Benevento, 08-12-2016 17:10 |
____ |
|
Terzo appuntamento della seconda edizione del Festival Organistico Internazionale, promosso dalla Provincia dei Frati Minori del Sannio e dell'Irpinia
|
|
|
Redazione |
|
Terzo appuntamento della seconda edizione del Festival Organistico Internazionale, promosso dalla Provincia dei Frati Minori del Sannio e dell'Irpinia, sotto la direzione artistica di Antonio Caporaso.
L'evento ci sarà sabato prossimo, 10 dicembre, alle 19.00, presso la Basilica della Madonna delle Grazie di Benevento.
Ad esibirsi, sarà il giovane maestro polacco Kamil Mika, il cui programma sarà incentrato prevalentemente sul grande sinfonismo francese.
Il concerto, ad ingresso gratuito, si aprirà con la Grande Pièce Symphonique, op. 17 di César Franck; dedicato a Charles-Valentin Alkan, fa parte della raccolta dei "Sixpièces pour grand orgue", sei brani scritti per il Cavaille-Coll, organo custodito presso la chiesa di St. Clotilde di Parigi dove Franck fu organista e per il quale fu pensata tutta la sua produzione che diede l'avvio al sinfonismo organistico.
Seguirà un omaggio di Mika alla sua terra con la Fantasia polacca, op. 9 numero 1 dell'organista, compositore e direttore d'orchestra Feliks Nowowiejski. Una breve riflessione sul periodo d'Avvento a cura del rettore della basilica, fra' Davide Panella, condurrà alla seconda parte del concerto che si aprirà con pagina di Jehan Alain, Litanies, JA119, nella quale si nota uno stile con libertà di forma, ritmo ed armonia; come egli stesso scrive nel manoscritto, il brano vuole essere un grido di implorazione alla misericordia di Dio.
Seguirà una trascrizione per organo de La cattedrale sommersa di Claude Debussy, il decimo dei 24 preludi scritti per pianoforte e racchiusi in due raccolte.
Con il suo procedere "profondamente calmo", si ispira ad un'antica leggenda della Bretagna dove, "in un lontano giorno, a causa della cattiveria degli uomini, una enorme quantità d'acqua inondò completamente un piccolo paese e la sua chiesa.
Da allora, dei rintocchi di campane si odono in lontananza come severo monito contro ogni crudeltà umana".
La performance di Mika si concluderà con il Prélude et Fuguesur le nom d'Alain, op. 7.
Un brano scritto in memoria del giovane compositore (Jehan Alain) caduto in guerra; il tema, presente in tutta la composizione in maniera più o meno evidente, è dato, appunto, dalle lettere che ne compongono il nome Alain.
|
|