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Benevento, 22-08-2016 19:24 ____
Una mano scellerata ha imbrattato la lapide che sormonta il parapetto dello storico ponte di Santa Maria della Libera
Fu costruito a partire dal 1780 sotto il pontificato di Papa Pio VI che volle la costruzione del tratto di strada che dalla Porta Rufina si fermava all'Epitaffio al confine dello Stato pontificio
Nostro servizio
  

Una mano scellerata ha imbrattato la lapide che sormonta il parapetto dello storico ponte di Santa Maria della Libera che da via Porta Rufina porta a via Napoli.
Qualcuno vi ha scritto sopra con inchiostro indelebile nero la truculenta scritta "Tu muori".
Stupidità aggiunta a violenza, quanto meno verbale.
L'ennesimo atto di vandalismo, impone una risposta immediata da parte di chi ama la città.
Impossibile capire il ferale riferimento della scritta a chi possa essere diretto e ovviamente il perché dell'assurdo gesto.
Tuttavia, possiamo soltanto auspicare che qualcuno abbia visto qualcosa e vada a denunciare alle pubbliche autorità gli elementi di cui è a conoscenza affinché si identifichi il vandalo autore di questo scempio. 
Ma abbiamo qualche dubbio in proposito; così come dubitiamo che si possa porre rimedio in qualche modo all'atto vandalico restituendo la lapide alla sua foggia originaria ripulendo la orrida scritta che imbratta la dedica. 
Quel ponte e quella lapide completamente dimenticati da tutti hanno, infatti, un valore ed un significato storico rilevanti. 
Il ponticello, che qualche anno fa fu liberato da melma, alberatura infestante e restituito alla sua dignità, fu costruito a partire dal 1780 sotto il pontificato di Papa Pio VI, all'anagrafe Giovanni Angelico o Giannangelo Braschi, nato a Cesena nel 1717 e morto in Francia a Valence-sur-Rhône, nel 1799.
La lapide fu dedicata dal Senato e dal popolo beneventano proprio al Papa che volle la costruzione del tratto di strada che dalla Porta Rufina si fermava all'Epitaffio al confine dello Stato pontificio.
I cittadini di Benevento co-finanziarono la costruzione con una bella somma di denaro.
Autore del progetto fu l'architetto Nicola Colle - Vita.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

comunicato n.94286



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