Benevento, 21-11-2015 13:04 |
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Roberto Capezzone apre un altro scenario per il dopo alluvione: Ha subito danni la grande discarica in disuso di Ponte Valentino?
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Nostro servizio |
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Il consigliere comunale d'opposizione a Palazzo Mosti, Roberto Capezzone (foto), ha presentato un'interpellanza rivolta al sindaco, Fausto Pepe, all'assessore alle Opere Pubbliche, Cosimo Lepore, ed a quello all'Ambiente, Enrico Castiello a proposito dei danni provocati dall'alluvione e nello specifico agli eventuali ulteriori danni che ha potuto ricevere la discarica dei rifiuti solidi urbani di Ponte Valentino, quella di passata memoria.
Così Capezzone ha chiesto innanzitutto di sapere "quali e quante imprese o aziende hanno subito danni, ovvero se il Comune è in possesso di schede o elenchi di imprese o aziende che hanno subito danni con specifica indicazione dell'entità degli stessi.
Analoga richiesta si formula con riferimento agli esercizi commerciali e ai privati cittadini danneggiati dall'alluvione".
Poi il consigliere comunale d'opposizione, dopo aver chiesto di conoscere l'oggetto e l'entità degli stessi è andato, come abbiamo scritto innanzi, a proporre la specifica richiesta d'interpellanza e discussione in Consiglio relativamenmte alla discarica di Ponte Valentino.
Egli ha chiesto di sapere "se l'area della discarica ha subito danni e in quale misura e quali siano state le attività di messa in sicurezza ovvero se materiali nocivi o pericolosi siano stati dispersi a seguito dell'alluvione".
Non è dato sapere se questa interpellanza di Capezzone sia mirata, nel senso che egli sia già a conoscenza di qualcosa di specifico, ma vuole che a confermarlo siano gli amministratori di Palazzo Mosti.
Infine, il consigliere comunale ha domandato, con riferimento al Comune di Benevento, "quali organismi amministrativi o tecnici dovranno interloquire con il commissario per gli eventi alluvionali ai fini di una preventiva e puntuale verifica in Consiglio comunale di quanto anche appena richiesto".
Ovviamente Capezzone, conoscendo i tempi, talvolta biblici nei quali ordini del giorno, interrogazioni ed interpellanze arrivano poi alla discussione in Consiglio, ha chiesto, anche in considerazione del forte disagio sociale ed economico di cui si parla, "che la discussione dell'interpellanza venga calendarizzata nel minor tempo possibile onde consentire al Consiglio e ai cittadini di avere contezza sugli interventi, sulle modalità e sui tempi degli stessi".
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