Benevento, 21-01-2017 16:07 |
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Un depuratore sul cui auspicato e auspicabile efficiente funzionamento si addensano da anni cattivi pensieri
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di Giacomo De Angelis |
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"Fogne fuorilegge, rischio multa Ue".
Questo è il titolo di un articolo pubblicato lo scorso dicembre da un quotidiano e che non poteva non stimolare attenzione ed anche una certa preoccupazione, soprattutto leggendo: "Mille impianti inadeguati, il record in Lombardia, Campania e Sicilia".
Effettivamente, c'era anche la nostra amata e problematica regione tra gli osservati speciali, o meglio, gli inadempienti!
L'articolo, nel paventare l'imminente ed inevitabile comminazione da parte dell'Unione Europea di multe da milioni di euro, evidenziava, tra le altre precarietà ed inosservanze, che esiste tuttora un'alta percentuale di utenze sia prive d'impianti di depurazione e sia anche non ancora allacciate alla rete fognaria.
Una "fotografia" questa già vista e, purtroppo, vissuta!
Sembra, infatti, rappresentare con precisione la situazione pontese: Un depuratore sul cui auspicato ed auspicabile efficiente funzionamento si addensano da anni cattivi pensieri, anche per via della sua vetustà e inadeguatezza per far fronte alle occorrenze del centro abitato; e, poi, una rete fognaria cittadina inadeguata che si sarebbe dovuta e potuta già adeguare con un finanziamento 2.760.837,37 euro, ma... i relativi lavori e, in particolare, del finanziamento sono stati sospesi per il mancato rispetto del termine di ultimazione previsto dalla tipologia della sovvenzione.
In merito, tuttavia, sembra che la Regione abbia concesso una nuova opportunità che dovrebbe favorire il completamento dei lavori in progetto.
Non resta che attendere la ripresa dei lavori, anche se, a naso giacché non abbiamo conoscenza del progetto, affiora con insistenza il dubbio che gli ulteriori interventi da realizzare non risolveranno le persistenti e note problematicità della rete fognaria cittadina e, in particolare, l’esigenza di un efficiente e ortodosso (ovverosia, rispettoso della normativa!) smaltimento dei liquami fognari.
Stando alla "lettura ed interpretazione" dei lavori finora effettuati, non sembra, infatti, che sia prevista la realizzazione di un secondo e moderno depuratore da adibire alla decantazione degli scarichi fognari di quelle aree urbanizzate del versante cittadino opposto e distante dall'esistente depuratore; un impianto di depurazione, questo, oltretutto vetusto e probabilmente o certamente, inadeguato a far fronte alle mutate esigenze determinatesi a seguito dell'evoluzione urbanistica, intanto, realizzata nell'ultimo ventennio.
Non solo, ma considerando la diversa quota ed anche la considerevole distanza tra l'esistente depuratore e le tante e diverse aree urbanizzate da "collegare", non appare una scelta che garantirà efficienza ed anche sicurezza quella di realizzare un altro o altri impianti di sollevamento (pompa/e) per trasferire i liquami fognari e le acque reflue nel depuratore.
Tale negativa supposizione è sostenuta dall'azione e funzionamento (?) non propriamente convincenti dell'esistente impianto di sollevamento realizzato qualche anno fa in via Stazione (all'imbocco del paese).
A questo punto, viene da chiedersi se il Comune di Ponte, proprio alla luce dell'ennesimo monito dell'Ue, non debba valutare ed a stretto giro di posta, l'opportunità di progettare e richiedere il finanziamento per realizzare un altro e più moderno depuratore da destinare, ovviamente, soprattutto alle esigenze di quelle aree cittadine di espansione urbanistica, peraltro con un maggiore numero di abitazioni ed abitanti.
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