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Benevento, 23-11-2015 20:29 ____
E' ora che la Prefettura si interessi della vicenda della mensa scolastica. Il Comune ha gia' fatto troppi errori...
Questo e' ora l'obiettivo del Comitato dei genitori, del Movimento Cinquestelle e di Altrabenevento dopo la sospensione dell'esito della gara concessa dal Tar ed al conseguenziale annullamento deciso poi dal Comune
Nostro servizio
  

"E' ora che la Prefettura si interessi della vicenda.
Il Comune ha già fatto  troppi errori".
Il Comitato dei Genitori, l'Associazione Altrabenevento ed il Movimento 5 Stelle hanno alzato la voce questo pomeriggio ed hanno affilato le armi.
Nel mirino, ancora una volta, la gestione della mensa scolastica a Benevento, argomento al centro delle polemiche da mesi, rinfocolate, però, negli ultimi giorni dopo la clamorosa bocciatura da parte del Tar Campania della gara d'appalto per l'affidamernto del servizio, gara, peraltro, partita, accompagnata e seguita da roventi polemiche.
La "dichiarazione di guerra" del Comitato, dell’Associazione e dei grillini è emersa al termine della riunione operativa presso l'Istituto Comprensivo San Filippo convocata per discutere proposte, iniziative e soluzioni su quello che si è venuto a determinare.
Assenti questo pomeriggio, però, esponenti della Giunta comunale così come erano assenti i consiglieri comunali, mentre ad assistere al confronto c'erano alcuni dipendenti ex Ristorò, azienda che in passato ha gestito il servizio.
I sentimenti dei genitori che accompagnano tutti i giorni i propri figli a scuola sono ovvi e comprensibili: rabbia, sconforto.
I papà e le mamme sono stufi di una situazione bloccata da due mesi, quanti ne sono trascorsi dall'inizio dell'anno scolastico.
La beffa dell'aggiudicazione della gara all'Ati di cui fa parte la Glm Service, seguita poi dalla sospensione della procudura da parte del Tar e l'annullamento, infine, della gara stessa per volere del Comune dopo il ricorso della ditta concorrente Quadrelle 2001, non va giù perché comunque c'è il problema di fornire un pasto ai propri figli, mentre magari si è al lavoro e le operazioni non sono facilmente gestibili.
Insomma, ci si arrangia: i genitori consegnano, per la gran parte, i panini ai propri figli; mentre sono in pochi quelli che riescono ad andarli a prendere a scuola per farli mangiare a casa e magari poi riaccompagnarli nuovamente a scuola.
Uno stress, comunque.
A questo punto la reazione appariva inevitabile.
E' stato, dunque, chiesto un intervento autorevole da parte di un'entità al di sopra delle parti per un controllo attento della procedura.
Secondo i promotori dell'iniziativa, il prefetto oppure un suo delegato dovrebbe convocare le ditte interessate al fine di verificare la qualità delle loro offerte; inoltre si dovrebbe obbligare il Comune ad iscrivere in bilancio le risorse finanziarie necessarie all'adeguamento in tre mesi del centro di cottura comunale, la cui mancanza costituisce il grande handicap della stessa attività di gara.
Infine, bisognerebbe indire nuovamente una gara europea.
L'Amministrazione, a sua volta, ha deciso di attivare una procedura negoziata che consentirà l'avvio della mensa dal prossimo 9 dicembre fino al 29 febbraio.
Una soluzione che, però, non soddisfa né i genitori, né i Cinquestelle e neppure Altrabenevento.
Confermato il presidio che si terrà giovedi prossimo prima a Palazzo Mosti da dove poi una delegazione richiederà un incontro al prefetto, Paola Galeone.
I dipendenti ex Ristorò hanno espresso un giudizio molto severo nei confronti della ditta che si è aggiudicata l'appalto affermando che non era idonea la cucina e che non esistevano nemmeno gli spogliatoi.
L’Associazione Altrabenevento ha, invece, detto che un'Amministrazione comunale civile la prima cosa che deve fare è mettere nel proprio bilancio la cifra di 800mila euro per lavori di somma urgenza perché si ricostruisca il centro di cottura a Capodimonte.
Durante l'incontro, sono state anche nuovamente proposte, come sedi di transizione, quelle della Caritas oppure le Orsoline.
La riunione è stata introdotta da Barbara Cancellieri del Comitato dei Genitori di San Filippo la quale ha detto: "Adesso basta.
C'è stata l'ennesima bugia di Pepe e Moschella quando hanno detto che il servizio sarebbe ripartito ed, invece, poi tutto è stato bloccato.
La verità è che ci siamo stufati anche se possiamo dire che non ci avevamo mai creduto alla ripartenza della mensa.
Questo gioco non lo possiamo più condividere".
Una mamma dell'asilo Cretarossa, Manuela Scala, si è detta d’accordo: "La fiducia è terminata.
I soldi che erano stati risparmiati nel servizio potevano essere reinvestiti per il centro di cottura di Capodimonte ed invece nulla è stato fatto".
E' poi intervenuto Gabriele Corona di Altrabenevento che ha subito attaccato: "E' stato un capitolato pedestre, un errore clamoroso chiedere alle aziende, nel bando, di realizzare a proprie spese il centro e così ben nove aziende hanno rinunciato a presentare la domanda di partecipazione alla gara proprio per le richieste assurde che il Comune ha avanzato con un capitolato che non poteva produrre nulla".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

comunicato n.86510



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