Tonino Lamparelli eredito' la salumeria di piazza Orsini, dove e' stata per decine di anni, dal padre Giuseppe e dalla mamma Matilde Abbuonandi
Rappresento' un punto di riferimento quotidiano, non solo per tante massaie, ma anche per una moltitudine di beneventani. Erano i tempi in cui non esistevano ancora i centri commerciali
Nostro servizio
Nel novero degli antichi esercizi commerciali che, negli anni addietro, resero viva la nostra città, Peppino De Lorenzo, non è molto, ha ricordato la mitica salumeria di Antonio Lamparelli(nella prima foto in basso), ubicata a piazza Orsini.
Oggi, estende il ricordo, arricchendolo di un corredo fotografico, andando ancora più indietro nel tempo. In definitiva, ai genitori di Tonino Lamparelli, che furono gli ideatori di quell'attività.
"La salumeria di Tonino Lamparelli, per decenni, in piazza Orsini, come già si è avuto modo di scrivere, rappresentò un punto di riferimento, non solo per tante massaie, ma anche per una moltitudine di beneventani.
In quel tempo, dei centri commerciali, oggi estesi a macchia d'olio, neanche la più pallida idea e per questo le salumerie, segnatamente quelle rionali, costituivano la tappa quotidiana di ogni famiglia.
Tonino Lamparelli ereditò l'esercizio dal padre Giuseppe e dalla mamma Matilde Abbuonandi.
Quest'ultima era figlia del noto puparo, don Carmeniello, già ricordato su "Gazzetta" che, la sera, con i suoi pupi, intratteneva piccoli e genitori in piazza Santa Maria.
Giuseppe e Matilde si sposarono giovanissimi iniziando, così, la loro vita con poche risorse (nella foto di apertura sono ritratti, prima della guerra, dinanzi al proprio esercizio commerciale. tra i prodotti alimentari esposti, sul fondo, è visibile un bambolotto vestito da balilla con una bandierina e lo stemma sabaudo).
Giuseppe Lamparelli, figlio di Nazzareno e Gaetana Navarra, per tutta la vita, si dedicò al commercio di alimentari, al dettaglio ed all'ingrosso.
Ebbero 14 figli, di cui 7 morirono al momento della nascita o ai primi anni di vita.
I 7 superstiti, in ordine cronologico, furono Nazzareno, Carmine, Gaetano, Mario, Ada, Antonio (Tonino) e Gerardo (nella seconda foto il giorno in cui, 19 marzo 1955, Giuseppe e Matilde festeggiarono le nozze d'oro con la dedica: Al mio caro figlio Antonio e famiglia, perché ci tengano sempre presenti).
La famiglia Lamparelli non si è mai astenuta dal dare il proprio contributo all'attività politica cittadina.
Eredità, quest'ultima, trasmessa ai figli.
Ne costituisce prova eloquente il fatto che Giuseppe Lamparelli, che rinnova il nome del nonno, figlio di Tonino, già funzionario del Comune di Benevento, che tutti noi conosciamo apprezzandone le doti umane, negli anni addietro, è stato più volte eletto quale consigliere alla Provincia di Benevento (nella terza foto, anni Ottanta, da sinistra, Lillino Sorgente, Antonio Pietrantonio, all'epoca sindaco della città, Tonino Tinessa, Franco Cusano, Luigi Santamaria, Alfonso Tanga, Mario Collarile, Tonino Lamparelli, Nino Del Vecchio).
Ed ancora, è doveroso ricordare una campagna elettorale del Partito Liberale Italiano (nella quarta foto l'oratore è Vincenzo Cardone, in quel tempo sindaco di Benevento, a sinistra, Lillino Sorgente, a destra, Giuseppe Lamparelli;nella quinta foto, invece, Vincenzo Cardone è ritratto di spalle, mentre si scorge piazza Roma gremita di persone).
L'esercizio commerciale in piazza Orsini rimaneva un quotidiano punto d'incontro(nella sesta foto, da destra, con Giuseppe, la figlia Gerarda, la moglie Matilde, il cognato Leopoldo Pescatore, la sorella Emilia, moglie di Leopoldo, in ultimo, la figlia dei due, Nina Pescatore, che, ancora oggi, molti ricordano quale valente insegnante di lingue al Liceo Clasico, e la nipote Maria).
In definitiva, nel corso dei tempi, sempre forte è stato il legame che unì i componenti la famiglia Lamparelli(nella settima foto, Matilde e la cognata Ermelinda Lamparelli, sorella del marito Giuseppe;nell'ottava foto, il giorno del matrimonio di Gerarda con Luigi Florio;nella nona foto, Giuseppe e Matilde, ad un pranzo, a destra, seduto al tavolo, è riconoscibile Ignazio Fasulo, titolare della nota "cantina" in via Torre;nell'ultima foto, Matilde con la nuora Edvige Festa, moglie del figlio Carmine, che morì giovane lasciando tre figli, il maschio, Giuseppe, rimase con i nonni ed, oggi, ottantenne, risiede a Nuoro, la due femmine, Matilde e Mariarosaria, furono affidate a due famiglie diverse)".
comunicato n.156750
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