Arturo Mongillo celebra la vittoria del terzo scudetto del Napoli
"I Santagatesi o "Goti" sono i piu' "napoletani" dei Sanniti sia per collocazione geografica che per essere stati parte integrante del "Regno di Napoli" prima dell'Unita' d'Italia
Redazione
Per celebrare la vittoria del terzo scudetto del Napoli, ci scrive l'avvocato Arturo Mongillo.
"I Santagatesi o "Goti" sono i più "napoletani" dei Sanniti sia per collocazione geografica che per essere stati parte integrante del "Regno di Napoli" prima dell'Unità d'Italia.
Si spiega così la simbiosi della comunità anche Caudina con Napoli e il Napoli Calcio.
L'epicentro storico di questa simbiosi è piazza Viscardi.
Qui vi abitò il farmacista Ugo Ievoli capo indiscusso della tifoseria napoletana dagli anni del dopoguerra e presidente anche della Alba Sant'Agata promossa in Serie D nel 1969 con Benevento, Campobasso, Cosenza, Castrovillari, Juve Stabia, Savoia, Paganese, Nocerina ed altre.
Giustamente a lui è intitolato il nuovo Stadio Comunale opera delle amministrazioni degli anni '80' e '90 così come l'Ospedale Sant'Alfonso.
Piazza Viscardi prende il nome da un grande magistrato, presidente della Corte d'Appello di Napoli e vi abitò e visse Goffredo Viscardi imprenditore a Napoli di grandi capacità e di ottimi risultati.
Anche Francesco Picone, avvocato illustre a Napoli, deputato al primo parlamento d'Italia e cinque volte presidente della Provincia di Benevento tra il 1863 e il 1878 aveva abitazione santagatese nel sito.
Ritornando al calcio, nei primi anni sessanta una nobildonna santagatese, Emma Mustilli, titolare dell'agrumeto con ingresso secondario da piazza Viscardi, consentì al nipote prediletto di trasformare metà dell'agrumeto in un piccolo campo di calcetto e finanziò l'illuminazione serale, le divise da calcio, porte e reti, spogliatoi per gli amici del nipote: Michele e Guido Cosenza, Adriano Cioffi, Mario Severino, Giuseppe e Luca Piscitelli, Pasquale Mascia, Pasquale Lombardi, Vittorio Di Lauro, Geppino Di Lorenzo, Pasquale Toscano, Enrico Prota poi calciatore del Benevento e della Juve Stabia e altri ancora.
I ragazzini costituirono la "Acadn" (Associazione Calcio Amici Del Napoli) così denominata per il tifo della nobildonna e del figlio avvocato Mario Mongillo Senior "per il Napoli".
Gli Scudetti del 1987 e del 1990, quello dell' 87' il 10 maggio e il 28 aprile quello del 90', vennero festeggiati in maniera spontanea dai tifosi dell'epoca senza preparazione ma con una lunga pregustazione e incentrata sulla figura del più grande calciatore di tutti i tempi Diego Armando Maradona che Corrado Ferlaino e Totonno Juliano portarono a Napoli nel 1984.
Quello attuale è il primo scudetto "in attivo", frutto di programmazione, organizzazione, serietà, lucidità che si sono sostituite all'improvvisazione e all'arte di arrangiarsi grazie alle capacità imprenditoriali di Aurelio De Laurentis e a quelle calcistiche di Cristiano Giuntoli e di Luciano Spalletti.
Ci sveglieremo nei libri di storia, nel delirio popolare dei quartieri spagnoli, dopo la notte del destino, la notte più intensa degli appassionati del Napoli con il cuore il ricordo del santagatese Franco Stanzione unico sannita che ha militato nel Napoli tanto amato.
Il sogno della grande impresa si è avverato partendo dalla Serie C nel 2004 fino al grande traguardo corale di oggi.
D'altronde è proprio vero l'assunto dei Gori di oltre oceano che sostengono che i Goti come gli Israeliani capiscono prima come terminano le loro battaglie: con la vittoria.
Si veda la foto (in prima) del 27 febbraio 2023 del terzo scudetto issata al balcone centrale Palazzo De Blasio-Mongillo".
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