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Benevento, 20-01-2017 12:04 ____
Rinvenimento di incontrollato sversamento di rifiuti sulla direttrice che va da Solopaca verso Frasso Telesino
Lo hanno individuato le Guardie Ambientali della Federazione Nazionale Pro Vita
Redazione
  

Lo scorso 18 gennaio, le Guardie Ambientali della Federazione Nazionale Pro Vita, hanno individuato, sulla direttrice che va da Solopaca verso Frasso Telesino, ai margini della Strada Provinciale 21, nel Comune di Melizzano, uno sversamento incontrollato di rifiuti dei più disparati.
"Il fenomeno - scrive il presidente nazionale, Filomeno Bovino (foto) - è da ritenersi grave e per più ordini di motivi.
In primo luogo, perché tra i rifiuti sversati vi erano materiali in eternit che, come è noto, possono recare pregiudizi per la salute pubblica; erano circondati da una pseudo-rete di materiale plastico di colore arancione che non impedisce di essere sottoposto alle intemperie e quindi sfibrarsi con ogni conseguenza sulla pericolosità che detto materiale ha sulla salute pubblica.
La cosa che più fa pensare, è proprio il fatto che tale materiale fosse circoscritto dalla plastica arancione; magari quella circoscrizione è stata fatta dalla autorità competente che, anziché provvedere alla bonifica (come impone il Codice Penale per effetto dei nuovi reati contro l'ambiente, articolo 452 terdecies), si è limitata a segnalare il materiale pericoloso lavandosene le mani di ogni altra possibile conseguenza.
Dal lato opposto della strada, è possibile vedere un casolare diroccato; all'interno, vi sono rifiuti ingombranti del tipo frigorifero, pneumatici di auto, ed altro che, come è noto, con il tempo e le intemperie peggiorano lo stato dell'ambiente.
Vi è da dire, in aggiunta, che quel territorio dovrebbe far parte del Parco del Taburno ed in tale caso, tanto chi ha sversato i rifiuti quanto chi non ha provveduto alla loro rimozione, potrebbe essere incorso nel reato previsto e perseguito dall'articolo 733 del Codice Penale.
Infine, ma non per ultimo, la cosa che fa restare sgomenti è che la zona è posta su una via di passaggio che è impossibile non vedere e che la situazione perduri da tempo se si considera che su tali rifiuti, in più punti, sono cresciute le erbe infestanti.
Questa situazione farebbe denotare, non tanto e non solo, una generale omessa vigilanza da chi aveva il dovere di farla (articolo 328 Codice Penale) quanto una vera e propria strafottenza perché se è vero come è vero che l'Ente proprietario è competente a ripulire le strade, è anche vero che, a margine di essa, nei casolari diroccati e nelle scarpate dopo il ciglio della strada, la competenza torna ad essere dell'Ente territorialmente competente che, a dirla tutta, sarebbe ugualmente competente anche su una strada che non sia di proprietà quando si tratta di tutela della salute, di sicurezza pubblica o di protezione civile.
Di quanto sopra, è stata resa partecipe la Procura della Repubblica di Benevento".

comunicato n.98825



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