| Benevento, 02-10-2016 19:58 |
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Monsignor Domenico Battaglia ha fatto il suo ingresso nella Diocesi di Cerreto Sannita - Sant'Agata dei Goti - Telese Terme
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di Diego De Lucia |
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Si aprono scenari forti e profondamente significativi per tutta la comunità diocesana delle Valli Telesina e Caudina.
Monsignor Domenico Battaglia, nuovo vescovo di Cerreto Sannita - Sant'Agata dei Goti - Telese Terme, ha dato una linea di grande impatto nell'intraprendere, di fatto, la sua missione di Pastore.
Alle 17.50 di questo pomeriggio, ha fatto il suo ingresso nella Diocesi e questo atto canonico ha sancito ufficialmente l'inizio del suo ministero episcopale, dopo quello esercitato da monsignor Michele De Rosa.
Don Mimmo, come ancora amano chiamarlo i suoi ex parrocchiani, consacrato vescovo lo scorso 3 settembre nella Cattedrale di Catanzaro, è entrato nella "sua" Diocesi di Cerreto Sannita presso la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli con il simbolico passaggio di consegne da parte del suo precedessore, monsignor De Rosa che aveva rinunciato al suo incarico per raggiunti limiti di età.
Presenti circa 500 fedeli prima in piazza Luigi Sodo e poi in Cattedrale per il saluto al nuovo vescovo nella città che, nel secolo XVII, fu ricostruita da Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento, che divenne papa con il nome di Benedetto XIII.
Proprio qui sono risuonate alte e potenti le parole del nuovo pastore della Chiesa.
Monsignor Battaglia non ha usato perifrasi ed ha chiesto, senza mezzi termini, il riscatto del territorio: "In Calabria ho avuto un rapporto complesso con le Istituzioni.
Ho vissuto disillussioni che hanno minacciato il cammino di speranza.
Molto spesso veniva lesinato il lavoro che poi veniva offerto come merce di scambio per il potere".
Un discorso incisivo quello del nuovo vescovo.
A presiedere la solenne cerimonia, il cardinale Crescenzio Sepe e l'arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca.
Presente anche l'arcivescovo della vicina Sessa Arunca, il sannita monsignor Orazio Piazza.
Con loro anche diversi sindaci a partire, ovviamente, da quelli che rappresentano le tre città della Diocesi: Giovanni Parente, il "padrone di casa", sindaco di Cerreto Sannita; Carmine Valentino di Sant'Agata dei Goti e Pasquale Carofano di Telese Terme.
Parente ha voluto dare il benvenuto al nuovo vescovo con queste parole: "Monsignor Battaglia, questa ora è la sua comunità.
L'opera del nuovo pastore nella nostra comunità è essenziale perché si ha la necessità di una guida per poter disegnare e modellare le nuove generazioni".
Parente ha rimarcato: "Oggi si chiude un'epoca.
Ora tocca a lei indicare un nuovo umanesimo.
Le auguro un percorso costellato di traguardi raggiunti.
La nostra comunità è certamente sofferente, ma è una terra meravigliosa e vitale.
Sicuramente non sarà perfetta, ma ha una ricchezza della natura immensa come certamente la possiede anche sotto il profilo storico".
Commosse le parole di monsignor Battaglia: "Ho già tutti voi nel cuore e già avete tutti la mia attenzione".
Poi ha aggiunto: "Ritengo fondamentale il rapporto con le istituzioni.
Ho intenzione di condividere obiettivi e intenti con tutti voi.
Questa Chiesa deve essere testimonianza di giustizia e di carità.
Sono con voi in tutte le inziative che abbiano un bene comune e ogni battaglia autentica che vorrete fare".
Nuovo ammonimento: "Non chiederò mai privilegi per una migliore condizione.
Occorrono uomini e donne capaci di rischiare e costruire un percorso comune".
Tra le altre personalità che hanno preso parte alla cerimonia, il capo di Gabinetto del prefetto, Maria De Feo, e l'ex sindaco di Cerreto Sannita, Pasquale Santagata.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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