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Benevento, 24-04-2016 22:30 ____
Claudio Ricci presenta la lista per le comunali del 5 giugno e dice: Spero in una campagna elettorale ove si parlera' di cose serie, senza invettive
Non l'abbiamo decretata noi la fine di una carriera politica, riferendosi a Mario Pepe e dunque perche' verso di noi un tale risentimento e tanta violenza?
Nostro servizio
  

L'accelerata alla campagna elettorale data dalla città di Benevento, si dice con la discesa in campo di Clemente Mastella, si riverbera anche sugli altri Municipi chiamati al voto il prossimo 5 giugno.
Così a San Giorgio del Sannio, con quasi una quindicina di giorni in anticipo rispetto addirittura al termine ultimo per la presentazione delle liste, è stata presentata la compagine che sosterrà il tentativo di riconferma del sindaco uscente Claudio Ricci alla riconquista della poltrona di primo cittadino.
Sarà solo una piccola pausa, il 6 giugno saremo nuovamente al nostro posto di lavoro, di questo ne sono certo, ha detto il candidato Ricci che è anche presidente della Provincia.
A ragione del fatto che la battaglia, per Ricci, sia già vinta, sul palco, tra i dodici candidati della sua lista ci sono anche due volti storici dell'opposizione a San Giorgio del Sannio: Antonio Castaldo e Giovino Carpenella, quest'ultimo nome storico della Destra e capogruppo uscente della componente "Nuova San Giorgio" al cui vertice era proprio lui alle scorse elezioni quali candidato sindaco.
Oggi entrambi corrono per sostenere Claudio Ricci.
Ad aprire i lavori, in una Sala stracolma e stimata con una presenza di circa 300 persone, è stato Mario Serino, volto storico della politica locale e che è stato anche presidente della Provincia.
Da qui, dal palco, ha detto Serino, è una bella vista, tanta gente e molta è fuori il che ci fa riflettere sul fatto che forse bisognasse ritornare in piazza dove la politica è assente da troppo tempo.
Ma c'è la possibilità di riparare in un prossimo futuro, anche in questa campagna elettorale.
Questa Sala, ha detto Serino, ci ha abituati ad essere concreti così come si è già fatto in precedenti occasioni.
Le cose progettate ed anche qualcosa in più, sono state concretizzare dall'Amministrazione uscente ed in quel di più c'è certamente il Parco che aspettavamo da tanti anni.
L'ex presidente della Provincia ha parlato anche della presenza di un equilibrio del territorio che in altri momenti è stato invece maltrattato.
Il centro del commercio di San Giorgio è di grande valenza ma ora attraversa momenti difficili e l'Amministrazione a questo dovrà porvi particolare attenzione.
Dopo Serino ha preso la parola un altro personaggio storico della politica sangiorgese, Arcangelo Manganiello, già consigliere comunale di opposizione del Psi.
Ho abbandonato l'attività politica da oltre venti anni, un impegno politico che si è svolto sempre nell'ambito del centrosinistra e questa è dunque la mia casa, ha detto Manganiello.
Ho risposto alla sollecitazione del sindaco Claudio Ricci.
Ci siamo sempre incontrati in politica ma lui in maggioranza ed io sempre all'opposizione...
Manganiello ha concluso rammaricandosi per la scarsa presenza di giovani nella lista del sindaco uscente.
La mia è stata una generazione egoista ed in questa direzione c'è dunque molto a recuperare.
Continuando nella partecipazione dei politici storici di San Giorgio del Sannio, ha preso dunque la parola Giorgio Nardone, già sindaco della città, il quale si è detto dispiaciuto che dopo 40 anni ci possa essere ancora qualcuno che ha voglia di tornare sul luogo del delitto... (il riferimento è stato ovviamente a Mario Pepe ndr).
Io ne sono uscito dalla politica ed ora faccio il contadino...
Questa è una battaglia senza veri avversari, avversari che però minacciano parlando contro il paese mentre bisognerebbe essere propositivi.
Tornata la parola a Mario Serino egli l'ha passata a ciascuno dei dodici candidati.
Poi però ci ha pensato Claudio Ricci a ridimensionare la portata dell'eloquio e così hanno parlato solo i nuovi ingressi.
Clementina Ambrosino è tornata sul concetto del delinquente che torna sul luogo del delitto con attacchi pesanti...
Giovanna Annese ha parlato, facendosi subito apprezzare dall'uditorio, della sua esperenza di infermiera in un reparto importante di un Ospedale, una esperienza lavorativa cominciata circa dieci anni fa e quelle sensazioni di dover sostenere l'esame di "ammissione" l'ha avvertita nuovamente ora che si accinge a fare il gran salto ed a buttarsi in politica dove si augura di poter ben figurare e di essere utile alla collettività.
Maria Pia Varriale ha proclamato il suo impegno a favore della città ed infine Giacomo Zampetti che ha tenuto subito a precisare: Non mi confondete con altri, sono il figlio dell'acquaiuolo, detto il fontanaro.
Penso di poter essere un buon rappresentante dei giovani.
Quindi, suscitando l'ilarità compiaciuta della sala, ha detto: Voglio un voto plebiscitario per la lista, per il sindaco ma anche e soprattutto per me...
A questo punto della manifestazione politica ha preso la parola Claudio Ricci che ha ringraziato per la presenza numerosa ed autorevole.
E' l'inizio di un nuovo percorso ma anche il momento del consuntivo di ciò che abbiamo fatto in questi ultimi cinque anni.
Quella di stasera è stata una presenza non scontata, ha continuato Ricci e per questo ritengo che possa essere considerato un buon sintomo.
Ho svolto tante campagne elettorali e so che esse si possono iniziare in due modi: Con una serie di promesse e quindi impegnandosi per il futuro o con la dimostrazione di ciò che si è già fatto, nel caso di un'Amministrazione uscente e questo per presentare un biglietto da visita di impegno e di credibilità.
Quindi, Ricci ha parlato delle difficoltà enormi nella gestione oggi di un Municipio.
Una volta la manifestazione di stasera si poteva anche concludere con poche battute, don Luigi Sturzo fondò il Partito Popolare utilizzando solo una paginetta di carta, ma la semplificazione oggi sembrerebbe come un atteggiamento che sfugga ai problemi mentre la realtà è troppo complicata, a tutti i livelli.
Ed allora ho bisogno di confrontarmi con voi e di presentarmi in maniera tradizionale.
Successivamente a stasera ci saranno poi incontri tematici che affronteremo visitando anche piccoli agglomerati.
Insomma, vogliamo coinvolgere tutti.
Non ho mai creduto in un uomo solo al comando, ha detto Ricci anche se chi è alla guida di una Istituzione non può sfuggire alla solitudine nel momento della decisione.
Ed a proposito di decisioni, anche dolorose, Ricci ha parlato riportando quanto è successo alla Provincia con l'Agenzia ArtSannio Campania.
Alla Provincia, che è l'Ente che mi preoccupa di più, arrivano al pettine i nodi di una riforma avviata, ma non concretizzata.
Altre decisioni importanti dovrò assumere nelle prossime ore, ha proseguito Ricci.
Le risorse non ci sono e ci saranno dunque altre situazioni difficili da affrontare.
Ricci ha tuttavia sottolineato che non si può più giocare con le aspettative della gente.
Un politico può cadere nei rigori del codice penale e questo è un fatto gravissimo che non è mai avvenuto nella nostra comunità, ma ancora più brutto è prendere in giro la gente.
In questi cinque anni di amministrazione, pur nella diversità dei ruoli, abbiamo portato a termine il nostro programma per intero e senza attivare cause, contenziosi o avere opere pubbliche in sospeso.
Quindi il presidente della Provincia ha parlato del pericolo di una multa di 40 milioni di euro che l'Europa ha comminato allo Stato Italiano e questi girata alla Regione Campania sugli inadempimenti in tema di rifiuti.
Noi siamo a posto ma vi posso assicurare che se si andrà fino in fondo, la metà ed oltre dei Comuni campani dovranno dichiarare il dissesto finanziario.
Questo è solo uno dei tanti aspetti cui bisognerà porre attenzione ed io mi ricandido a fare il sindaco anche per trovare una soluzione a queste problematiche.
Non ho bisogno di mettermi al petto altre patacche né di prendermi la rivincita con qualcuno perché la politica sui fa con il sentimento e non con il risentimento.
Mi spinge a ripropormi la consapevolezza di poter essere ancora utile (Ricci ha 58 anni di età ndr).
Per i prossimi cinque anni, voglio accompagnare San Giorgio del Sannilo fuori dalla crisi che non è ancora passata ma un timido bagliore comincia a vedersi all'orizzonte e noi dobbiamo essere pronti a coglierlo quel bagliore..
Dunque, necessita che la qualità della vita a San Giorgio del Sannio sia molto elevata anche perché non possiamo più guardare solo a Benevento ma nel discorso di area vasta dobbiamo imparare a confrontarci di più con i cugini avellinesi diventando più attrattivi.
Quindi, per le iniziative urbanistiche bisognerà razionalizzare le esistenti ed il nuovo deve rispettare il Piano Urbanistico Comunale.
Dobbiamo rispettare l'ambiente noi che abbiamo il miglior depuratore di tutta la provincia.
La cura del verde sarà addirittura una mia ossessione e qui Ricci ha parlato del completamento della Fontana della Conchiglia sul belvedere di San Giorgio.
Tornando a parlare di politica Ricci, concludendo, ha detto che egli spera in una campagna elettorale ove si parlerà di cose serie senza invettive che non servono a nessuno.
Noi (anch'egli riferendosi evidentemente a Mario Pepe ndr) non siamo stati i colpevoli di una carriera politica finita.
Non l'abbiamo decretata noi la fine e dunque perché verso di noi un tale risentimento e tanta violenza?
Ci auguriamo che tutto questo venga bandito da competitori responsabili.
Questi i dodici nomi dei componenti della lista di Claudio Ricci: Giovanni Colucciello, Dina Camerlengo, Antonio Castaldo, Maria Pia Varriale, Giancarlo Bruno, Clementina Ambrosino, Giuseppe Saccavino, Giovino Carpenella, Giacomo Zampetti, Giovanna Annese, Gerardo Ranauro e Felice Barricella.
In caso di vittoria 8 di questi candidati saranno eletti, oltre al sindaco Ricci, i rimanenti quattro andranno alla minoranza.
Allo stato, le altre liste in campo sono quella di Maurizio Genito, "Alternativa per San Giorgio" e di Mario Pepe "San Giorgio Città Aperta".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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