Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6767 volte

Benevento, 21-01-2017 20:50 ____
Gli alunni del "Rummo", del "Giannone", del "Galilei" e del "Rampone" incontrano e si confrontano con Alessandro Barbero
Per iniziativa di Maria Cristina Donnarumma, che ha ideato il progetto "Incontro con l'autore", ospite dell'Auditorium Sant'Agostino e' stato il docente di Storia Medievale e volto noto di Rai Storia e Super Quark
Nostro servizio
  

Nell'Auditorium "Sant’Agostino” si è svolto il secondo "Incontro con l’autore", progetto ideato, organizzato e coordinato da Maria Cristina Donnarumma.
Gli alunni di alcune scuole superiori di Benevento, dopo aver letto il libro "Le Ateniesi", hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il suo autore, Alessandro Barbero, docente di Storia Medievale presso l'Università di Torino, già vincitore nel 1996 del Premio Strega, autore di numerosi romanzi e saggi, editorialista de "La Stampa" e volto noto di Rai Storia e Super Quark.
Barbero è stato letteralmente assalito dalle domande degli studenti che hanno giudicato il romanzo sorprendente, anche se a tratti durissimo perché non mancano pagine in cui viene descritta la violenza in tutte le sue forme, perpetrata soprattutto nei confronti di due fanciulle ingenue e sprovvedute, Glicera e Charis.
"Le Ateniesi" è un affresco crudo e avvincente della Grecia del 411 a.C. quando imperversava la violenza della lotta politica e si andava preparando un colpo di Stato per abbattere la democrazia e per la prima volta andava in scena la "Lisistrata" di Aristofane.
Mentre tutta la città assiste alla rappresentazione di "Lisistrata", in cui le consorti, stanche di essere lasciate sole dai mariti, fanno lo sciopero del sesso ed occupano l'Acropoli, due giovani donne, Glicera e Charis vengono brutalmente violentate.
Barbero ha raccontato agli alunni che il suo romanzo è nato da un libro di Luciano Canfora "Il mondo di Atene" e da una sua personale ritraduzione dell'opera di Aristofane, ricreando una vera e propria rappresentazione virtuale: Nel libro, infatti, vengono descritti con precisione gli attori, le voci della scena e del pubblico, le musiche, i costumi, le interazioni fra palco e platea, le aspettative del commediografo sulle reazioni degli spalti, le movenze e le espressioni degli attori nel pronunciare le battute.
Davvero sembra di stare lì, nell'Atene del 411 a godere dello spettacolo sui gradini del teatro, seduti accanto a nobili e contadini nella precaria atmosfera di parità democratica della polis.
Barbero ricostruisce, in modo completo ed accurato, la società ateniese, lo stile di vita, gli usi ed i costumi, gli interessi e gli intrighi che hanno caratterizzato l'Atene del V secolo.
Colpiscono molto le emozioni degli spettatori, le urla di indignazione, le discussioni che accompagnano lo spettacolo nei capitoli in cui viene narrata la rappresentazione teatrale, anche se contemporaneamente nella casa di Eubulo si svolge un'altra rappresentazione, cruenta, disumana, di prevaricazione e di violenza fine a se stessa e che rimanda ai tanti episodi di violenza contro le donne a cui assistiamo e abbiamo assistito in questi anni e tra tutti il primo, che è stampato indelebile nella mente di tutti, il delitto del Circeo.
Anche Glicera e Charis come Donatella e Rosaria vengono attirate con un inganno e con lusinghe nella sua casa dal giovane Cimone, figlio di Eubulo e vengono torturate e ridotte in fin di vita dallo stesso Cimone e dai suoi amici, che sfogano sulle povere ingenue ragazze, per loro solo delle pezzenti, le loro frustrazioni e la loro prepotenza e predominanza di padroni.
In parallelo, dunque, all'utopica rivincita delle donne in teatro, lo scrittore descrive per altrettanti capitoli lo stupro e la violenza subita dalle due ragazze di bassa condizione sociale da parte dei tre rampolli di famiglie ricche. Il montaggio alternato sicuramente è efficace, mantiene viva la tensione, soprattutto tenuto conto che il contesto storico è verosimile, senza inutili forzature attualizzanti.
Grandi protagoniste del romanzo, che si svolge quasi tutto in un giorno e una notte, alla fine dell'inverno del 411 a.C., sono, dunque, le donne, al contempo eroine e vittime.
Nel suo avvincente romanzo, lo storico-narratore individua nel passato uno specchio della società di oggi come di ieri, infatti come non pensare a tutte le violenze che ci tormentano tutti i giorni attraverso i media ed i giornali?
Oppure agli istinti più bassi che ancora oggi come ieri governano l'umanità a danno della ragione?

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.98871



Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 399887018 / Informativa Privacy