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Benevento, 06-12-2016 08:05 ____
La soddisfazione per il risultato referendario espressa dai proponenti i vari Comitati per il No
Ne parlano Alessio Errico e Gianluca Serafini
Redazione
  

La soddisfazione per il risultato referendario espressa dai proponenti i vari Comitati per il No.

Alessio Errico
, presidente comitato per il No di Apice e coordinatore comunale Forza Italia Giovani Apice.
"Siamo molto soddisfatti per il risultato del Referendum Costituzionale che si è registrato ad Apice, sia per il dato dell'affluenza al voto che è stato del 62,72%, che per la schiacciante vittoria del "No" con il 66.8% sul 33.2% del "Sì", con un trend molto simile a quello provinciale, nonché migliore di quello nazionale.
Il merito va, oltre al Comitato per il No di Apice da me costituito e fattosi promotore di un convegno per elencare le ragioni del "No", anche agli elettori del Movimento 5 Stelle e, in particolare, ad alcuni elettori o ex militanti del Partito Democratico.
Quest'ultimi, come noi, esprimendo il diniego nei confronti di una proposta di riforma costituzionale piena di lacune ed anomalie, hanno contribuito a salvare l'integrità della nostra Costituzione, la cui perfettibilità non sarebbe affatto stata implementata dalla proposta del duo Renzi-Boschi.
Oggi è un bel giorno per l'Italia, perché ha vinto la democrazia.
Convegni e dibattiti televisivi sulle ragioni referendarie non sono certamente mancati: il popolo italiano ha avuto dunque modo d'informarsi, di ascoltare le varie opinioni e di farsi poi una propria opinione in merito.
Per questa ragione, troviamo irrispettose le posizioni di coloro i quali asseriscono che le motivazioni del "No" siano da ricondurre unicamente alla volontà di deporre il Governo Renzi o, nel peggiore dei casi, ad un ipotetica insufficiente documentazione popolare nel merito della riforma.
Certamente è da riconoscere che l'esito referendario sia significativo anche a proposito del consenso dei cittadini italiani nei confronti del Governo Renzi, non per propaganda delle opposizioni, bensì per volere dello stesso premier, che ha cercato nel voto referendario quella legittimazione che non ha mai avuto.
Ribadiamo ancora una volta: il nostro "No" a questa riforma non è sinonimo di un'incondizionata contrarietà a qualsiasi proposta di modifica della Costituzione; siamo infatti consapevoli della perfettibilità della stessa, e dell'esigenza di interventi mirati.
Esigiamo, tuttavia, che l'operazione di modifica costituzionale sia frutto della pluralità delle forze politiche, che intercetti gli autorevoli pareri dei costituzionalisti e che sia condotta tramite la creazione di una nuova costituente, depurata da rancori e da personalismi, e capace di ricreare e riproporre l’armonia ed il giusto equilibrio costitutivo del 1946".

Gianluca Serafini, segretario provinciale Sinistra Italiana-Sel Benevento
"La netta affermazione del No anche nella provincia di Benevento è un tassello di un risultato omogeneo rilevato in tutto il Paese e che in Campania ha registrato un dato straordinario.
Non è passato un tentativo maldestro di riforma che aveva l'ambizione di mettere in soffitta la Costituzione italiana, modificandone lo spirito e la sostanza, e non è passata l’intenzione di archiviare in maniera definitiva la grande stagione dei governi territoriali.
Subisce una battuta d'arresto il tentativo di disegnare un Parlamento completamente appiattito sulla volontà del premier e, con esso, anche la finta abolizione del bicameralismo perfetto.
Il gioco d'azzardo portato avanti da Matteo Renzi e dai suoi alfieri è stato francamente sconcertante.
Sarebbe bastato uscire dalla bolla di vetro per capire che il Paese era stanco di una modalità di gestione del potere arrogante e, spesso, imbarazzante.
Sarebbe bastato ascoltare i riferimenti territoriali (sindaci) del Pd che riferivano del pericolo di andare a sbattere contro a un muro, piuttosto che lanciare il presidente De Luca in una campagna di persuasione ai limiti del lecito.
E' singolare, oggi, sezionare il fronte del No in chi ha votato per salvare la Costituzione antifascista e chi ha votato contro Renzi; le idee camminano sulle gambe delle donne e degli uomini e scindere le commedie dagli attori è quantomeno strumentale se non intellettualmente disonesto.
Piuttosto si parli di tante donne e di tanti uomini che non ci stanno a far cambiare le regole democratiche fondamentali da una minoranza del Paese.
E' infine grottesco attribuire al fronte del No la responsabilità di fare una proposta di governo.
Per quanto ci riguarda, non ne abbiamo avuto l'"onore" ieri, non ce ne assumiamo l'onere oggi".

comunicato n.97580



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