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Benevento, 24-11-2015 20:59 ____
Il Consiglio approva la modifica al Regolamento per la gestione degli impianti sportivi ma tra molte perplessita' e l'astensione di Izzo
Fausto Pepe e Raffaele Del Vecchio parlottano lungamente sollecitando la curiosita' di tutti... La situazione post-alluvione di PalAdua e PalaParente e quasi tornata alla normalita'. Tempi lunghi per il campo di Rugby
di Diego De Lucia
  

Avvertenza per il lettore: l'inizio di questo articolo è copiato di sana pianta da quelli precedenti riguardanti il medesimo argomento.
Capirete il perché.
La minoranza garantisce il numero legale e solo così il Consiglio comunale della città capoluogo si è potuto celebrare.
Per l'avvio dei lavori dell'Assemblea, peraltro con i canonici 90 minuti di ritardo rispetto all'orario prefissato, la maggioranza non aveva garantito i numeri necessari a rendere legale la seduta: molti dei suoi i consiglieri non c'erano e la stessa avrebbe potuto tranquillamente saltare se qualcuno della minoranza non avesse risposto all'appello o se avesse chiesto, secondo il più classico degli "escamatoge", la verifica del numero legale prima di uscire dall'Aula.
Così non è stato e si è andatI avanti.
E' già successo molte volte in passato, succederà anche in futuro, fino a quando, con il voto per il rinnovo del Consiglio, si spera che questo andazzo veda finalmente la fine.
Venendo a quanto accaduto in Aula, è stato approvato il provvedimento di modifica al Regolamento per la gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale e con esso tre delibere di debiti fuori Bilancio.
E’ stato, invece, respinto un ordine del giorno finalizzato al ritiro di un bando pubblico per assumere un dirigente ai Lavori Pubblici.
L'ordine del giorno riguardante il tema dell'occupazione non si è svolto ed è stato rinviato alla prossima seduta, forse perché nessuno pensava che, con la sua approvazione, si sarebbe risolto per davvero qualcosa in città.
In ogni caso, la richiesta di rinvio ad altra data era stata formulata dal consigliere Nazzareno Orlando in quanto era assente il dirigente.
Questo il succo della riunione del Consiglio riunitosi questo pomeriggio a Palazzo Mosti.
Da segnalare che il Regolamento è stato approvato con l'astensione del presidente del Consesso, Giovanni Izzo, che stavolta ha votato così come ha fatto l'opposizione.
Sui debiti fuori Bilancio, l'opposizione è rimasta in Aula e si è ancora astenuta, comunque consentendo il via libera a questa trance di debiti fuori bilancio riguardanti tre parcelle legali.
C’è voluta, dunque, ancora una volta, la minoranza a mascherare le carenze numeriche di una maggioranza balbettante.
E' anche vero che su cinque punti all'ordine del giorno, tre erano stati presentati dall’opposizione, che quindi aveva interesse a discuterli.
Ciò non toglie che le assenze nella maggioranza sono state, come al solito, vistose.
La vicenda che ha, però, colpito di più gli osservatori è stato un lunghissimo tet-a-tet che si è svolto in pubblico, in piena seduta consiliare.
Per quasi un'ora, mentre fervevano (si fa per dire) i lavori del Consiglio, il sindaco Fausto Pepe ed il suo vice Raffaele Del Vecchio hanno parlottato a voce sommessa: i due, politicamente, non si amano, com’è noto; ed il perché abbiano scelto proprio l'Aula consiliare per intrattenersi a colloquio resta di difficile comprensione.
Così come incomprensibile è stato il contenuto del lungo colloquio.
E' ovvio che tutti abbiano pensato che i due si siano confrontati sulla questione della successione allo scranno più alto di Palazzo Mosti.
Con la prossima primavera, com'è noto, Del Vecchio si avvia ad essere il candidato del Pd a succedere a Pepe, il quale, però, ha altro per la testa e pensa ad un altro uomo.
Nei prossimi mesi, si vedrà se questo colloquio ha dato qualche indicazione diversa da questi due binari che sembrano assai paralleli e molto poco convergenti.
La seduta è iniziata con un minuto di raccoglimento per commemorare le vittime delle stragi di Parigi del 13 novembre scorso e per la prematura scomparsa dell'ex assessore comunale, Giancarlo Bocchini, avvenuta nella giornata di ieri.
Quando si è, infine, passati ai lavori programmati si è affrontato il tema della modifica al Regolamento per la gestione degli Impianti Sportivi comunali.
Qui si è registrata, tra le tante stranezze di questa giornata, l'inusuale comportamento di Izzo nella votazione che è passata con soli 10 voti favorevoli e 13 astenuti.
Questo comportamento di un larga parte del Consiglio si spiega con il fatto che all'opposizione non è chiaro un passaggio importante: il periodo di affidamento di un impianto sportivo è ritenuto esagerato con i 10 anni ed i 5 di proroga.
La minoranza ha, poi, chiesto maggiore concertazione con l'Ente Provincia avendo quest’ultima la proprietà di due strutture sportive molto importanti come il PalaTedeschi e l'istituto Rampone.
Ma soprattutto per l'opposizione in una struttura sportiva si deve poter fare solo pratica sportiva e non utilizzarla per altre finalità come ad esempio i campi solari nei mesi estivi.
La discussione sulla modifica era stata introdotta dal presidente della Commissione Sport, Rino Caputo.
Il consigliere, dopo aver formulato i propri voti augurali di pronta guarigione al giornalista Reno Giannantonio, che ha accusato un malore nelle ore precedenti ed è stato ricoverato in Ospedale, ha affermato sulla proposta di delibera: "Finalmente si discute della materia.
Questa è solo un'integrazione per disciplinare al meglio i rapporti tra l'Amministrazione comunale e le strutture sportive.
Non bisogna monopolizzare, da parte dell'affidatario, la struttura.
Puntiamo alla collettività e non ad affidarli in via esclusiva".
Sulle insistenze della minoranza Caputo ha anche parlato della situazione delle strutture sportive dopo l'alluvione del mese di ottobre: "Il PalAdua è a pieno regime ed è fruibile, mentre il PalaParente sarà pronto entro il 30 di questo mese.
Non potrà ancora essere a pieno regime, ma almeno sarà fruibile.
Per la struttura in gestione al Rugby IV Circolo in via Compagna si deve stabilire cosa fare.
Abbiamo cercato di avviare una procedura per accedere ad un credito in collaborazione con la società, ma per ripristinare soltanto il campo da gioco sono necessari 480mila euro anche perché occorrerà una preventiva bonifica".
Nazzareno Orlando di Tèl, nell'avviare il dibattito, ha attaccato: "La strada intrapresa non è corrispondente a quelle nazionali e quello che non capisco è perché non c'è stato nessun confronto tra il Coni e le Federazioni".
Orlando ha, quindi, chiesto la concertazione con la Provincia: "Le strutture più importanti il PalaTedeschi o il Rampone sono di competenza provinciale, dovrebbe esserci un tavolo permanente".
Sulla durata dell'affidamento della struttura sportiva comunale non è apparso d'accordo: "Ci vorrebbe equilibro.
Ci sono società che hanno creato un danno per la nostra città non pagando le tasse".
Infine un esortazione: "Intitoliamo il PalAdua a Valentino Ferrara, il giovane giocatore di Pallamano che è morto dopo una bruttissima malattia".
Si è detto d'accordo subito il consigliere Caputo.
E' intervenuto, quindi, il capogruppo del Pd, Giovanni Zarro, che ha rimarcato: "La delibera occorre per velocizzare l'attività di gestione e per velocizzare le procedure e renderle possibili".
Sulla durata dell'affidamento, Zarro ha aggiunto che probabilmente i 10 anni di affido e 5 anni di proroga erano dovuti anche per rispondere ad analoghe richieste da parte degli istituti di credito che elargiscono i mutui.
Perplesso è apparso anche Luigi De Nigris di Sil: "In molti impianti non si fa solo attività sportiva, ma ci sono realtà, sempre nella funzione sociale, che sono abbastanza remunerative, ma noi come Ente dobbiamo sapere cosa fanno.
I campi solari a noi stanno bene? Quello è un luogo di remunerazione che a noi sfugge".
La delibera è passata con 10 voti favorevoli 13 astenuti, tra cui il presidente Izzo e Amina Ingaldi.
Si è, quindi, passati al secondo punto relativo al posto di dirigente dell'area tecnica.
Mario Pasquariello di Tèl ha attaccato il segretario generale del Comune, Claudio Uccelletti: "Dobbiamo sempre rincorrere le cose.
Probabilmente i segretari comunali non sono più indipendenti, ma dipendenti.
Ucceleltti non ha risposto ai nostri interrogativi ed è venuta meno la fiducia.
Il segretario, invece, dovrebbe avere un ruolo di garanzia, imparziale e legittimo".
Quindi, Pasquariello ha richiesto il ritiro del bando da adeguare alla normativa vigente.
Mario Zoino del gruppo misto ha detto: "Un'ulteriore spesa per un inutile provvedimento.
Con gli stessi soldi si potrebbero assumere altri due dipendenti e promuovere dall'interno qualche dipendente".
Uccelletti si è difeso: "E' pienamente legittimo il bando anche e sopratutto per qualifiche dirigenziali".
E’ intervenuto anche il dirigente dell'Ufficio Legale del Comune Vincenzo Catalano che ha difeso la scelta operata dall'Amministrazione: "Non può essere revocato in quanto è tutto legittimo non è stato impugnato da nessuno neanche dagli esclusi".
Ha preso, quindi, nuovamente la parola De Nigris: "E' un bando illegittimo e vi potrebbe creare delle difficoltà. Va ritirato.
Nessuno ha fatto ricorso? Non c'entra nulla".
Pietro iadanza, assessore al Personale, ha spiegato come non ci fosse nulla da eccepire in merito alla procedura.
Il sindaco abbastanza irritato è, quindi, intervenuto per una risposta alle contestazioni dell’opposizione: "Non potevo restare silente. Noi non dobbiamo difenderci, la procedura è legittima".
Molto critico Zarro nei confronti dell'opposizione: "Ritirate questo punto. Si rischia l'illecita pressione per creare un atto illegittimo".
E De Nigris ha risposto con ironia: "Alcuni interventi sono davvero farseschi..."
L'ordine del giorno è stato respinto con 12 contrari 9 favorevoli.
Si è, quindi, passati a discutere l'ordine del giorno in materia di viabilità in località Epitaffio presentato da Giovanni Quarantiello.
Proprio quest'ultimo ha relazionato: "La viabilità nella zona è molto pericolosa, incidenti frequenti alcuni anche mortali.
Sul ponte San Nicola avete fatto lavori inutili e lo dissi sette mesi fa che appesantire la struttura era del tutto inutile, invece di verificare i problemi sotto al fiume".
Tornando a contrada Epitaffio il consigliere ha accusato che non erano state poste segnaletiche orizzontali ed ha chiesto in maniera polemica: "Perché non si fa almeno in un lato il marciapiedi?
Il settore dei Lavori Pubblici cosa ha intenzione di fare?"
L'assessore alle Opere Pubbliche, Cosimo Lepore, ha difeso l'operato del suo Assessorato in questi anni di amministrazione: "Contrada Epitaffio ha avuto la stessa manutenzione di tutta la città.
Non è stata trascurata.
Quest'Amministrazione per quanto riguarda la viabilità ha fatto davvero tanto".
Non c'è stata votazione e si è, quindi, passati al rinvio dell'ordine del giorno sull'occupazione presentato da Nazzareno Orlando.
Votate, infine, tre schede di debito fuori bilancio dopo l'esortazione di Zarro di rimanere in Aula soprattutto ai suoi colleghi di opposizione.
Il capogruppo di Tèl Pasquariello ha risposto: "Siamo convinti della negatività della manovra, siamo convinti che questa Amministrazione andrà in dissesto.
Noi, comunque, per senso di responsabilità restiamo in Aula e ci asteniamo.
La delibera è, quindi, passata con 11 voti favorevoli e 7 astenuti.
Dopo di questo, la seduta è stata sciolta.

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