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Benevento, 27-09-2016 21:18 ____
Il Tar sospende il provvedimento di Franco Nardone che licenzio' il presidente di Asea Alfredo Cataudo e lo reintegra immediatamente nelle funzioni
Fu pero' gia' lo stesso avvocato della Provincia, Enzo Catalano, in un suo parere, a descrivere come illegittimo il decreto di decadenza che si stava confezionando per il manager. Ora sul segretario generale c'e' anche la denuncia per abuso d'ufficio
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Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha reintegrato nelle funzioni di presidente dell'Asea, Alfredo Cataudo (foto) in precedenza dichiarato decaduto da un provvedimento del segretario generale della Provincia, Franco Nardone, che, si disse, avesse applicato la normativa relativa all'Anticorruzione che fissa determinati tempi per le nomine negli Enti strumentali e l'Asea è azienda completamente partecipata dalla Provincia e si occupa dei controlli alle caldaie ed agli impianti di riscaldamento.
All'epoca, ci fu forte polemica tra i partiti in quanto Cataudo, in un primo momento vicino a sostenere le posizioni di Raffaele Del Vecchio a sindaco della città, poi passò a sostenere quelle di Clemente Mastella con il quale peraltro aveva un rapporto di antica amicizia.
Dunque, quando arrivò il provvedimento di Nardone in molti lo attribuirono ad una rivalsa e ad una punizione riservata a Cataudo che non aveva rispettato la consegna politica.
Il presidente di Asea è andato, però, avanti per la sua strada ed ora il Tribunale gli ha dato ragione, almeno in questa prima fase.
La richiesta di sospensiva del provvedimento di Nardone è stata, infatti, accolta in toto dal Tribunale che ha anche sancito il reintegro immediato nelle funzioni di presidente per Cataudo assistito in questo procedimento dallo Studio Truppi e dall'avvocato Andrea Abbamonte.
Nel merito il Tribunale entrerà poi il 7 marzo.
Prima del procedimento definitivo, Nardone aveva chiesto dei chiarimenti allo stesso Alfredo Cataudo il quale, a sua volta, si era rivolto all'avvocatura della Provincia, che all'epoca era retta dall'avvocato Enzo Catalano, il quale, a sua volta, già gli rispose dicendo che l'avvio di quella procedura, a suo parere, era illegittima perché c'era una violazione nell'applicazione di una norma che era posteriore alla contestazione.
Il parere di Catalano fu, dunque, negativo.
Nardone non poteva agire.
Nonostante questo atto, però, il segretario generale andò avanti e completò l'iter "licenziando" Cataudo dalla carica di presidente dell'Asea.
Il Tar ora ha sospeso il provvedimento reintegrando nuovamente ed immediatamente Cataudo nelle funzioni.
Dopo tale episodio, è stato anche addirittura soppresso l'Ufficio dell'Avvocatura alla Rocca dei Rettori senza, però, tenere conto che vi era in atto una Convenzione tutt'ora vigente, con l'avvocato Enzo Catalano.
Il settore è stato soppresso ma l'avvocato Catalano è pronto a fare ricorso avverso anche questo provvedimento che è ritenuto illegittimo.
Ora, la Provincia deve far ricorso, per le sue liti, ad incarichi esterni con costi certamente sostenuti.
Tornando alla vicenda di Cataudo c'è da dire, per concludere, che è in corso anche un giudizio penale legato al suo licenziamento.
Assistito dall'avvocato Sergio Rando, Cataudo ha, infatti, denunciato Nardone per abuso d'ufficio.

comunicato n.95369



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