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Benevento, 20-08-2016 12:46 ____
Era un uomo sorridente e pieno di vita, un amico eccezionale con la non comune capacita' di farti sorridere anche nei momenti piu' tristi...
Lo ha ricordato cosi' Camilla, la figlia, il papa' Francesco Castracane commemorato da tantissimi amici, estimatori e colleghi sia nella cerimonia laica in Tribunale che in quella religiosa alla chiesa del Sacro Cuore
di Diego De Lucia
  

"Era un uomo sorridente e pieno di vita, un amico eccezionale con la non comune capacità di farti sorridere anche nei momenti più tristi..."
Camilla, una dei due figli di Francesco, detto Checco, Castracane, scomparso ieri, portato via a 55 anni da una malattia cosiddetta incurabile, ha dato l'ultimo saluto al proprio papà con queste parole nella chiesa del Sacro Cuore dei Padri Cappuccini, gremitissima per un funerale molto partecipato.
Castracane era molto conosciuto oltre che per i suoi impegni professionali di avvocato, anche per quello in ambito sportivo essendo presidente dell'Associazione Italiana Arbitri di Benevento.
Una passione, quella per lo Sport, che è stata da sempre elemento distintivo della famiglia Castracane.
Francesco, in particolare, si dilettava anche di teatro: Era dunque pieno di interessi ed in rapporto con tante persone.
L'estremo saluto a Castracane è cominciato questa mattina nell'atrio del Tribunale di Benevento in via De Caro, i suoi colleghi avvocati lo hanno salutato per l'ultima volta rendendogli l'onore dell'esposizione della salma nella sede che lui frequentava quasi quotidianamente.
Il vice presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, Domenico Vessichelli, ha ricordato alcuni delle sue doti: "Correttezza, trasparenza lealtà.
Questo era il suo modo di essere che diventava modo di agire per essere al servizio dei cittadini.
Non arretrava di un centimetro dalla sua tesi, in quella che credeva, ma ha anche sempre amato il dialogo ed era prodigo di consigli per tutti".
Vessicchelli ha sottolineato come per Castracane al primo posto ci fosse la famiglia e soprattutto sua moglie Marilia ed i suoi figli".
Infine, ha aggiunto molto emozionato e commosso: "Due mesi fa si presentò nonostante la malattia che lo aveva aggredito, ad una seduta del Consiglio dell'Ordine di cui era parte.
Noi eravamo imbarazzati, lui con il suo sorriso ci disse: Cos'è questo silenzio? Oggi non lo andiamo a prendere un caffè?
Fu un regalo che volle farci: Era venuto a salutarci.
Ora ci mancherà il suo sorriso e la sua capacità di vivere la vita in maniera serena".
A porre il saluto della magistratura anche il giudice Marilisa Rinaldi che ha esortato la moglie Marilia, magistrato ed i suoi due figli: "Occorrerà mantenere sempre vivo il ricordo del marito e del papà".
Il sostituto procuratore Marcella Pizzillo ha ricordato, invece, come Castracane coltivasse la passione per la recitazione e la musica.
Commossa anche una sua collega, Ester Perifano: "Lui era il collante di una comunità amicale prima che professionale.
Una persona speciale, che voleva e sapeva ascoltare gli altri.
Un uomo perbene e dal grande cuore, un professionista con doti straordinarie che ha sempre guidato la navicella della sua esistenza lungo le rotte della "lealtà e della trasparenza".
Terminata questa cerimonia laica, il feretro è stato trasportato verso la chiesa del Sacro Cuore per il rito religioso.
Padre Giampiero Giannelli, che ha officiato il rito funebre ha sottolineato come bisogna continuare ad avere fede nonostante il grande dolore che oggi i suoi familiari stanno vivendo: "Occorre averla e credere e consegnarsi ai disegni di Dio".
Poi ha aggiunto: "Con il tempo forse perderemo un po' del suo essere, ma non c'è da disperarsi.
Ha seminato bene. L'affetto di stamattina in questa chiesa gremita lo dimostra".
Ha parlato anche il delegato del Coni sannita Mario Collarile che ha definito Castracane "il difensore della vita sportiva, quella sana".
Ed ha aggiunto: "Il suo sorriso era disarmante.
Oggi è solo finito il primo tempo, Francesco, la fine della partita la continueranno i tuoi ragazzi, quelli che hai saputo allenare e formare".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

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