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Benevento, 05-12-2016 19:41 ____
Uno sforzo per superare le divergenze ideologiche, le fazioni tipiche di questo territorio e far in modo di favorire la crescita
Cosi' Filippo Liverini che oggi ha assunto ufficialmente la carica di presidente di Confidustria Benevento e che si e' commosso ricordando il papa'. Ha quindi invitato le Istituzioni a sottoscrivere l'accordo per il territorio
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"Occorre uno sforzo per superare le divergenze ideologiche, le fazioni tipiche di questo territorio e far in modo di cogliere le opportunità per favorire la crescita".
Ha parlato di Patto per il Sannio, Filippo Liverini, che oggi ha assunto ufficialmente la carica di presidente di Confidustria Benevento, nel presentare se stesso e il suo programma di lavoro nel corso dell'Assemblea degli imprenditori che, nel Seminario Arcivescovile, al viale degli Atlantici, ha sancito il passaggio di testimone con il "past president" Biagio Mataluni.
Non ha partecipato alla manifestazione, così come invece annunciato, il presidente della Regione Campania, Enzo de Luca.
Liverini, che si è commosso ricordando il papà, durante il suo intervento, ha invitato le istituzioni e coloro che hanno responsabilità politica e direzionale di sottoscrivere l'accordo per il territorio: "Occorre farlo senza alcuna paura avendo come faro della nostra azione i valori dell'etica della serietà dell'indipendenza".
Lo stato maggiore di Confindustria ha discusso del ruolo delle imprese sannite e delle future sfide da vincere nel corso dell’incontro intitolato appunto: "La semina e il raccolto".
Ha voluto anche cogliere l'occasione per celebrare i 90 anni di Confindustria Benevento alla presenza del presidente di Confindustria Nazionale, Enzo Boccia.
Inevitabile in questa circostanza, che si sia celebrata appena dopo 24 ore il clamoroso voto del referendum costituzionale contro la proposta governativa, un commento sul pronunciamento popolare.
Boccia ha detto: "Siamo consapevoli che siamo un corpo intermedio dello Stato.
Abbiamo bisogno di un Paese competitivo che rispetti i tanti industriali che ogni mattina entrano nelle tante aziende e fanno le capriole per andare avanti.
Siamo orgogliosi del nostro andare avanti.
E' questa la precondizione per governare il Paese, ma le riforme economiche prescindono da questo ed ora vediamo come andrà la legge di bilancio".
Boccia ha anche confermato di ritenere necessario essere ancora più vicini al Sannio nel processo di ricostruzione post alluvione.
Ad aprire i lavori, moderati dalla giornalista Melania Petriello, è stato l'arcivescovo, monsignor Felice Accrocca, che ha rimarcato come il territorio abbia bisogno di infrastrutture ed ha esclamato: "La strada Telesina è essenziale per questo territorio.
Non si può restare mortificati su questo fronte".
Tornando al tema dell'assemblea odierna ed al suo titolo, monsignor Accrocca ha rimarcato: "Speriamo che questa semina (dal tema del Convegno ndr) consenta di raccogliere i propri frutti in tempi non biblici".
Infine l’arcivescovo ha concluso: "Fate rete, fate sinergia e nulla sarà precluso".
Più critico il sindaco Clemente Mastella che ha ricordato come nel Sannio siano stati persi 12.000 posti di lavoro dal 2008 e che l'investimento che ha intenzione di fare Nestlé può aiutare, ma non risolvere la grave situazione di disoccupazione dell'intero territorio.
Sulle infrastrutture poi ha detto: "Noi subiamo un isolamento importante soprattutto per la tratta ferroviaria Benevento-Napoli".
E', quindi, intervenuto il past president Biagio Mataluni che ha ricordato come la sua esperienza di mandato sia stata difficile ma significativa, con l'alluvione del 2015 che è stata una ulteriore, ma assai drammatica emergenza e che tuttavia ha espresso una volontà di rialzarsi da parte del popolo sannita che egli ha definito impressionante: "L'alluvione ha annullato una vita lavorativa di molti imprenditori che in maniera silenziosa sono stati travolti dal fango".
Mataluni ha rimarcato l'impegno della Regione Campania e del Governo e dell'Autorità di Bacino in quei giorni per la difficile ricostruzione, ma ha anche detto: "Occorre sburocratizzare tutto il sistema.
Occorrono tempi veloci e certi.
A volte riscontriamo o dirigenti attenti, ma spaventati nel cadere in abusi d'ufficio o inesperienza o competenza.
Occorre uscire da questa palude burocratica.
Quando mi sono insediato quattro anni fa con Liverini abbiamo pensato ad un ottennato, in cui la mia presenza avrebbe dovuto seminare le condizioni dello sviluppo del territorio che la sua successione avrebbe dovuto raccogliere".
Quello che viene consegnato, secondo Mataluni, "è un Sannio con segnali di ripresa con un Pil cresciuto dell’1,7% nel 2015 e un aumento di occupati del 7,8%, ricco di prospettive, costruito sul rapporto con le banche, i fornitori, i clienti, ma con grandi sfide ancora da affrontare.
Per questo, serve un cambio di passo puntando sulle grandi infrastrutture, su nuovi investitori una semplificazione burocratica e legislativa".
Infine ha aggiunto: "Ora noi vogliamo uscire dall'angolo dove siamo".
Liverini ha rimarcato l'importanza del nuovo ruolo: "Eredito un testimone importante che cercherò di portare avanti nel migliore dei modi garantendovi il mio impegno il mio entusiasmo la mia serietà".
Giovani e turismo le direttrici su cui operare: "Occorre far conoscere efficaci strategie di management alle aziende che ancora non ne fanno uso".
Ci sarà cooperazione con il sistema creditizio sannita dopo un percorso proficuo negli ultimi quattro anni.
Liverini ha quindi detto: "L'industria manufatturiera pesa del 19% in termini di Pil e il 20% in termini di occupati.
Questo non ci spaventa anzi costituisce uno stimolo per noi".
Poi ha aggiunto: "In questi anni riteniamo di aver individuato i driver dello sviluppo.
Se saremo in grado di cogliere le opportunità e soprattutto governare i tempi della realizzazione siamo certi che questa sfida la vinceremo.
Siamo un popolo tenace e orgoglioso che crede nelle possibilità e che non è avvezzo all'arte della lamentazione".
Liverini ha rimarcato come occorra far accrescere la produttività: "E' questa la vera sfida dei prossimi anni.
Occorrono grandi reti di connessione stradale e ferroviaria ovviamente con i relativi riammagliamenti locali; le aree industriali sono il biglietto da visita per gli investitori.
Ci sono due problemi il primo è legato alle risorse economiche, ma anche alla gestione delle competenze.
I privati non sono nelle condizioni.
I maggiori problemi le riscontriamo nelle aree Pip ed infine occorre puntare sui giovani e la loro formazione".
Il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro ha ricordato: "Ci sono 345 milioni di euro che sono stati destinati al terzo lotto della Napoli-Bari, Frasso Telesino-Telese Terme ed ulteriori 155 milioni di euro al quarto lotto Apice-Grottaminarda.
Il Sannio ha davanti a sé una grande opportunità, potendo realizzare opere strategiche in grado di rimettere in moto lo sviluppo.
E' la prima volta che un Governo dimostra di essere così vicino al nostro territorio ed al fianco dei cittadini sanniti nel rilanciare il ruolo e lo sviluppo della provincia di Benevento.
Grazie a queste misure, si sblocca anche il Sannio".
Amedeo Lepore, assessore della Giunta regionale di Vincenzo De Luca, ha rassicurato sugli investimenti ad aree Pip, affermando che sono pronti 20 milioni di euro d'investimento.
L'assessore ha definito importante l'investimento che vuole fare Nestlé nel Sannio.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.97577



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