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Benevento, 26-09-2016 17:14 ____
"Giovani ResiliEnti" e' il nome dato al progetto della Cooperativa Sociale "La Solidarieta'" e della Caritas Diocesana di Benevento
Costruire un ponte tra Universita' e Scuola nei confronti del mondo giovanile. E' questa la capacita' di affrontare eventi stressanti e di superarli, riorganizzando positivamente la propria vita
di Diego De Lucia
  

"Giovani ResiliEnti" è il nome dato al progetto della Cooperativa Sociale "La Solidarietà" e della Caritas Diocesana di Benevento, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, presentato nella Sala Rossa delle Lauree dell'Università degli Studi del Sannio.
Esso punta l'obiettivo sulla resilienza e vuole costruire un ponte tra Università e Scuola nei confronti del mondo giovanile.
La Caritas, infatti, ha  voluto sottolineare il valore e l'importanza della resilienza, cioè la capacita di affrontare eventi stressanti e superarli, riorganizzando positivamente la propria vita e considerando un insuccesso come opportunità di apprendimento e di crescita.
Difficile? Impossibile?
Comunque sia, la Caritas ha sostenuto che occorre occuparsi del mondo giovanile anche per questo particolare aspetto della condizione esistenziale: occorre lavorare per fornire alle future generazioni un diverso approccio sociale in un tempo, sicuramente e decisamente, più complesso rispetto ai precedenti.
Questo lavoro comune, che ha un approccio multidisciplinare per aiutare i giovani a costruire meglio la loro vita, coinvolge quattro istituti scolastici di Benevento: il Liceo Classico "Giannone", il Liceo Scientifico "Rummo", l'Istituto Tecnico Industriale "Lucarelli" e  l'Istituto Alberghiero "Le Streghe".
Il progetto costa 180mila euro: 80 ragazzi lavoreranno per 18 mesi. 
I ragazzi potranno contare sul supporto della rete di associazioni che ha vinto, come detto, il bando "Giovani per il Sociale" del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Permetterà ai giovani d'imparare a conoscere meglio se stessi e gli altri all'interno, però, di un discorso più ampio che tocca temi come la cooperazione, la condivisione, la cultura e l'arte.
Saranno cinque i centri per la formazione dei giovani, dedicati a diverse discipline e ambiti: dalla musica allo sport, passando per l'ambiente ed il dopo scuola, giungendo alla formazione politica ed alla conoscenza del mondo del web e della radio.
Presente anche uno "Sportello Scuola" per l'attivazione di percorsi centrati sulla meta-cognizione e sul cooperative learning, ma anche l'apertura di tre centri giovanili per la formazione politica, ambientale, musicale e sportiva; l’attivazione di una pagina social; la realizzazione di un cortometraggio; l'avvio di un Open Source Center.
E' prevista anche l’avvio di campi estivi residenziali.
Il rettore dell'Ateneo sannita, Filippo de Rossi, ha rimarcato l'importanza dell'iniziativa: "Potrebbe servire ai ragazzi nel corso della carriera universitaria e, successivamente, lavorativa".
Don Nicola De Blasio, direttore della Caritas, ha sottolineato la cooperazione: "Voglio una Benevento più solida ed efficiente; con l'aiuto dei ragazzi è possibile".
A presentare il progetto "Giovani ResiliEnti" è stato il coordinatore generale della Caritas, Angelo Moretti.
Ha esordito affermando che "l'accoglienza dell'università ha motivato l’avvio del progetto".
Ha proseguito illustrando il progetto, nato nel 2013 "quando l'esperienza Caritas era piccola e non esisteva l'iniziativa della Cittadella.
L'idea del progetto è piuttosto semplice, nasce dalla volontà di creare un'alleanza tra mondo scuola e Caritas, il mondo del sociale.
Questa è un’esperienza unica.
Iniziamo con 80 ragazzi per un avvio di strategia.
Non si vuole far svolgere volontariato per ottenere punti, ma creare luoghi di relazione mettendo a disposizione le nostre strutture".
La psicologa Caritas, Evelyn Di Mella, ha relazionato sulla parte testistica del progetto che si suddivide in due momenti: preliminare e conclusiva. Obiettivo della prima fase è provare a fare valutazione delle risorse psicologiche.
In quella finale si registra l'efficacia dell'intervento stesso.
Durante il suo intervento, analizzando alcuni dati statistici, ha evidenziato che, nel corso degli ultimi anni, l'adolescenza è ancor di più periodo di crisi. L'Interesse del progetto è rendere protagonisti gli adolescenti.
Concordi sull'utilità dell'iniziativa le dirigenti scolastiche dei quattro istituti superiori aderenti al progetto.
Per Maria Gabriella Fedele, dell'Istituto Tecnico Industriale "Bosco Lucarelli", "Giovani ResiliEnti" è un progetto già nato a seguito di alcune sospensioni.
I ragazzi sono stati volontari in mensa e al termine si sono sentiti realizzati".
Norma Fortuna Pedicini, del Liceo Classico "Pietro Giannone", ha evidenziato che "attualmente non si sta abituando i ragazzi al fallimento, occorre insegnare i genitori al fallimento".
Contesto simile al Classico per lo Scientifico "Rummo" come ha definito Teresa Marchese la quale ha proseguito affermando che "bisogna ridimensionare i falsi problemi sociali di determinate aree della nostra città, questo spinge a fare rete con Caritas".
Per Luigi Mottola, dell'Ipsar "Le Streghe", "il nostro obiettivo è andare oltre le complessità, scomponendole.
Bisogna aiutare i ragazzi a fare un progetto di vita".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

comunicato n.95318



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