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Benevento, 17-02-2017 11:23 ____
Francesco De Pierro va su tutte le furie nel vedere il suo nome associato a quello dei consiglieri comunali morosi
Diffida ai vertici di Palazzo Mosti a smentire il suo coinvolgimento e riserva ad esercitare l'azione penale per segnalare l'eventuale ricorrenza di fattispecie delittuose consumate in suo danno
Nostro servizio
  

Francesco De Pierro (foto), capogruppo del Pd a Palazzo Mosti, non ci sta ad essere inserito tra coloro che hanno pendenze di natura economica con il Comune.
Il capogruppo ha ritenuto interessarci, come giornale, coinvolgendoci nella sua reprimenda pur non avendo noi fatto il suo nome, ma per aver trattato per primi l'argomento.
Torniamo a De Pierro per dire che la nota che pubblichiamo è stata inviata al sindaco, al segretario generale ed al responsabile dell'Ufficio Tributi del Comune di Benevento.
"Premesso che, da alcuni giorni, sulla stampa locale - scrive De Pierro - appaiono articoli relativi a presunti debiti di consiglieri comunali nei confronti di codesto Ente; che, da ultimo, sull'edizione odierna di un quotidiano e segnatamente nelle pagine dedicate alla cronaca politica locale, appare, del tutto indebitamente, il nome del sottoscritto quale presunto debitore dell'Ente per 258 euro, per asserito omesso versamento di quota parte della Tarsu, anno 2011, nonché per l'ulteriore importo di "circa" 1.000 euro complessivi per presunto mancato pagamento di sanzioni amministrative a titolo di violazione al Codice della Strada.
Considerato che gli importi sopra riportati dal quotidiano sono assolutamente inesistenti e, dunque, forieri di grave pregiudizio per la persona e per le funzioni di consigliere comunale del sottoscritto, in quanto, allo stato, non sussiste alcuna pendenza debitoria a carico dello scrivente nei confronti di codesto Ente; che tale incontrovertibile dato contabile è agli atti del competente ufficio tributario, avendo lo scrivente personalmente consegnato da tempo ai funzionari ivi addetti tutti i giustificativi di pagamento; che, pertanto, non si comprende come il suindicato organo di Stampa possa essere venuto in possesso di dati assolutamente privi di fondamento, oltreché in contrasto con la documentazione ufficiale esistente agli atti degli uffici; che, quindi, l'avvenuta pubblicazione di dati distorti ed inveritieri circa la posizione dello scrivente è, a tal punto, il risultato di un'operazione di inusitata superficialità amministrativa, siccome carente di una verifica attenta e scrupolosa dei pagamenti correttamente eseguiti dallo scrivente; che tale modo di procedere lascia alquanto perplessi circa il grado di confusione ed approssimazione con il quale si sta procedendo alle verifiche che, pur doverose e legittime, devono essere condotte con puntualità, serietà ed assoluto rispetto della verità dei fatti, pena l’assoluta inaffidabilità di qualunque dato proveniente dall’ufficio tributario dell’Ente, con grave discredito dell'intera struttura amministrativa.
Ritenuto che, l'episodio denunciato rileva non poco anche sul piano del rapporto di fiducia che deve intercorrere tra amministratori e cittadini; che, pertanto, la veicolazione di dati infondati può condurre, come in effetti conduce, a gettare un'ombra di discredito, in modo del tutto indiscriminata, sui rappresentanti pubblici acuendo il fenomeno di distacco della cittadinanza nei confronti dell'intera istituzione comunale, senza salvaguardare la posizione di chi ha sempre agito improntando il proprio comportamento ai canoni della correttezza e del rispetto dei propri obblighi, anche fiscali, nei confronti della comunità di appartenenza.
Tanto premesso, considerato e ritenuto, il sottoscritto consigliere comunale, per le ragioni sopra illustrate, diffida i competenti Uffici di codesta Amministrazione civica a voler certificare l'assenza di qualsivoglia debitoria dello scrivente nei confronti del Comune di Benevento ed all’uopo, dandovi la massima pubblicità, onde permettere la immediata smentita di quanto apparso sugli organi di stampa locale ed in particolare, in data odierna, su un quotidiano.
Con espresso invito al segretario generale di voler accertare eventuali responsabilità dei funzionari dell'Ente che hanno permesso la divulgazione di dati personali e sensibili, del tutto errati relativi alla persona dello scrivente.
Con espressa riserva di adire l'autorità giudiziaria penale per segnalare l'eventuale ricorrenza di fattispecie delittuose consumate in danno dello scrivente e finalizzate a ledere l'onorabilità e l'immagine della funzione pubblica esercitata nell’ambito della comunità cittadina".

comunicato n.99632



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