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Benevento, 30-05-2016 14:44 ____
Luca Aquino, jazzista beneventano, sara' il direttore artistico della dodicesima edizione del festival Bari in Jazz
Si tratta di una delle manifestazioni di punta dell'estate pugliese
Redazione
  

Luca Aquino (foto), jazzista beneventano, sarà il direttore artistico della dodicesima edizione del festival Bari in Jazz, una delle manifestazioni di punta dell’estate pugliese, organizzata dall'Associazione Culturale Abusuan in collaborazione con l'Associazione Murattiano, dal 1° giugno al 28 luglio prossimi, 20 performance live ed altri eventi correlati.
Novità di questa seconda edizione metropolitana, è il Bari in Jazz Kids, una sezione dedicata ai ragazzi, con il sostegno della compagnia aerea Royal Jordanian, in collaborazione con la Jordanian National Orchestra Association e l'Orchestra Borgo Antico e Città dei bimbie che rientra all’interno della campagna internazionale Unesco #Unite4heritage.
L'apertura sarà il 1° ed il 2 giugno con Bari in jazz Kids che ospita la Jordanian National Orchestra.
Si entrerà nel vivo del programma il 6 giugno a Bari con la musica della mazarese Sade Mangiaracinae il 7 giugno con il violoncellista Ernst Reijseger (Auditorium Vallisa), l'11 giugno a Giovinazzo (Piazza Duomo) è la volta della nuova promessa della musica di Capo Verde Elida Almeida.
Il 12 giugno l'hammond di James Taylor Quartet a Molfetta (Puglia Outlet Village) mentre il 19 giugno a Turi (piazza Gonnelli) è in programma il concerto di Sunna Gunnlaugs, una delle più importanti pianiste islandesi.
Il 20 giugno a Corato (Piazza Sedile) suonerà Pat Thomas, una delle figure centrali della generazione degli anni '60 '70 in Ghana ed il 23 giugno a Gioia del Colle (Teatro Rossini) Samy Thièbault, noto sassofonista francese.
Il 25 e il 26 giugno a Polignano a Mare (Cala Paura) si esibiranno il primo giorno Paola Turci ed il musicista jazz salentino Raffaele Casarano con il pianista Mirko Signorile in duo, mentre la seconda data ha come protagonista Carmen Souza, una delle voci più interessanti della nuova generazione della world music.
Nell'atmosfera del Castello Svevo di Gravina in Puglia sarà in concerto il 28 giugno il triestino Enrico Rava, trombettista, compositore e scrittore noto anche per la sua fama oltreoceano, in duo con Giovanni Guidi al pianoforte mentre il 29 giugno, sempre presso il Castello, salirà sul palco Banda del Bukò per una serata all’insegna della musica balcanica e della festa.
Gli appuntamenti con il Festival metropolitano continueranno il 4 luglio ad Acquaviva delle Fonti (Atrio Palazzo de Mari) con il compositore francese Christophe Chassol, l'8 luglio a Conversano (Chiostro San Benedetto) IRusconi, il 22 luglio a Molfetta (Anfiteatro Ponente) si esibirà, unica data nel sud Italia, Gregory Porter, il baritono che unisce la purezza del jazz e il calore del blues.
Gli ultimi due appuntamenti del Festival sono in programma ad Alberobello nel piazzale del Trullo Sovrano, rispettivamente il 27 luglio con ospite il sassofonista norvegese Hakon Kornstad, ed il 28 luglio saliranno sul palco Paolo Fresu, Omar Sosa e Jaques Morelenbaum.
In via di definizione, la data del concerto The Visual Trio di Nino La Montanara e di Daniela Spalletta Trio.
Ad arricchire il percorso del Festival, quest'anno la Rassegna Summer Sounds organizzata con Puglia Outlet Village.
Tre i concerti, a Molfetta, all'interno del Puglia Outlet Village: la storica formazione degli Avion Travel il 16 luglio, il ritmo afro americano di Enzo Avitabile e i Bottari il 23 luglio e la cantante rap francese di origini cilene Ana Tjoux il 29 luglio.
Luca Aquino, sulla scia del "Bari in Jazz", intende valorizzare e promuovere a macchia d'olio in tutta la provincia beneventana anche il festival "Riverberi", concependolo sotto forma di progetto territoriale.
L’obiettivo primario, come direttore delle kermesse che cura artisticamente, è quello di diffondere il sincretismo musicale e culturale, cercando di abbattere le barriere ideologiche che ostruiscono il processo evolutivo dell'arte.
"Da qualche mese - ha commentato Aquino - con la conferma delle onde gravitazionali, già anticipate dal Albert Einstein nel 1916, abbiamo la certezza che anche l'universo ha un suono.
Qualche giorno fa, ho ascoltato la prima registrazione sonora, effettuata e condivisa on-line dagli scienziati dell'osservatorio Ligo ed ho provato la stessa emozione di quando ascoltai, per la prima volta, il suono soffiato di Chet Baker e la stellare versione di "My Funny Valentine" di Miles Davis.
L'ampiezza e la profondità dei loro silenzi, la maestosità di ogni singola nota, il senso di rotazione del loro vibrato, il pensiero lucido e allo stesso tempo etereo, sempre alla base della loro attività creativa, nel caso di Miles dirompente come la collisione di quei due buchi neri che ha dato il "La all'onda sonora rilevata".
La musica è viva se libera.
Nella nostra galassia, ci sono nove miliardi di pianeti abitabili come la Terra e nell'universo osservabile ci sono cento miliardi di galassie.
Buona musica!".

comunicato n.92068



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