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Benevento, 16-11-2021 10:36 ____
La storia del Titanic c'insegna che quando la nave affonda le scialuppe di salvataggio non sono mai in numero sufficiente
In ogni quartiere della nostra magnifica citta', abbiamo molteplici monumenti e reperti storici che non sappiamo valorizzare. Queste risorse sono un volano importante di sviluppo del nostro territorio, commenta Beniamino Furno
Redazione
  

Una nota di riflessione sulla situazione in cui su trova la città e su cosa fare per valorizzarla ancora di più, ci è giunta da Beniamino Furno.
"In una delle mie prime esperienze lavorative, ancora fresco di studi in Economia - scrive - spesso mi lamentavo con i colleghi per lo spreco di risorse a cui assistevo giornalmente.
Ricordo che dicevo loro: "E' mai possibile tutto questo? Eppure sappiamo bene cosa andrebbe fatto!"
Alcuni colleghi più anziani, nell'intento di essere protettivi, mi rispondevano: "Ragazzo, vivi tranquillo!"
Altri colleghi, più smaliziati, con ironia iniziavano a cantare: "Finché la barca va, lasciala andare. Finché la barca va, tu non remare..."
Io non riesco a vivere tranquillo, quando vedo cose che non funzionano come dovrebbero!
La storia del Titanic c'insegna che, quando la nave affonda, le scialuppe di salvataggio non sono mai in numero sufficiente.
Spesso, a rimetterci sono sempre i passeggeri dell’ultima classe. Coloro i quali, sono lì relegati per mancanza di posizioni di rendita e famiglie importanti alle spalle.
E' chiaro, quindi, che quella mia prima esperienza lavorativa, non poteva durare a lungo. Come ho potuto, sono andato via!
Il mio amico Corrado, che ringrazio pubblicamente, mi ha inviato un video in cui sono visibili nel quartiere Triggio (nella foto via Teatro Romano) i resti di statue millenarie, incastonate in ruderi fatiscenti.
A pensarci bene, in ogni quartiere della nostra magnifica città, abbiamo molteplici monumenti e reperti storici che non sappiamo valorizzare.
Queste risorse architettoniche, archeologiche, monumentali e paesaggistiche, rappresentano un volano importante di sviluppo del nostro territorio.
In ogni casa che si rispetti, c'è un salotto buono in cui accogliere gli ospiti.
In quell'ambiente, tutti hanno una vetrinetta contenente l'argenteria e le bomboniere di famiglia.
A Benevento abbiamo la fortuna di avere tesori, qua e là, sparsi un po' in tutta la città.
Ogni nostro quartiere e contrada, potrebbe diventare una “bomboniera” agli occhi dei turisti e visitatori.
Se non siamo in grado di valorizzare il nostro territorio, non possiamo poi rammaricarci se i nostri figli decidono di andare via e in fretta da Benevento!
Neanche possiamo illuderci che le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), a noi destinate, siano la panacea per tutti i mali della città!
Nel nostro immaginario collettivo, le risorse del Pnrr sono viste come un cappotto che dovrà proteggerci contro il rigido inverno, che dura ormai da troppi anni, per condurci finalmente all’agognata primavera di Benevento!
Il mio dubbio, però, è: "Quanti ritardi, accumulati negli anni, dobbiamo colmare con tali risorse? Quanti investimenti, mai realizzati prima, dobbiamo coprire con dette risorse? Ma quanto cazzo vale questo paltò!"
E' di fronte agli sprechi di tempo e risorse a cui assistiamo da molto tempo che io, ancora una volta, m'interrogo e chiedo oggi alla classe politica locale e alle Istituzioni competenti: "E' accettabile questo nostro immobilismo? Eppure noi sappiamo bene che direzione prendere!"
Non vorrei, però, che ancora una volta la risposta fosse: "Finché la barca va, lasciala andare. Finché la barca va, tu non remare..."

comunicato n.145122




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