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Benevento, 06-12-2016 19:04 ____
Clemente Mastella pizzica il Pd sullo scarso risultato referendario: Se continuate cosi' altro che 41%. E' un disastro totale
La risposta in Consiglio e' stata altrettanto forte e Del Vecchio ha detto: Non so come si arrivi alla fine partendo gia' con il piede sbagliato e De Pierro: Le avevo dato credito ma ora devo ricredermi
di Diego De Lucia
  

Approvati, entrambi all'unanimità, il nuovo regolamento per i matrimoni civili ed il permesso all'Università di costruire in via San Pasquale.
Questi i provvedimenti più rilevanti assunti nel corso della seduta di Consiglio comunale di Benevento, ma il dato politicamente più forte si è manifestato quasi al termine dei lavori, protrattisi assurdamente per circa cinque ore.
Si è trattato quasi esclusivamente delle reazioni e dei commenti dell'opposizione alla Relazione di mandato del sindaco e Clemente Mastella ha, a sua volta, lanciato bordate in particolare sul tema del dissesto delle casse comunali.
In particolare, l'ex ministro, probabilmente riferendosi ad una decisione del coordinatore unico del Pd in Consiglio, ha rinfacciato il pessimo esito della prova referendaria sia su scala nazionale che locale: "Se continuate così altro che 41%. E' un disastro totale".
Poi ha aggiunto sul probabile dissesto: "Non manipolo numeri.
Non sono né un contabile né un ragioniere.
Non sono neanche un imbecille ed ho tentato varie strade pur di non dichiarare il dissesto. Ma quelli sono i numeri. Ci sono debiti.
Mancano alle casse ad esempio 8 milioni da dare ai terremotati della città, terremotati del 1980, dove sono finiti quei soldi?
Questa è la realtà.
Vorrei capire perché qualcuno insinua che io muoia dalla voglia di dichiarare il dissesto.
La situazione è drammatica e si sapeva che si era in pre-dissesto".
Ma il primo cittadino ha ironizzato anche sulla venuta, nei giorni scorsi, di vari ministri oltre che del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a sostegno del Sì per il referendum sonoramente bocciato domenica scorsa dai cittadini anche nel Sannio.
"E' stato divertente per me vedere che organizzavano comizi con i ministri alla Rocca dei Rettori, sede istituzionale della Provincia per il Sì che, se avesse vinto, avrebbe esso stesso poi affossato l'Ente".
Tornando ai commenti alle linee di mandato, l'opposzione ha accusato di un testo generico, confuso, testo che è stato invece difeso dai capigruppo della maggioranza Giovanni Quarantiello e Luigi De Nigris.
Scintille tra lo stesso Quarantiello e Raffaele Del Vecchio del Pd che aveva introdotto il dibattito attaccando la Giunta Mastella che avrebbe intenzione di mandare in prepensionamento ben 54 dipendenti dopo la proclamazione del probabile dissesto.
Il consigliere di maggioranza ha accusato l'ex vice sindaco e concorrente di Mastella alle elezioni della scorsa primavera che, nei dieci anni di maggioranza, è stato quasi sempre assente in Consiglio al punto di sapere nemmeno del Puc approvato dalla sua stessa maggioranza.
Il Consiglio, iniziato con 40 minuti di ritardo rispetto alll'orario fissato, ha innazitutto discusso del Regolamento per l'utilizzo dei luoghi per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili.
A relazionare il presidente Commissione Cultura, Antonio Puzio, che ha rimarcato: "Saranno utilizzati la Sala consiliare, Palazzo Paolo V, la Villa Comunale ed i Giardini De Simone.
L'utilizzo gratuito è previsto solo per la Sala consiliare.
Mentre negli altri posti le tariffe sono da stabilire in Giunta".
Il Regolamento è passato all'unanimità.
Si è, quindi, giunti a discutere delle Linee programmatiche di mandato 2016-2021.
Del Vecchio, nel prendere la parola, ha attaccato: "E' un'analisi di contesto superficiale.
Non può essere un alibi la crisi economica che c'è in Italia e, quindi, a Benevento.
Serviva un approfondimento maggiore".
Ha poi attaccato sulla delega al Commercio: "Non basta sostituire un assessore per risolvere il problema.
Il commercio non è in crisi a Benevento ma in tutta Italia.
Occorre condivisione.
Le dinamiche sono cambiate".
Ha poi aggiunto: "Non so come si arrivi alla fine partendo già con il piede sbagliato".
L'ex candidato a sindaco ha poi affermato: "Nella relazione di mandato non trovo passaggi sul ruolo della città capoluogo tanto decantata in campagna elettorale.
Non c'è più l'ipotesi di 100mila abitanti per la città metropolitana.
Non c'è la volontà di avere un ruolo di guida".
Ha, quindi, parlato del Trasporto pubblico locale: "Bisognerebbe uscire dalla trappola del fallimento.
La Corte d'Appello l'ha rimessa in vita.
Ognuno di noi si sarebbe difeso.
Voi no. Perché? Come volete salvare l'Amts?"
Del Vecchio ha attaccato sul piano di riqualificazione dei quartieri e del Più Europa: "Se volete andare al dissesto come farete a fare gli interventi importanti e promessi?"
L'ex vice sindaco ha attaccato l'assessore comunale alla Cultura, Oberdan Picucci: "Chi la gestisce? Con chi bisogna interloquire?
L'assessore Picucci o la Fondazione?"
Poi ha aggiunto: "Meglio il presepe di Dalisi che le porchette per strada".
Infine, sul dissesto: "Non ci sono condizioni oggettive di dissesto.
Peraltro, avete approvato una delibera poco dopo il vostro insediamento dove affermavate che non c'erano parametri per andare in dissesto.
Ora che è successo?
Scaricate solo veleno sulla vecchia Amministrazione, ma non sul Consiglio.
Il dissesto si può evitare con il "SalvaEnti".
Il consigliere Nicola Sguera del Movimento 5 Stelle ha subito ironizzato contro il sindaco Mastella per la conferenza stampa, proprio della giornata di ieri, nel corso della quale ha affermato che la vittoria del No era gran parte merito suo.
Sguera ha detto: "La devo ringraziare per il contributo starordinario per la vittoria del No.
Rappresentiamo una forza politica piccola circa il 10% non avremmo raggiunto uno staordinario risultato.
La giornata di domenica grazie a lei sindaco ci ha consegnato lo straordinario successo cittadino che resterà nella storia".
Terminata questa fase, Sguera ha rimarcato sulle linee di mandato: "E' sicuramente lacunoso e generico, ma condivisibile in molti dei suoi contenuti. Condividiamo l'idea di una città in crisi, che sia necessario intervenire sulle spese legali, sulla riscossione dei redditi.
Ma su azioni nevralgiche non è mai avvenuta la partecipazione dei cittadini tanto da lei decantata.
Sulla mensa ad esempio, ma anche sul forum permentente urbanistico ambientale".
Sul depuratore, Sguera ha detto: "Auspichiamo che quelli delle Commisioni Ambiente ed Opere Pubbliche non siano stati solo lavori accademici, ma temiamo fortemente che tutto possa avvenire".
Sulla mobilità sostenibile, Sguera ha rimarcato: "E' mai possibile che l'unica cosa che ha fatto è stato interdire la circolazione delle bicilette al corso Garibaldi?
Attendiamo ancora il tavolo permanente promesso".
E poi: "I programmi camminano sulle gambe delle persone.
Dopo cinque mesi ci troviamo con assessorati alcuni dei quali funzionano bene altri non pervenuti.
Benevento ha bisogno di migliori potenzialità.
Sindaco abbia il coraggio di osare".
E' intervenuto quindi il capogruppo del Pd, Francesco De Pierro, che ha attaccato Mastella: "Nel giorno dell'insediamento credevo che la sua autorevolezza la sua esperienza avrebbe potuto aiutare la città.
Dopo cinque mesi di Governo, però, devo ricredermi. Mi ha smentito.
Non ha avuto autorevolezza in questi mesi. Il programma è molto generico.
Non si capisce quale sia la funzione che vuole dare a questo Comune.
Noto solo distrazione: l'unico atto di direttiva di una determinata dimensione è che Benevento sia diventata sede di feste.
Non vedo altro".
Il capogruppo ha poi attaccato sulle partecipate ed ha stuzzicato Mastella: "Quale modello di sviluppo avete per le società partecipate?
Noto continuità gestionale su Lucio Lonardo?
Allora l'Amministrazione Pepe non è stata così nefasta? O va ad intermittenza.
D'accordo siamo a Natale, ma perché politicamente non ha chiesto le dimissioni a Lonardo?”
Mastella ha risposto che la scadenza del suo mandato, quello di Lonardo, ancora è lontana.
Ma De Pierro ha replicato: "Non vedo discontinuità".
Infine, sul mandato ha attaccato: "E' solo un'accozzaglia di concetti messi lì senza nesso.
Il reddito di cittadinanza tanto decantato dov'è finito?
Si è accorto che era improbonibile per un Coimune in grave stato di salute?"
Molto critico l'ex primo cittadino Fausto Pepe: "Lei ad evitare il disseto non c'ha nemmeno provato.
Questa relazione è attendista, null'altro.
Ho tentato di salvare l'Ente.
Ho pagato 6 milioni nella prima consiliatura.
Avete perso un'occasione con il piano di rientro, perché non si è andati avanti al fondo rotativo?"
Sull'Amts ha attaccato: “Noi abbiamo a favore un reclamo (l'appello a Tribunale di Napoli che ha annullato il fallimento decretato da quello di Benevento ndr).
Perchè non provarci? Abbiamo tutte le carte per poter avere ragione?
Come si fa ad ignorare il dato del reclamo?"
Poi ha aggiunto: "E' chiaro che l'azienda non regge più il peso dal punto di vista economico ed occorre trovare situazioni alternative, ma è incredibile come si voglia farla addirittura fallire".
E' intervenuto quindi Luigi De Nigris che ha difeso il sindaco: "E' un programma essenziale, normale e quotidiano.
Non è un libro di sogni e questo lo avete rimarcato anche voi".
Sull'Amts ha detto: "Le scelte passate hanno condizionato ed il piano industriale non ha funzionato".
E' poi intervenuto Vincenzo Sguera di Area Popolare che ha dichiarato: "E' un programma molto lacunoso".
Ha, quindi, criticato Mastella accusandolo di aver svuotato il Consiglio comunale della propria valenza.
Ha poi sottolineato come avanzino 300mila euro dagli impianti sportivi: "I morosi devono essere cacciati".
Il consigliere di opposizione ha rimarcato come occorra ridurre le spese legali.
E' poi intervenuto Mastella che ha sottolineato: "Se andremo nuovamente per la seconda volta in dissesto, è sintomo di qualcosa che non funziona.
Il rischio palese è che anche tra qualche anno si torni in dissesto".
Mastella en passant è tornato anche sul presunto ammanco dei fondi destinati ai terremotati: "Quando vado a vedere che mancano dalle casse sette o otto milioni da dare ai terremotati, non dipende certo da me, mi limito semplicemente a leggere le carte".
Il primo cittadino poi ha smentito l'ipotesi del prepensionamento di 53 dipendenti: "E' un'idiozia.
Al massimo saranno una trentina".
Ha difeso la sua linea guida sull'Azienda municipale dei trasporti: "Andiamo avanti sulla gara regionale.
Ma qui, in quell'azienda, c'era un 25% di assenteismo.
Peraltro, l'unica in Regione che non prendeva ricavi sui parcheggi era a Benevento.
Il pulcino è morto".
Prima dello scioglimento della seduta, è stato approvato all'unanimità l'attestazione dell'interesse pubblico ed autorizzazione e permesso a costruire in deroga per la realizzazione del progetto "Smart Case - Realizzazione di un dimostratore da ubicare in Benevento in via San Pasquale" proposto dall'Università del Sannio.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

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