Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6490 volte

Benevento, 05-12-2016 14:36 ____
Clemente Mastella avoca a se' ed alla sua Amministrazione comunale l'importante risultato elettorale con il quale i beneventani hanno promosso il No
In campo nazionale contro quella riforma ha votato il 60% degli elettori qui il 71%. Ed e' merito nostro assoluto almeno quell'11% in piu'. Battute del sindaco sui democratici perdenti ma intanto c'e' chi ora chiede che Mazzoni decida con chi stare
Nostro servizio
  

Un po' per convinzione, un po' per convenienza politica, Clemente Mastella (foto) ha orientato sin da subito la prua della sua nave verso il No al referendum costituzionale ed oggi che il risultato gli è favorevole, anzi gli è più che favorevole, ne avoca a sè il merito, o almeno la parte che "tracima" dalla media nazionale. Insomma se nel Paese la media del No è stata del 60% e qui a Benevento di circa il 71%, quell'11% in più lo rivendica in assoluto alla sua Amministrrazione comunale (oltre al contributo, è evidente, per raggiungere il 60% di media nazionale che divide con i Cinque Stelle, con Forza Italia e con l'Udc, soprattutto, oltre che con gli altri piccoli movimenti di opinione) ed al lavoro ed all'opera di convincimento da essa Amministrazione svolto.
Mastella è noto per essere fin troppo bravo a "fiutare" l'aria della politica, qualcuno affettuosamente, lo ha anche definito "tartufone" dal nome dato al naso del cane, il "tartufo", appunto, che ha la eccezionalità, come pochi animali hanno, di percepire odori anche da molto lontano e, dunque, di individuare situazioni ed ambientazioni e dunque Mastella, bravo a fiutare, ha compreso che il No stava avanti di un bel po' e che fosse quella la strada da battere.
E così ha fatto ed ora ne coglie i frutti.
Quella che si è concretizzata stanotte, ha detto Mastella, è una situazione da criterio convergente e divergente, nel senso che il No ha avuto la capacità di attrarre movimenti, partiti e coalizioni dalle idee diametralmente opposte tranne che sul fatto che questa Riforma dovesse essere affossata e Renzi, possibilmente, mandato a casa.
E quella che Renzi definì un'accozzaglia (poi il premier corresse questo brutto sostantivo e si scusò per averlo usato ndr) ed ha determinato questa piccola Apocalisse.
.E' stata una esperienza suicida così come è stato proposto questo Referendum all'attenzione della gente.
Il primo errore di valutazione fatto da Renzi è stato che la Costituzione non è sotto ma sopra i governi.
Ora questa vittoria, ha detto Mastella, va gestita sul piano nazionale ed io pur essendo ovviamente legato a Benevento, un mio contributo lo voglio e lo devo dare perché non c'è una proposta politica alternativa e dunque bisogna fare qualcosa.
Rivendichiamo per Benevento, ha detto Mastella, il dato politico di essere la prima città No della Campania.
Nella nostra città la Lega non c'è ed anche Fratelli d'Italia, come la Destra, è quasi inesistente e dunque il merito del risultato è della mia coalizione e dunque delle liste Mastella, di Forza Italia e dell'Udc.
Se la media nazionale è intorno al 60% e qui siamo quasi al 71%, quella differenza di 11 punti l'abbiamo determinata noi e la gente ha risposto egregiamente alle nostre sollecitazioni.
Quindi Mastella ha ribadito quanto a noi detto ieri mattina, subito dopo il voto e cioè che è meglio essere i primi in Gallia che gli ultimi a Roma nel senso che in Campania, paragonata a Roma, Benevento è ultima e tale resterà.
Per questo, è necessario puntare decisamente su un nuovo territorio regionale che potrebbe essere il Molisannio addirittura ancher allargato all'Abruzzo (una volta Abruzzo e Molise erano già anche politicamente uniti).
Mastella ha, quindi, tentato anche di cercare le ragioni di questo No così importante dato dai sanniti che fa strame peraltro di tanti progetti ipotizzati dal Partito Democratico locale.
La piattaforma logistica, ha detto il sindaco, se si farà sarà ubicata a Grottaminarda è inutile che ci giriamo intorno e Cirino Pomicino ci ha ricordato poi che quel Patto per l'Italia sbandierato da Renzi che ha firmato l'accordo con la Regione Campania, è infarcito di tanti interventi e promesse che risalgono ad epoche remote e che non sono mai state concretizzate.
Mi è parso di ricordare che i gerarchi di Mussolini gli spostavano le sue truppe, sempre le stesse, da una parte all'altra per farle sembrare più numerose...
La verità, ha proseguito Mastella, è che il Sud ha detto No perché è stato portato fuori dal contesto nazionale.
Tornando all'analisi del voto a Benevento, Mastella ha ricordato che alle ultime elezioni i grillini, che pure hanno contribuito a far vincere il No, a Benevento hanno ottenuto il 12% dei voti e che sono stati tanti, soprattutto giovani, che hanno bocciato Renzi ed il suo governo.
Con ieri sono caduti anche tanti luoghi comuni e fatto strame di tante schiocchezze come i termini dl vecchio e di nuovo applicati alla politica.
Ora c'è bisogno di dar vita ad un'area di Centro che elimini ed inglobi tutti i "mezzi", tutte le metà, quali noi siamo.
In Campania abbiamo già avviato questo discorso e nel Sannio lo sperimenteremo a breve con l'Assemblea dell'Ato e dell'Ente Idrico Campano ma anche il prossimo 10 gennaio allorquando si voterà per il rinnovo del Consiglio provinciale.
Questa idea di Centro non potrà però mai stare con Verdini ed il centrodestra non dovrà contenere Salvini che peraltro è stato sempre molto irriverente nei miei confronti in campagna elettorale.
Quella che ci giocheremo sarà una partita tripolare dove non si sa chi possa vincerla.
E non bastano i ministri per far propria una partita.
Qui da noi ne sono sfilati in tanti ed anche il presidente del Consiglio è venuto a chiedere voti anche se sarebbe stato meglio fosse venuto il giorno dopo l'alluvione...
E' stato detto che hanno fatto 84 manifestazioni a favore del Sì (il riferimento è ai vertici del Pd sannita ndr).
Se ne fanno anche 180 con questi risultati a noi non può andare che bene.
La verità è che la città si è ribellata per la seconda volta a questa gente e con un gesto sonoro e deciso.
Ora bisogna fare in fretta.
Abbiamo perso sei mesi appresso a questa Riforma ed intanto a Benevento dal 2008 ad oggi abbiamo perso 12mila posti di lavoro.
Un paio di centinaia ne arriveranno dalla Nestlé.
Grazie molte, ma è poca cosa.
Concludendo sul riassetto politico Mastella ha infine auspicato non più gigli, margherite, querce (i nomi dati alle ultime coalizioni politiche del centrosinstra di cui lui pure ha fatto parte ndr).
Si disegni invece un credibile progetto politico in cui auspichiamo di esserci.
Intanto Mastella qualche problema da non sottovalutare al suo interno comincia ad averlo.
E qualcuno, non di primo pelo, comincia a chiedersi con chi stia Erminia Mazzoni, vice sindaco, peraltro, della città.
Alla campagna referendaria si è schierata con il Sì.
Che succederà, lei che è indicata, in Giunta, come referente dei deluchiani, nel momento in cui si andrà ancora avanti con il progetto mastelliano e non più solo locale, ma anche provinciale, regionale e nazionale, di questo nuovo movimento che aggreghi il Centro?
E' probabile che venga chiesto a Mazzoni, a breve, di decidere e di comunicarlo, quale sia il suo prossimo percorso politico...
Nessuno sembra essere più disposto ad assegnarle il vantaggio che le deriva anche dal suo ruolo istituzionale di numero due di Mastella.

comunicato n.97570



Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 399593151 / Informativa Privacy