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Benevento, 11-10-2015 16:12 ____
Sono in diminuzione gli infortuni sul lavoro ma non quanto l'anno scorso. Segno questo che la "ripresina" economica e' giunta anche nel Sannio
Raffaele Del Vecchio alla Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro denuncia le lungaggini della burocrazia comunale che frena sul posizionamento di una statua nella piazza dedicata proprio a chi ha perso la vita lavorando
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E' stata celebrata anche a Benevento la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, 65esima edizione, a cura dell'Anmil.
La manifestazione, dopo la Santa Messa, ha vissuto sotto la pioggia battente il suo momento emozionante con il posizionamento della corona d'alloro al Monumento ai Caduti sottolineato dalle note suggestive del silenzio fuori ordinanza.
Poi la folta rappresentanza dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro si è trasferita nel Teatro De Simone dove si è svolto il Convegno sul tema: "La fortuna non è un dispositivo di sicurezza".
A prendere per primo la parola in una Sala colma, è stato il nuovo presidente Giuseppe Ricci che ha avuto innanzitutto parole di ringraziamento e di compiacimento, oltre che di ammirazione e stima, per il suo predecessore, Corradino Romano, che ha retto le sorti dell'Associazione per molti anni.
La parola è, quindi, passata alla responsabvile della sede Anmil di Benevento, Annarita Lauro, che ha parlato di come la situazione del fenomeno infortunistico, stando agli ultimi dati provvisori Inail disponibili relativi al periodo 1° gennaio-31 agosto 2015, abbiano evidenziato un significativo aumento dei casi mortali passati da 652 nei primi 8 mesi del 2014 a 752 nel 2015 (+15%), mentre per quanto riguarda gli infortuni è rallentato il calo registrato negli ultimi anni e, nel confronto tra il 1° gennaio-31 agosto 2015 e lo stesso periodo del 2014 la flessione è stata solo -4,1% con 410.000 denunce quest'anno.
Ma questa Giornata di lavoro, ha detto Lauro, vuole essere anche l'occasione per fare il punto sulla tutela prevista per i lavoratori infortunati o per quanti contraggono una malattia professionale ed ha concluso: "Non lasciate soli chi ha già pagato con la vita o con la salute, il prezzo più elevato".
A prendere la parola è stato, a questo punto, il vice sindaco, Raffaele Del Vecchio, che ha esordito rivolgendo il suo ringraziamento per il lavoro svolto a Corradino Romano che ha saputo, negli anni, creare un importante rapporto con le Istituzioni improntato alla solidarietà.
Il presidente subentrante, Giuseppe Ricci, è persona che si è proposta con umiltà e con il riconoscimento a chi ha gestito l'Associazione prima di lui.
Chiunque di noi va ad attingere l'acqua in un pozzo non deve mai dimenticare che qualcuno prima di lui quel pozzo lo ha scavato, ha detto Del Vecchio.
Dunque, il ricordo è importante, ha proseguito, così come quello di fissare in città elementi proprio che tengano conto del passato.
Per questo, abbiamo già realizzato, così come richiesto dall'Anmil, una piazza ai Caduti sul Lavoro e lo abbiamo fatto proprio lì dove c'era una fabbrica che è saltata in aria anni fa provocando la morte di sette persone ed un solo superstite, Corradino Romano, appunto.
Lì bisogna, però, completare l'opera con l'innalzamento di una statua.
L'ho già annunciata più volte questa iniziativa, ma non l'abbiamo ancora realizzata. Ora basta!
Sono stanco di seguire la burocrazia. In poche settimane dobbiamo fare ciò che non abbiamo concretizzato finora.
Stiamo anche lavorando molto, assieme a Mariano De Luca della Fand, per eliminare il più possibile le barriere architettoniche.
Mi augurio che oltre il nostro, quello della Cultura, ci sia la sensibilità anche di altri settori comunali in tal senso.
Dobbiamo replicare su vasta scala questo concetto dell'accessibilità alla propria città senza problemi da parte dei disabili.
Un'opera pubblica che viene realizzata senza tenere conto dell'accesso ai disabili vuol dire che è stata progettata da persone che non hanno sensibilità.
Vorrei augurarmi, ha detto usando un paradosso Raffaele Del Vecchio, che per il futuro l'Anmil non esista più nel senso che non abbia più, iscritti perché questo vorrebbe dire che i nostri interventi hanno dato i frutti sperati.
Gli anni che abbiamo davanti (qui Del Vecchio ha ipotizzato, come buon auspicio, una conferma alla guida del governo della città da parte del centrosinistra, magari guidato proprio da lui) devono servirci a continuare questa battaglia, ascoltando i consigli di chi ne sa più di noi.
Francesco Zoino, presidente della Commissione consiliare alle Politiche Sociali, nel suo intervento ha anch'egli salutato il presidente uscente Corradino Romano ed il suo successore Giuseppe Ricci.
Quando le misure sulla sicurezza si abbassano per via anche della crisi economica, ha detto Zoino, il lavoratore diventa un eroe perché sa che la sua incolumità può essere in pericolo ogni giorno che si reca al lavoro.
L'obiettivo deve essere, dunque, la prevenzione che deve essere sempre più significativa, così come il benessere psicofisico del dipendente che dovrebbe esere un importante elemento anche per l'azienda. Ma questa sensibilità non è di tutti.
A proposito poi di una decisa critica fatta da Mariano De Luca negli anni passati Zoino l'ha ripresa per dire che De Luca ha utilizzato i toni giusti al momento giusto per non far calare l'attenzione sulla problematica.
E' grazie anche a lui se siamo riusciti a portare a casa divesi obiettivi importanti per la collettività.
Dopo Zoino, è stato proprio Mariano De Luca a prendere la parola per dire che gli interessati tengono conto della presenza stamane delle autorità e lo ritengono come elemento di fiducia per il futuro percorso: Insomma esse rappresentano un punto di raccordo con le richieste della categoria.
Del Vecchio si è reso disponibile, così come Zoino.
Questo significa interpretare i bisogni della gente.
De Luca ha poi sottolineato il forte arricchimento ricevuto dalla presenza di Corradino Romano che si è sempre prodigato per la soluzione dei problemi.
A prendere la parola è stata quindi Anna Villanova, responsabile della sede Inail di Benevento, la quale ha positivamente sottolineato che è questo l'unico momento durante l'anno in cui si parla degli infortuni sul lavoro.
Gli iscritti all'Associazione potrebbero essere anche 4mila, tante infatti sono le rendite che elargisce l'Inail di cui 400 ai supersititi. Un numero enorme. Dieci infortuni mortali all'anno sono moltissimi.
L'anno scorso è stato un anno orribile con i nostri 10 morti per infortuni sul lavoro.
Quest'anno gli infortuni sono diminuiti, ma non come l'anno scorso segno questo che c'è una ripresa di attività e dunque una ripresa economica anche nel nostro Sannio ed ecco allora che il dato degli infortuni nell'industria sale di nuovo.
In agricoltura per fortuna esso scende mentre solo lo scorso anno eravamo la maglia nera in Campania ed addirittura in quasi tutto il Paese.
L'Inail, ha detto Villanova, conta i morti, ma fa anche prevenzione e lo fa perché convinta che gli infortuni hanno un costo elevatissimo.
Negli ultimi cinque anni sono stati spesi 6 milioni in contributi alle aziende che hanno investito in sicurezza.
Un altro dato positivo, è la promulgazione del Bando per l'adeguamento dei mezzi agricoli.
Abbiamo un parco macchine obsoleto e, nonostante dal 1984 sia obbligatoria la sbarra sui trattori, sbarra che serve a salvare la vita al conducente quando c'è un rovesciamento del mezzo, sono moltissimi i mezzi che questa sbarra ancora non ce l'hanno.
Ed allora è bene che si sappia che l'Inail dà dei contributi anche per adeguare le macchine agricole a questa disposizione.
L'Inail eroga poi anche prestazioni ambulatoriali ma pur potendo erogare i Livelli Integrativi di Assistenza non può ancora farlo perché la Regione non corrisponde così come invece ha fatto ad esempio la Lombardia.
Un dato allarmante, ha detto Villanova, è rappresentato anche dalle malattie professionali e dai picchi che a Benevento testimoniano di pratiche sbagliate poste in essere anche trent'anni fa.
Un muratore che oggi, non essendo addestrato, alza dei pesi in maniera sbagliata si troverà poi con delle ernie o con il mal di schiena nei prossimi anni e questo avrà un costo per la collettività.
A prendere la parola, a fine convegno, è stata poi Pina Carrillo, assistente sociale, che ha parlato dei progetti che l'Inail sta mettendo in atto.
Tra queste iniziative, c'è l'avviamento allo sport per i disabili.
Con alcune associazioni locali è stato possibile sottoscrivere delle convenzioni e dunque gli iscritti praticano il Tiro con l'Arco, le Bocce, le Arti Equestri e la Sitting Volley (la pallavolo da seduti), tutto ciò per migliorare la qualità della vita.
C'è poi anche il progetto per l'accesso all'uso del computer sottoscritto per l'assistenza con Informatici Senza Fontiere.
Infine, c'è l'iniziativa di dotare gli assistiti di cani da compagnia.
Ad intervenire è stato, quindi, chiamato Pasquale Parente, uno dei beneficiati del progetto sull'inserimento degli invalidi nelle attività sportive.
Ho subìto un infortunio sul lavoro nel 2008, ha detto Parente ed avevo già un amore per lo Sport che ho praticato sia a livello amatoriale che agonistico. Oggi l'Inail mi ha dato la possibilità di conoscrere altri disabili e di fare squadra aumentando così l'autostima e riconquistando anche parte della mia autonomia.
La natura, ha conclusio Parente, ci ha dato gli occhi davanti ed è lì che dobbiamo guardare.
La dirigente dell'Inail, a questo punto, ha concesso i Brevetti ed i Distintivi d'Onore dell'Inail a Mariella Maione, Michele Pengue, Fabio Pastore e Pasquale Parente.
Un riconoscimento è stato anche assegnato ai familiari superstiti dei caduti sul lavoro e dunque ad Addolorata La Bella per il marito Alessandro Saccone; a Raffaele De Rosa per la moglie Carmela Luisi; a Loredana Nardone per il marito Salvatore De Blasis ed infine a Patrizia Meneo per il marito Giovanni Lanterna.
Le Borse di Studio "Marino Lepore" dell'Anmil del valore di 500 euro per i diplomati e di 600 euro per i laureati figli di invalidi, sono andate invece a: Concetta Di Biase, diplomata in Costruzione Ambiente e Territorio all'Istituto "Giustiniani" di Cerreto Sannita con 100/100; ad Antonio Iannunzio che si è diplomato presso il Liceo Scientifico "Rummo" con la votazione di 100/100; a Marina Tirino, diplomatasi Perito per il Trusimo all'Istituto de' Liguori di Sant'Agata dei Goti con la votazione di 100/100; a Piernicola Vella, diplomatosi allo Scientifico Magistrale "Guacci" con 95/100; a Pietro Caretti che ha consegueto la laurea in Ingegneria Strutturale e Geotecnica con la votazione di 110 e lode ed ad Elisa Ciambrelli che si è laureata in Giurisprudenza magistrale con 110 e lode.
Infine, è stata consegnata la medaglia per i 50 anni insieme nell'Associazione a Nicola Tassella ed a Clemente Moscato.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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