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Benevento, 10-10-2015 11:14 ____
"Il partito. Dall'articolo 49 della costituzione al partito personale"
Se ne parlera' il prossimo 12 ottobre nella sede del Pd
Redazione
  

Il gruppo del Pd al Comune di Benevento ha organizzato per lunedì prossimo, 12 ottobre, alle 17.00, presso la sede di corso Garibaldi, un incontro sul tema: "Il partito. Dall'articolo 49 della costituzione al partito personale".
Accompagnerà la riflessione, Marco Plutino, docente della Universita di Cassino e Basso Lazio.
"Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale
Così - scrive nella nota inviata alla Stampa il capogruppo, Giovanni Zarro - recita l'articolo 49 della Carta Costituzionale.
Dunque, la domanda: Quanto è componibile, in cosa corrisponde l'attuale realtà dei partiti, in Italia, con questa normativa?
I partiti sono in crisi.
Forza Italia perde i pezzi; é in preda a scissioni, rivalità; a reciproche scomuniche; è allo sbando.
Tuttavia, proclama di essere ancor e sempre insostituibile per guidare le "masse" del centrodestra. Alla vittoria.
Ammira Salvini; lo considera il leader che sa "parlare alla pancia degli italiani".
Salvini gradisce e replica: certo parlo alla pancia degli italiani, ma so parlare anche alla mente ed al cuore della gente.
Nel Pd, la condizione è diversa. E tuttavia difficile.
Forte al Centro; debole sul territorio.
Con problemi di funzionamento effettivo degli organi. Degli organi di rappresentanza.
Corre il rischio di ridursi a "partito liquido"; o, a partito "leggero".
Il rischio viene esorcizzato puntando a costruire "un partito di massa".
Il rischio viene esorcizzato con un no al modello di partito volatile.
Sì ad un partito strutturato, animato; caratterizzato da un volto definito.
Su tutti i partiti incombe lo spettro del partito personale. Partito capovolto.
Per il quale, non conta la base; contano i vertici. Non contano gli organi; conta il Capo.
Ed il sistema politico? Condizione difficile anche per il sistema politico. Se il partito è in crisi, come può non esserlo il sistema politico?
Nel centrodestra, c'è lo sforzo di ricostituire una coalizione. Il Centrodestra appunto!
La prospettiva è chiara la pista per arrivarci no! Le idee, su questo punto, sono ballerine!
Per vincere non basta dire: voglio vincere!
C’è ben altro! Ci vuole ben altro! C’è la questione del campo politico, quella dei programmi, quella del leader.
Quella dei comportamenti!
Nel seno del centrosinistra altrettanto si dibatte.
Alcuni respingono la ricostituzione di un facsimile dell'Ulivo; altri intendono riproporlo.
Non è solo questo il punto. C'è la prospettiva del Partito Nazionale!
Vi sono altri problemi: soci, primarie, strutture territoriali, il superamento delle coalizioni con l'Italicum.
I sondaggi sono volatili. E spingono ad allargare il solco tra governanti e governati.
Questi ultimi, e sono una parte cospicua, esprimono in misura crescente la loro protesta con l'astensionismo elettorale o col mettersi al carro dei movimenti populisti. O dei pifferai di turno.
Le masse sono quel che sono: persone comuni, che lavorano per tirare avanti, o, che il lavoro non hanno e vivono in stato di precarietà; quando non lottano contro la povertà.
Molti si sono espressi sulle masse. Da Platone fino a Pareto.
Hanno battuto sul tasto delle capacità: non sanno fare nulla di buono.
Epperò, altri dissentono. I Rousseau, i Jefferson.
Questi hanno cantato le loro virtù. Il popolo che si contrappone ai vizi e alla corruzione dei potenti.
Invero, i vizi e le virtù albergano nelle file vuoi delle élites vuoi delle masse.
Il ruolo decisivo è quello della classe politica e della classe dirigente.
Indispensabili per la loro promozione; indispensabili per capire il mondo, oggi; e per assicurare loro migliori condizioni di vita. In caso contrario?
Altrimenti voltano le spalle, si chiudono in se stesse o si affidano a pifferai e demagoghi.
Le masse, quando si sentono abbandonate e deprivate di speranza, si mettono al carro dei Capipopolo.
Quando, come oggi in Italia, hanno di fronte leader che mirano a parlare anzitutto alla loro pancia, quando a rappresentarle nelle Assemblee rappresentative sono politici nominati, allora le masse, per fortuna non tutte, si riducono a ciò cui pensavano i Platone ed i Pareto.
Il Pd non è lontano dalle masse; è un partito di massa!
Composto di persone consapevoli e attive.
Si batte per: l'educazione politica, la partecipazione, la formazione di quadri dotati di passione e di cultura in grado di coinvolgere e dirigere i cittadini.
Epperò…i risultati restano sempre sullo sfondo!"

comunicato n.85097



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