| Benevento, 24-08-2016 21:56 |
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Preghiamo per le popolazioni colpite dal sisma, per le vittime gia' accertate e per le persone che hanno perso tutto, dice monsignor Felice Accrocca
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di Debora Maiale |
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Moltissimi fedeli hanno affollato la Basilica di San Bartolomeo in occasione della celebrazione della festa del santo patrono della città, presieduta dall'arcivescovo monsignor Felice Accrocca.
Non è stato possibile, quest'anno, vivere con spensieratezza la festa patronale, a causa del tragico destino di coloro che, la scorsa notte, non sono riusciti a salvarsi dal terribile sisma che ha colpito le regioni del centro Italia.
Qualche ora fa, il sindaco, Clemente Mastella, aveva già diramato un comunicato alla Stampa per ricordare ai cittadini la propria vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma della scorsa notte.
"Il Sannio conosce il dolore e lo sgomento che può essere provocato da tali disastri e, più di ogni altra cosa, ci preme, in queste ore, essere totalmente a disposizione della macchina dei soccorsi che sta muovendo dall’intero Paese. Anche il Comune di Benevento assicura ogni tipo di assistenza alle amministrazioni dei comuni colpiti", ha scritto Mastella, dimostrando vicinanza alle comunità colpite dalla tragedia annullando sia il concerto tradizionale previsto dopo la Santissima Messa, dinanzi alla Basilica di San Bartolomeo, sia le manifestazioni previste in Villa Comunale.
Per tali ragioni, più che come momento ludico, la festa patronale è stata vissuta dai fedeli come un momento di preghiera verso coloro che, durante la scorsa notte, non ce l'hanno fatta.
"Preghiamo per le popolazioni colpite dal sisma, per le vittime già accertate (e voglia Dio che questo numero non cresca oltremodo) e per le persone che hanno perso tutto.
Perché possano trovare la forza di reagire", ha detto monsignor Felice Accrocca.
L'arcivescovo, durante l’omelia, ha invitato i fedeli a chiedere a Dio di fare della propria vita un dono per gli altri, proprio come hanno fatto gli apostoli per tutti questi secoli, fino ad oggi.
"Possa essere la nostra fede limpida e serena, non arrabbiata: non dobbiamo fare crociate con nessuno.
La nostra vita deve essere eloquente per chi maligna sulla nostra buona condotta", ha spiegato monsignor Accrocca.
Un percorso, dunque, che si profila arduo ed in salita, ma, citando l'arcivescovo: "Quanta gioia c'è nel vedere il panorama dopo che si è saliti con gran fatica?"
Il sindaco Mastella, presente insieme alle maggiori autorità civili e militari, è intervenuto alla fine della celebrazione: "La trama del racconto di oggi sarebbe stata molto diversa se questa circostanza non avesse incrociato i destini di chi, in un luogo non molto distante da noi, in maniera dolente, tenta soltanto attraverso la fede l'accettazione di quel che sta vivendo".
Poi, ha aggiunto: "Oggi la storia diventa prigioniera della cronaca, che spegne questo nostro sorriso.
Non per questo, però, non sono lieto di partecipare come sindaco, ma anche come fedele laico, alla festa di San Bartolomeo.
La festa del patrono è sempre un atto di comunità, di dialogo.
San Bartolomeo è un santo straordinario: prima dubita come Tommaso, dopodiché supera tentazioni e diffidenze e diventa un proclamatore della fede.
Dobbiamo essere sanniti fino in fondo ed essere compenetrati nello spirito di San Bartolomeo: per questa ragione, dobbiamo essere uniti nella solidarietà, nella pace, nella fede".
Invitando a mantenere viva la memoria, la solidarietà e la sofferenza, monsignor Felice Accrocca ha augurato a tutti buona festa patronale.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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