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Benevento, 24-11-2015 19:11 ____
"Il Fatto Quotidiano" pubblica lo stralcio di una telefonata tra Umberto Del Basso De Caro e Nicola Boccalone
Per il presidente di "Altrabenevento" Gabriele Corona occorre un supplemento di indagini per capire come venivano disposti i trasferimenti e le nomine dei consulenti
Redazione
  

Il giornale "Il Fatto Quotidiano" si è interessato nuovamente alla politica sannita con un nuovo articolo che riporta intercettazioni telefoniche che vedono protagonista il sottosegretario di Stato, Umberto Del Basso De Caro.
Si tratta di stralci di conversazioni telefoniche registrate nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Benevento, avvenute tra il 2012 ed il 2013, tra il deputato del Partito Democratico, che comunque non risulta essere tra gli indagati, ed altri esponenti pubblici come il sindaco, Fausto Pepe, e Nicola Boccalone, ex direttore generale dell'Ospedale "Rummo".
Proprio in merito all'Azienda Ospedaliera, alla sua gestione ed al contenuto di queste telefonate è intervenuto Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento, il quale ha chiesto un supplemento d'indagine da parte della Procura della Repubblica.
"Il Fatto Quotidiano" - scrive - ha pubblicato oggi in prima pagina, uno stralcio della telefonata della primavera 2013 tra il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro e Nicola Boccalone, all'epoca direttore generale dell'Ospedale "Rummo", intercettata dalla Polizia Giudiziaria nell'ambito della indagine sui rapporti tra amministratori pubblici ed il clan Sparandeo.
Impressiona il tono perentorio con il quale Del Basso De Caro avvisava il suo interlocutore che se non avesse provveduto immediatamente a rimuovere dall'incarico il direttore amministrativo dell'Ospedale entrato in conflitto con la sua compagna, Ida Ferraro, dirigente del settore legale della stessa Azienda Ospedaliera, avrebbe fatto una "guerra nucleare" perché lui non ha paura di nessuno, ed ha strumenti e relazioni per farla pagare ai suoi avversari.
Per queste dichiarazioni, il sottosegretario del Governo Renzi non è mai stato neppure indagato.
Ieri l'altro, sempre "Il Fatto Quotidiano" ha pubblicato con il titolo: "I voti non sono gratis" un'altra telefonata intercettata, quella tra Del Basso e la sua compagna, i quali a gennaio 2013 facevano riferimento ad una certa Rita che chiedeva di "ritornare" a lavorare in Ospedale con la nomina di "posizione organizzativa" in cambio di un pacchetto di voti.
Nell'articolo del quotidiano di Travaglio, non si precisa chi è Rita, ma ieri "Il Mattino", in riferimento a voci circolate in città, ha smentito che si trattasse di Rita Angrisani già sindaco di Apollosa e dirigente medico della Asl.
In verità, non si è trattato di "voci" perché è stata la Polizia Giudiziaria, nel caso specifico la Squadra Mobile della Questura di Benevento, ad indicare, con una relazione al magistrato, che la Rita oggetto della conversazione tra Del Basso e la sua compagna, fosse proprio Angrisani.
Si tratta di un errore clamoroso perché, in effetti, Rita Angrisani non ha mai lavorato all'Ospedale "Rummo" e, quindi, non poteva chiedere di ritornarci e neppure avrebbe mai potuto chiedere l'incarico per la "posizione organizzativa" che per contratto nazionale spetta solo a personale amministrativo e non ai dirigenti medici.
E', quindi, necessario un supplemento d'indagine o di una nuova indagine, da parte della Procura della Repubblica per capire chi fosse veramente la Rita funzionario amministrativo che voleva "tornare" al "Rummo"; se la stessa ha ottenuto tale incarico in cambio di voti e come venivano disposti i trasferimenti e le nomine dei consulenti, anche quelli tecnici, presso quell'Azienda Ospedaliera".

comunicato n.86543



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