Benevento, 29-05-2016 09:27 |
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Umberto Del Basso De Caro risponde con forza a Clemente Mastella e non si cura di una polemica che puo' durare all'infinito
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Redazione |
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Continua la polemica tra Umberto Del Basso De Caro (foto) e Clemente Mastella.
A rispondere al candidato sindaco è, ora, il sottosegretario di Stato
"Il candidato sindaco del centrodestra, che continua pervicacemente a sottrarsi a qualsiasi confronto pubblico temendo che la sua ignoranza dei problemi da supposta diventi conclamata, mi dedica - scrive - ancora una volta, parte del suo tempo.
Ed io, per galateo istituzionale, dedico a lui parte del mio precisando che almeno altri sei dovrebbero essere i suoi interlocutori.
Cerco di riassumere.
1) Non mi sono mai mosso nell'ombra. Le mie battaglie le ho sempre affrontate a viso aperto con coraggio e determinazione.
2) E' verosimile che un leader (sic) non si sia occupato di problemi economico-organizzativi, ma paragonare l'Udeur al Pd mi pare francamente eccessivo.
3) La società di riscossione dei tributi, la Gosaf, ha occupato un appartamento di proprietà dei miei figli senza corrispondere il canone locativo per difficoltà economiche che hanno condotto detta società al fallimento.
I miei figli sono creditori del fallimento, ma in ogni caso una società privata può locare liberamente l'immobile che vuole.
Con il candidato sindaco, la cui autorevolezza morale è indiscussa, potrei intrattenermi sul diverso tema degli acquisti immobiliari, materia nella quale credo abbia maturato una significativa esperienza.
4) Il nostro riferisce di un colloquio registrato dieci anni or sono tra me ed un interlocutore intercettato e scambia la buona educazione, della quale egli è totalmente privo, per servilismo che, come tutti sanno, non è arte mia.
Se, al contrario, si dovessero pubblicare le migliaia di pagine processuali che lo riguardano dovremmo chiedere ospitalità ai giornali on-line per i prossimi quarant'anni.
5) Provo notevole disagio a confrontarmi con il candidato del centrodestra non perché mi senta migliore, ma sicuramente diverso ed i miei concittadini (che non sono i suoi) conoscono molto bene entrambi ed hanno sempre saputo distinguere tra chi, come me, ha vissuto di lavoro e chi, come lui, di politica.
6) L'inutile duello può proseguire all'infinito, anche oltre la campagna elettorale, non per fissare un record di pazienza, ma per impedire che la politica si riduca a rappresentazione teatrale, a tatticismo, a costante elusione dei problemi o ipocrita ricerca del bene comune.
Chi ha interesse ad alimentare la polemica continui pure a farlo perché troverà pane per i suoi denti.
La politica è fatta per gli uomini forti".
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