizione familiare, avrei potuto mettere in discussione la libertà e il valore dell'iniziativa imprenditoriale.
Il punto è un altro.
La realizzazione dell'intervento richiede la necessaria modifica delle prescrizioni del vigente Piano Urbanistico Comunale.
L'Amministrazione Mastella ha deciso di procedere alla variante attraverso un accordo di programma, avente come presupposto la dichiarazione di "interesse pubblico" del progetto: tale dichiarazione comporta varie conseguenze, tra le quali, ad esempio, la possibilità del ricorso all'esproprio per l'acquisizione dei suoli, o anche il rilascio di permessi di costruire in deroga alla normativa edilizia.
Ebbene, se il Consiglio comunale è chiamato a pronunciarsi sulla sussistenza dell'interesse pubblico alla esecuzione delle opere, con ciò inevitabilmente interferendo nella iniziativa del privato, che dunque più tanto libera non può considerarsi, inevitabilmente il giudizio deve tenere conto di tutte le componenti che concorrono a qualificare l'interesse pubblico medesimo!
Dunque, se la maggioranza ha inteso valorizzare l'utilità pubblica dell'iniziativa per le sue ricadute positive per il turismo ed il commercio, l'opposizione ha a sua volta evidenziato che il concetto di interesse pubblico si estende anche alla ponderazione di altri aspetti del progetto, che pure vanno debitamente considerati: dalla sostenibilità ambientale (l'interesse pubblico è stato dichiarato in assenza della Valutazione Ambientale Strategica prevista dalla legge), al consumo di risorse idriche e di suolo (la variante comporta la trasformazione di terreni agricoli in aree edificabili).
In conclusione, l'opposizione ha fatto esattamente e semplicemente il proprio dovere: nessun ostruzionismo e nessuna crociata ideologica, solo la necessità di valutare l’interesse pubblico nel rispetto di tutti, sottolineo tutti, i parametri di legge.
Ciò detto, vorrei poi soffermarmi sui rilievi che l’onorevole Costanzo ha rivolto ai rappresentanti dell’opposizione, e che io interpreto come stimolo a fare meglio.
Non mi meraviglia affatto che anche ad un osservatore molto attento, quale certamente è Costanzo, siano sfuggiti interventi e proposte dei consiglieri di opposizione (io stesso, da ultimo, sono intervenuto proprio per commentare positivamente l'insediamento dell'industria lituana SoliTek a Ponte Valentino): E' vero infatti che le nostre idee sono sovente oscurate, e fanno fatica a raggiungere l’opinione pubblica.
Mastella è stato assai abile nell’assicurarsi il controllo di gran parte del sistema mediatico, al punto che è imbarazzante lo zelo con cui taluni giornaloni e notiziari televisivi si impegnano esclusivamente nella divulgazione del "verbo".
Tuttavia, per non restare nel vago, cogliendo l'occasione offertami dall'ospitalità di questa testata, mi piace qui ricordare solo alcune delle proposte, più recenti o più significative, avanzate dai gruppi consiliari di "Alternativa per Benevento", talora anche d'intesa con le altre compagini dell'opposizione: Progetto di rigenerazione urbana dell'ex tabacchificio di Via XXV luglio, per la realizzazione di un grande centro congressuale, di un polo delle arti e di un incubatore per le imprese culturali (proposta mai presa in considerazione); - realizzazione di un hub di accoglienza turistica (servizi, punti informativi, vendita di prodotti tipici) nell'area del terminal di Viale dei Rettori (i bus turistici verranno invece dirottati a piazza Cardinale Pacca, e quindi in una zona già molto congestionata, attraversando, da qualsiasi parte provengano, il centro storico cittadino con inevitabile aumento del traffico e dell’inquinamento); Allocazione della struttura sanitaria "Casa di Comunità" al Rione Libertà (era d'accordo anche il sindaco, ma, da quanto si è appreso, la struttura verrà realizzata nella zona alta, e precisamente nell'immobile Asl di piazza Risorgimento); Recupero di Villa dei Papi, rilanciandone la funzione di polo di alta formazione, a partire dall’istituzione dell'Its Academy (attualmente la prestigiosa sede versa in stato di completo abbandono, ed è oggetto di inqualificabili atti vandalici); Spostamento nella vicina area museale di sant’Ilario del lapidario di tre metri di altezza che si vuole installare a fianco dell'Arco Traiano, e ciò al fine di preservare la bellezza e la maestosità del monumento simbolo della città (la proposta è stata respinta).
Per non risultare tedioso, tralascio la costante azione per incalzare l'Amministrazione e invitarla a far presto su nuovo Piano Urbanistico Comunale, Piano Traffico, Piano della Grande Distribuzione commerciale, recupero di piazza Commestibili, completamento dell’intervento su piazza Duomo, fuoriuscita dal dissesto finanziario, e tanto altro.
Mi fermo qui, spendendo un'ultima considerazione: se, al netto dei nostri limiti, che beninteso vi sono, non emerge la diversità di spunti e di visione che anima il dibattito pubblico, c'è, allora, veramente di che preoccuparsi: o dominano il disinteresse e lo scetticismo, oppure sulla nostra città, grazie alla gestione scientifica del potere e all’efficienza della macchina propagandistica di chi ci governa, è calata una cappa che punta al dominio incontrastato del conformismo.
comunicato n.156755
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