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Benevento, 08-10-2015 16:32 ____
Al Consiglio comunale di Palazzo Mosti sta molto a cuore la salute delle anime dei beneventani. Soprattutto se viene tirato in ballo Padre Pio...
Via libera dell'Assise alla costruzione della nuova chiesa di Pezzapiana ma per arrivare fino in fondo all'ordine del giorno e' occorso ancora una volta l'aiutino della minoranza
di Diego De Lucia
  

Al Consiglio comunale di Palazzo Mosti sta molto a cuore la salute delle anime dei beneventani.
Soprattutto se viene tirato in ballo Padre Pio.
Attiene, infatti, alla sfera religiosa l'unica decisione importante assunta dall'Assemblea cittadina di quest'oggi: si costruirà la nuova chiesa di contrada Pezzapiana.
Il Consiglio ha dato il via libera alla nuova destinata ad accogliere i fedeli dell'ormai popolosa zona nell'area a ridosso della zona industriale omonima ed un tempo attraversata dalla linea ferroviaria Benevento-Campobasso.
Tutti favorevoli ad eccezione del solo Luigi De Nigris, il quale, tra le altre cose, non ha affatto gradito che fosse stata richiesta appunto l'intercessione addirittura del frate delle Stimmate proclamato Santo da Giovanni Paolo II.
Per il resto, la riunione odierna del Consiglio ha esaurito tutti i punti all’ordine del giorno, ma gli ultimi due, quelli che interessavano l’agricoltura e il turismo, proposti dal capogruppo del Pd Giovanni Zarro, hanno visto la presenza in Aula di tre consiglieri d'opposizione (Quarantiello, Orlando e Trusio) mentre la maggioranza, come le accade quasi sempre, si era quasi liquefatta per farli approvare.
Rinviata la modifica approvazionde del Regolamento sulla gestione degli impianti sportivi di proprietà pubblica alla prossima seduta.
Insolitamente puntuale (appena un'ora ed un quarto oltre l'orario stabilito in convocazione) ed insolitamente affollata (ben 26 consiglieri) la seduta si è subito segnalata dal punto di vista più squisitamente politico per l'assenza, tra le file peraltro compatte della maggioranza, del solo Pd Sergio Tanga: poiché di solito in politica nulla avviene per caso quella sedia vuota è sembrata ai più assai significativa.
Al primo punto all'ordine del giorno (Deliberazione del Consiglio comunale numero 12 del 25 marzo 2010 "Lr 19 del 28 dicembre 2009 - Adempimenti di cui agli articoli 4, comma 6, 5 comma 7, 7 commi 2 e 4. Presa d'atto dell'errore materiale presente nelle tavole 1 e 2 e adeguamento della perimetrazione alla zona A del Puc vigente"), ha relazionato il presidente della Commisione Urbanistica, Leonida Collarile.
Questi ha spiegato la natura del provvedimento proposto: "Si tratta di correggere un errore materiale al progetto del piano casa.
Dopo l'approvazione del Puc effettuato in Consiglio, è cambiata la conformazione del centro storico ed occorre dunque provvedere a correggere le tavole".
La proposta è stata approvata con 20 voti favorevoli e 6 astenuti.
Il secondo punto, ha trattato della delicata situazione dei loculi cimiteriali, secondo una mozione presentata dai consiglieri comunali, primo firmatario Giovanni Quarantiello.
Quest'ultimo, nel prendere la parola, ha lanciato dure accuse alla Giunta di Fausto Pepe: "E' scandaloso e vergognoso, da parte dell'Amministrazione, sapere che non si riesce la tumulazione perché mancano i loculi.
E' una situazione preoccupante ed il problema, nonostante siano passati molti mesi, non si è ancora risolto e si continua ad annaspare nel buio". 
Il consigliere d'opposizione ha voluto capire dall’assessore ai Lavori Pubblici, Cosimo Lepore, cosa si intenda fare per risolvere il problema reale della mancanza di spazi nel Cimitero: "Con l'ampliamento, a suo tempo approvato del Cimitero, si prevedevano 9.000 nuovi loculi e l'assessore ci assicurò che si sarebbe nominato un geologo per lo studio di fattibilità iniziale e che si sarebbe proceduto al bando in concessione.
Sono trascorsi 10 mesi e nulla è stato realizzato.
L'appalto in concessione non era realizzabile se non si fosse posto mano ad un piano d'espropri. 
L'ultimo lotto è fermo ad un anno e mezzo fa per un imprevisto ecologico".
Infine, ha concluso minacciando di chiamare l'Ispettorato del Lavoro in quanto nel Cimitero sarebbe presente un cantiere mai dichiarato e, quindi, con scarse o nulle condizioni di sicurezza all’interno della struttura: "Lei, sindaco, è anche un ingegnere.
Si rende conto delle lagnanze dei cittadini?
Non c'è nessun cartello di cantiere, questo è angosciante.
Peraltro ci sono otto loculi inutilizzabili ed in uno è presente una trave che entra nei loculi stessi.
E’ assolutamente pericoloso". 
L'assessore Lepore ha tentato di calmare gli animi: "Sono stati spesa circa 484mila euro per questi lavori per la realizzazione di oltre 474 loculi.
Soltanto un'ultima parte è ancora in fase di completamento, ma chiunque può essere tumulato".
Mario Pasquariello di Tèl, però, ha attaccato: "Quello è un cantiere.
Ci sono bombole di gas presenti nella struttura. Non è pericoloso tutto ciò?
Bisogna fare in modo che siano applicate le norme sulla sicurezza". 
Non era prevista alcuna votazione e si è, quindi, passati a discutere del terzo punto concernente la "Modifiche all'articolo 4 del Regolamento per la gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale".
Il presidente della Commissione Sport, Rino Caputo, ha chiesto ed ottenuto il rinvio per esaminare al meglio la delibera al prossimo Consiglio. 
E' stata, poi, la volta del Regolamento comunale per l'espletamento delle attività di autorizzazione dei progetti, ai fini della prevenzione del rischio sismico, nonché connessi alle attività di vigilanza che è stato approvato con 16 voti favorevoli e 10 astenuti.
Altro argomento in discussione era appunto la nuova chiesa di Pezzapiana.
Per consentire la creazione della struttura, era necessaria l’adozione di una variante semplificata (ex articolo 19 commi 3 e 4 del Dpr 327/2001) al Puc vigente.
Tale provvedimento doveva autorizzare la realizzazione del nuovo complesso parrocchiale dello Spirito Santo.
Il presidente Collarile, nel relazionare sul provvedimento, ha spiegato che la parrocchia dello Santo Spirito voleva la nuova costruzione in quanto l'attuale edificio che ospita la chiesa di Pezzapiana era considerato del tutto insufficiente in termine di capienza, anche perché la popolazione della zona era, nel frattempo, molto cresciuta. 
A prendere la parola è stato Mario Zoino il quale ha rimarcato le doglianze di alcuni suoi pazienti abitanti proprio in quell'area che da tempo gli segnalavano che la chiesa fosse incapace di contenere tanti fedeli: "E' il caso che si permetta di costruire uno stabile ed una chiesa molto più grande e accogliente.
Sarebbe un'opera meritoria". 
Il suo collega d’opposizione, Luigi De Nigris si è detto in disaccordo ma trattando un argomento più generale: "I laici hanno lasciato alla Chiesa alcuni compiti che dovrebbero essere da loro stessi espletati.
E' mai possibile dover sempre ricorrere a strutture ecclesiastiche per far qualcosa?
E' mai possibile che per andare a giocare a pallone si deve andare all'oratorio?
Questa è la sconfitta delle isitituzioni".
A De Nigris ha dato, in verità, assai fastidio il fatto che il parroco di Pezzapiana, don Maurizio Sperandeo, nei giorni scorsi, nel sollevare nuovamente il problema, abbia di fatto richiesto l'intercessione di Padre Pio affinché il punto fosse approvato.
Cosa c'entra il Santo?; Perché mai scomodarlo per questa vicenda?
Di diverso parere il consigliere del Pd Angelo Miceli: "E' un contesto territoriale abbastanza vasto con numerose contrade interessate.
L'iniziativa poteva venire anche ad un privato".
Infine, ha esortato l’assessore all'Urbanistica, Giuseppe Zollo, che nel frattempo era giunto in Consiglio: "Occorre una variante sul piano urbanistico comunale. Non si possono mettere sempre delle toppe". 
A rispondere a De Nigris è stato Zarro: "Don Maurizio ha fatto bene ad esprimersi come ha fatto.
Resta poi al Consiglio intervenire nella sua laicità".
Anche Pasqauriello ha dato parere favorevole: "C'è un'esigenza sociale di un edificio di pubblico interesse.
Dobbiamo scandalizzarci (forse riferendosi a De Nigris, ndr) per altre varianti approvate.
Mi ricordo come nella prima legislatura del sindaco Pepe si disse che volevano fare una palestra ed invece fu realizzato un centro medico".
Infine la delibera è stata approvata con 25 voti favorevoli 1 astenuto (De Pierro) e 1 voto contrario, appunto quello di De Nigris.
Poi si è discusso della costituzione dell'Associazione Benevento Impatto Zero e Smart City (Abiz).
A relazionare è stato sempre Collarile, il quale ha sottolineato che si voleva dare un nuovo impulso di sviluppo della città sostenibile.
Il presidente ha spiegato che, in Italia, questa Smart City aveva avuto adesioni solo nelle città del nord e si voleva effettuare un'autodeterminazione delle volontà dell'indirizzo di sviluppo sostenibile come il Paec ed il Paes. 
Il sindaco, Fausto Pepe, ha spiegato che si volevano facilitare i servizi ai cittadini, utilizzando mezzi innovativi.
E' un piano strategico di sviluppo del territorio con finalità di natura ambientale.
De Nigris si è detto imbarazzato in quanto nel programma di governo del candidato a sindaco Carmine Nardone c'era appunto quello della città sotenibile.
Il consigliere, però, ha detto di votare contro perché questa Amministrazione non aveva ancora nominato un energy manager nonostante fosse già stata stilata una graduatoria e la selezione fosse stata stipulata: "Quali sono gli ostacoli alla nomina dell'energy manager.
Secondo me perché l'ha vinta una persona calabrese e non si accetta questa vittoria".
La delibera è passata con 14 voti favorevoli, 2 contrari (Mario Zoino e De Nigris) 8 astenuti.
Ormai nel deserto generale e con un disinteresse dilagante all’interno della Sala, si sono, infine, discussi: "Ordine del giorno protocollo numero 54130 del 19 giugno 2015 presentato dal consigliere Giovanni Zarro relativo ai distretti agroalimentari rurali e di filiera; Ordine del giorno protocollo numero 54176 del 19 giugno 2015 presentato dal consigliere Giovanni Zarro relativo al sistema turismo".
Entrambi i punti hanno avuto la relazione del presentatore il quale ha rimarcato: "Non possiamo consentire alla Regione di programmare l'agricoltura nel Fortore o nel Tammaro.
Bisogna chiedere alla Regione il regolamento".
Entrambe le delibere sono passate con 17 voti favorevoli e 1 astenuto.

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