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Benevento, 06-02-2016 17:30 ____
Federconsumatori Campania intraprende iniziative volte a contrastare un tentativo silente di demedicalizzazione e privatizzazione del 118
L'Associazione invia un formale atto di diffida all'Asl
Redazione
  

Federconsumatori Campania ha deciso d'intraprende iniziative volte a contrastare un tentativo silente di demedicalizzazione e privatizzazione del servizio 118.
In proposito, l'Associazione ha annunciato di aver inviato un formale atto di diffida all'Asl di Benevento.
"Se si esamina la questione con più ampia veduta, sull'intero territorio regionale, tali processi - si legge nella nota inviata alla Stampa - risultano del tutto evidenti.
I cittadini devono sapere che esiste un regolamento sugli standard minimi ospedalieri, finalizzato ad un "dimagrimento" del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), dal quale si desume, paradossalmente, che la proporzione numerica tra popolazione e numero di ambulanze di soccorso avanzato, in un'area montana così vasta, è del tutto insufficiente ed inferiore ad ai livelli minimi.
E' di comune esperienza di tutti i cittadini del beneventano, ma non solo, che nelle aree extra-urbane, non certo per mancanza d'impegno da parte degli operatori, non si sia materialmente in grado di garantire un intervento entro 20 minuti in un codice rosso.
Ma è legge di natura, e non degli uomini, che in otto minuti, in caso di arresto cardio-circolatorio, si verifica la morte cerebrale.
Il tempo è un essenziale parametro nella valutazione dei soccorsi d'emergenza.
Allora a cosa serve mantenere in piedi un sistema che non è strutturalmente adeguato alla sua funzione di soccorso e di salvataggio di vite umane?
Queste domande vengono provocatoriamente poste, auspicando che sulla questione si mantenga la dovuta attenzione e che la cittadinanza prenda coscienza, specie in alcune aree, della sostanziale negazione di un servizio pubblico essenziale del quale hanno necessità e diritto.
Se pertanto s'intende ricorrere a postazioni di 118 de-medicalizzate, magari affidate a privati, queste devono essere integrative e non sostitutive della rete già esistente e numericamente contenute nei limiti previsti dalla legislazione regionale.
L'associazione ha ritenuto, a mezzo di Carlo Spirito, responsabile dello sportello sanità dell'Associazione, di procedere all’invio di un formale atto di diffida, ben lieta di un ripensamento da parte dell'Azienda Sanitaria che, ci si augura, esprima la presa di coscienza delle gravi carenze del sistema d'emergenza e dell'esigenza di un suo potenziamento".

comunicato n.88657



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