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Benevento, 23-06-2016 21:50 ____
Il Comitato Nuovo Rione Ferrovia torna ad affrontare le problematiche che attanagliano il Rione, uno dei piu' belli della citta'
L'architetto Piantedosi contesta le opere pubbliche realizzate in zona e dice: Sono progetti realizzati in un paio d'ore negli Uffici comunali tanto bisognava spendere quei soldi, che sono soldi dei fessi...
Nostro servizio
  

Quelli che sono stati realizzati al Rione Ferrovia, in piazza Bissolati ed in piazza Colonna soprattutto, sono progetti fatti in un paio d'ore negli Uffici comunali tanto bisognava spendere quei soldi, che sono soldi dei fessi...
Così Piantedosi, architetto, che è tra gli altri intervenuto nel dibattito che si è aperto per iniziativa del Comitato Nuovo Rione Ferrovia presieduto da Guido Scala e che ha in Antonio Cancellieri il vice presidente, in Maria Grazia De Castro la segretaria ed in Maria Italiano, Francesco Ingaldi ed Alessandro Gramazio, i consiglieri.
Non molte le presenze nell'Auditorium della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, ma noi che ne abbiamo seguiti tanti di questi incontri diciamo che stasera, per la prima volta, si è tentato di imboccare una strada giusta che dovrebbe essere fatta certo di protesta ma anche e soprattutto di proposta su cui poi confrontarsi con la pubblica amministrazione.
Piantedosi, ha anche detto che oramai le opere sono state avviate e quasi tutte concluse e, dunque, bisogna lavorare per cercare di salvare il salvabile.
Il vice presidente Cancellieri ha ribadito che tutte queste anomalie sono state denunciate a tempo debito all'Amministrazione comunale, chiedendo di concordarsi ma questi contatti non li abbiamo mai avuti.
Ci è stato detto che la piazza dinanzi alla Ferrovia era stata così ipotizzata in quanto la strada che le passa davanti doveva essere a senso unico poi si è passati a due sensi di marcia da qui le problematiche riscontrate.
Raffaele Bianchini di rimando: E' un lungofogna quello di via Grimoalro Re, altro che passeggiata fluviale.
Piantedosi ha, quindi, chiesto un Tavolo tecnico evitando, però, di farci insabbiare come è già successo con Mancini che passava a Pepe e Pepe che passava a Fucci...
Giovanni De Noia ha puntato sull'utilizzo culturale delle strutture della zona a partire dall'Auditorium della chiesa che li ospita, alla Colonia Elioterapica, al Giardino "Alda Merini".
Impegniamo questi spazi per presentare dei libri, per proiettare dei film per i più giovani, per far esibire i nostri ragazzi del Conservatorio di Musica.
Giovanna Passariello, un'abitante di via Cosimo Nuzzolo, la strada famosa per essere stata completamente sommersa da fango ed acqua nel corso dell'alluvione di ottobre scorso, ha parlato dei problemi della zona, dalla sporcizia imperante, alla mancanza anche di piccoli giochi per i bimbi, ai marciapiedi completamente rotti e che costringono i pedoni a camminare in mezzo alla strada.
Poi c'è la palude che si è formata e che non è stata prosciugata e bonificata e dove si annidano zanzare ed ogni sorta di animale.
Luigi Gianuario, medico, ha insistito affinché il Comitato si organizzi per sottoporre delle proposte concrete alla nuova Giunta.
E' ovvio che è improponibile buttare e far saltare tutto ciò che è stato realizzato e che non piace, ma almeno queste opere pubbliche si cerchi di renderle compatibili con la vivibilità del quartiere.
Le anomalie sono del tutto evidenti. Ma ve le immaginatre questa passeggiate lungo il fiume?
Lì al massimo avremo il proliferare delle prostitute...
Questa nuova Amministrazione comunale, almeno nelle intenzioni, sembra ben disposta. Ed allora incalziamola e staniamola ma non solo con la protesta, anche con la proposta.
Raffaele Bianchini ha anche affermato che c'è necessità di un confronto anche con le altre realtà del territorio.
Qui abbiamo bisogno semplicemente dell'ordinario a partire dalla manutenzione delle fogne, alla derattizzazione, ad ottenere un manto stradale decente e le strisce pedonali non occupate dalle auto insosta.
Un dosso dissuasore della velocità elevata delle auto, occorre almeno dinanzi all'Ospedale "Fatebenefratelli".
Insomma niente interventi faraonici, solo piccole ma importanti cose.
Bianchini ha, infine, proposto di avere come deterrenti di azioni scorrette, dei volonatri del Rione autorizzati dal Comune e magari visibili con delle pettorine, una sorta di sentinelle del territorio.
Giorgio Carlo Nista ha parlato di problemi seri per questo Rione tutti affrontabili a partire dal nonno vigile dinanzi alle scuole, alle politiche sociali e culturali.
Bisogna poi organizzarsi bene per essere degli interlocutori affidabili e credibili nei confronti della pubblica amministrazione.
Teresa Sorice ha invitato tutti, a cominciare proprio dagli abitanti del Rione, ad un senso maggiore di responsabilità principiando dalle cicche di sigarette gettate ovunque ed alle deiezioni dei cani che non vengono raccolte dai proprietari.
L'accusa nei confronti dei Vigili Urbani, assenti su queste problematiche, è stata forte.
Sorice ha, poi, chiesto di non dimenticarsi dello splendido Parco Cellarulo, nuovamente e miseramente abbandonato.
Quanti anni passeranno ancora prima che la Procura della Repubblica ci dica cosa sia successo lì?
Niccolò Profeta, infine, ha denunciato la presenza di una casa d'appuntamenti in via Traiano Boccalini (c'è chi ha detto che ce n'è un'altra anche lungo il viale) dove gli uomini fanno la fila per recarsi dalle meretrici.
E' una cosa indecente.
Ad intervenire in chiusura è stato Oberdan Picucci, consigliere comunale eletto in maggioranza ed abitante del Rione, il quale ha dichiarato che questa Amministrazione darà spazio ai Comitati di Quartiere, magari rendendoli correttamente costituiti.
Spesso, però, la politica non riesce a realizzare quanto si prefigge anche perché si scontra con l'inerzia della burocrazia ovvero con la carenza dei fondi.
Il singolo amministratore può fare però da pungolo all'attività dell'Esecutivo ed è quello che farò sia che resti in Consiglio comunale ovvero che vada in Giunta.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

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