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Benevento, 29-04-2016 11:37 ____
Giovanni Zarro plaude all'approvazione dei debiti fuori Bilancio e punzecchia l'opposizione: Stavolta e' andata addirittura a casa...
E' caduta nella trappola di non ritirare l'emendamento e cosi' e' stata eliminata l'intera delibera a discapito del contribuente
Redazione
  

In una nota Giovanni Zarro, capogruppo del Pd a Palazzo Mosti, ha plaudito all'approvazione, in Consiglio, dei debiti fuori Bilancio ed ha punzecchiato l'opposizione.
"Per il gruppo del Pd e per l'Amministrazione Pepe - scrive - missione compiuta.
Il Consiglio comunale, seduta 28 aprile, ha approvato l'ultima trance dei debiti fuori bilancio.
Con quella delibera sono stati pagati tutti i debiti certi liquidi ed esigibili delle passate consiliature del centrodestra ed anche di quelle della prima repubblica.
La prossima Amministrazione è libera da questo ingombrante fardello.
Ed il cittadino sa che debiti fuori bilanci non ce ne saranno più (in verità questo è stato detto anche quando è stato approvato l'ultimo pacchetto di debiti, prima di quelli di cui si parla oggi ndr).
E' tutelato dalla nuove norme sulla contabilità.
Un'operazione di pulizia contabile radicale. E moralmente giusta. I creditori sono stati pagati. Giustizia è fatta. E il debito del Comune è stato ristrutturato.
Da ora in poi, ad ognuno le proprie responsabilità e ad ognuno i propri meriti. Nella chiarezza.
Il compito della "messa in bonis" delle finanze comunali deve proseguire con la riformulazione del Piano di Riequilibrio e con la sua presentazione entro la fine del prossimo mese di giugno.
Come recita la legge di stabilità 2016.
Deve proseguire ripensando la macchina comunale.
Per la Tari ed il suo Regolamento missione non compiuta.
Chi troppo vuole nulla stringe.
L'Amministrazione aveva aggiornato il Regolamento Tari come chiedeva la legge ed a più voci la Commissione Finanze del Comune, tutta, e le Associazioni di categoria.
Al testo, presentato in aula dalla Giunta, sono stati presentati degli emendamenti.
Uno del Pd ed uno dell'opposizione.
Non sono stati ammessi al voto perché privi del parere dei revisori, assenti dall'Aula.
L'alternativa o ritiro degli emendamenti o ritiro della delibera.
Il Pd ha dichiarato di ritirare il suo emendamento. Per evitare la trappola che "il meglio è nemico del bene".
La opposizione è andata diritta diritta nella trappola.
Non ha ritirato l'emendamento.
L'Amministrazione non poteva fare altro, a quel punto, che ritirare la delibera.
Le modifiche presentate in Consiglio, dal Pd e dall'opposizione, non sono state approvate. Ma anche le modifiche elaborate dall'Amministrazione non sono state approvate.
I danneggiati?
Gli artigiani e i piccoli imprenditori.
Grazie opposizione!
Quando l'ira diventa padrona del cervello… così capita! Guai per tutti.
Soprattutto per i contribuenti.
Naturalmente, quanto al resto, al di là delle carte, la gestione dell'Asia ha bisogno di un di più di imprenditorialità come ha bisogno di un di più di tecnologia.
Il lavoro, pur intelligente ed appassionato degli addetti, deve guadagnare in produttività. In efficacia ed efficienza. Per rendere il servizio al meglio.
E perché no per provare, anche, ad abbassare i costi. E ridurre la tariffa.
Nessuno ha gli occhi bendati, è necessario, in questo quadro, che la Regione si muova ed approvi la nuova legge sui rifiuti.
Per dare vita al ciclo integrale.
Il gruppo del Pd ha completato l'opera assicurando il numero legale.
L'opposizione come sempre è fuggita… dai banchi della responsabilità.
In questa tornata del Consiglio, però, c'è stata un'innovazione!
Non sono fuggiti dai banchi per collocarsi dietro la balaustra.
Sono fuggiti …per andare a casa!
Chissà che il popolo non decida di farli restare lì; di farli restare "ottimamente" a casa.
Mastella che predica il buon funzionamento delle istituzioni faccia chiarezza. O ha ragione lui. E ci complimentiamo.
O hanno ragione i suoi consiglieri e la città si ribella. E la sua parola cade. Scelga.
Questo è il tempo.
Quanto alla legalità della seduta. Non molte parole. Si leggano le leggi.
La legge di stabilità 2016.
Naturalmente sempre facendo ricorso alla intelligenza. Ma sul punto è chiarissima. Come la volontà del Comune.
Il diritto di parola è assicurato a tutti.
Non solo, però, per dire sciocchezze".

comunicato n.91126



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