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Benevento, 07-07-2015 15:24 ____
I dati che mi forniscono gli Uffici sono allarmanti e catastrofici. Non credo di poter procedere alla stesura del Bilancio di Previsione entro luglio
E' il nuovo grido d'allarme lanciato dal presidente della Provincia Claudio Ricci durante la seduta del Consiglio Provinciale. Non so come far partire l'anno scolastico e c'e' il rischio che ci scappi il morto sulle strade per la mancata manutenzione
di Diego De Lucia
  

"Non credo di poter procedere alla stesura del Bilancio di Previsione entro luglio.
I dati che mi forniscono gli Uffici sono allarmanti e catastrofici".
E' il nuovo grido d’allarme che il presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci, ha lanciato durante la seduta del Consiglio che si è tenuta quest'oggi.
Che la Provincia sia giunta alla canna del gas è ormai chiaro a tutti: quello che, però, forse non è chiaro e per questo Ricci ha voluto questa riunione dell'Assise, è il paradosso straordinario in cui si trova la sua Amministrazione.
I fondi in cassa ci sono, ma non li si può spendere: si tratta di 24 milioni di euro; d'altra parte, tra i soldi che si possono e si debbono utilizzare mancano all'appello 5 milioni di euro.
Rispetto all'austerity imposta dall'Unione Europea e dai Governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni, la Provincia è in perfetta regola: non può utilizzare i soldi che ha; rispetto ai tagli selvaggi di fondi pubblici non ci sono risorse per far funzionare le scuole e le strade. "Non so come far partire il prossimo anno scolastico, c'è il rischio che ci scappi il morto sulle strade per la mancata manutenzione".
Questa la drammatica costatazione lanciata in Aula da Ricci, nel giorno del suo onomastico.
Il presidente ha parlato della necessità di avviare un'operazione verità con la pubblica opinione e con il Consiglio provinciale.
Egli ha rimarcato: "Sono state fatte alcune simulazioni circa i tagli finanziari lineari anche sulle materie che la legge Delrio, la numero 56, ci affida.
Ebbene, nonostante i tagli, non ci sono le condizioni per un Bilancio equilibrato: mancano all'appello 5 milioni di euro che non sappiamo dove prendere.
Qui non si tratta di "mala gestione": i tagli sulle Province rendono la vita insostenibile non solo per noi, ma per il 95% delle Province italiane".
La situazione è incredibilmente questa.
Una caterva di contestazioni a Delrio, oggi ministro delle Infrastrutture, che la legge 56 ha voluto e che si ostina a dire che le Province hanno soldi per adempiere alla loro funzioni.
Ma come tutti sanno non è vero: lo ha detto anche la stessa Corte dei Conti che ha riconosciuto che lo Stato sta creando le condizioni per un "dissesto indotto" per le Province.
E' stata davvero per palati forti la riunione del Consiglio provinciale che comunque ha approvato 7 punti all'ordine del giorno all’unanimità ed ha rinviato soltanto l'approvazione del bilancio dell'Azienda Speciale Asea. 
Unico assente alla seduta è stato il consigliere d'opposizione, Claudio Cataudo.
La seduta si è aperta con un ritardo di 30 minuti: presenti 7 consiglieri.
Dopo aver approvato i verbali delle sedute precedenti, il consigliere d'opposizione Luigi De Minico ha chiesto ed ha ottenuto rassicurazioni sull'azienda speciale in agro di Casaldianni dal presidente della Provincia Ricci.
Il Consiglio ha, quindi, discusso il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi con la relazione di Sergio Muollo, che è il consulente dell'Amministrazione: "E' stato un lavoro certosino da parte degli uffici, per la difficoltà a reperire documentazione trattandosi di pratiche datate anche oltre i trent'anni.
Abbiamo accertato che abbiamo in cassa 24 milioni anche se dobbiamo tener presente che di questi 5 milioni non ci sono stati versati dai Comuni per morosità sulla gestione dei rifiuti".
Il quinto punto, invece, ha riguardato l'espropriazione di aree occupate per i lavori di risanamento ambientale, infrastrutturale, polifunzionale in località "Tre Ponti" di Tufara Valle nel Comune di Montesarchio.
E' intervenuto il consigliere del Pd Franco Damiano che ha detto: "Si tratta di una fetta dell'area di proprietà Falzarano per la realizzazione di un impianto sportivo quale "benefit" per la realizzazione della discarica di Tre Ponti".
Poi ha aggiunto: "E' soltanto un primo passo nella gestione di questo sito che dà ancora tanti grattacapi per quanto riguarda il controllo del percolato".
Sull'argomento è intervenuto anche il legale dell'Ente, Vincenzo Catalano, il quale ha chiarito che, sulla vicenda specifica della discarica di Tre Ponti, quello in discussione non è tecnicamente un debito fuori Bilancio, ma costituisce semplicemente il pagamento di una pratica su fondi a disposizione.
Il presidente Ricci ha rimarcato come doveva essere forte la volontà politica dell'Ente nel dare un segnale: "Siamo tutti debitori verso quel terreno.
Occorre un percorso chiaro, trasparente, insomma bisogna rimuovere questo bubbone".
Il punto è stato approvato all'unanimità.
Sul sesto, Riconoscimento debiti fuori bilancio - giudizio - Tabacchino Catiello e la Provincia di Benevento - sentenza Tribunale di Benevento numero 26115 - liquidazione sorta capitale, rivalutazione, interessi legali e spese di giudizio - provvedimenti, ha relazionato il legale Catalano: "Occorre onorare per motivi di opportunità in questa seduta, anche senza il Bilancio di Previsione, per evitare ulteriori aggravi di spesa a carico dell'Ente".
Anche questo punto è stato approvato all'unanimità.
Il Bilancio aziendale dell'Asea, come detto, è stato rinviato su richiesta di Ricci e si è passati a discutere dell’ultimo punto e sull’analisi delle criticità sull'erogabilità dei servizi pubblici essenziali dell'Ente.
Ricci ha parlato di una situazione paradossale: "Noi abbiamo una cassa molto forte, ma non riusciamo a spenderla per la questione del Patto di Stabilità.
Poi ha aggiunto: "La nostra Provincia è quella che sta meglio di tutte in Campania.
Il problema non è di schieramento politico; le difficoltà sono trasversali e pesantissime".
Molto amareggiato Ricci ha spiegato: "Seppur riuscissimo ad approvare e redigere il bilancio, abbiamo il dovere d'informare tutti circa la difficoltà di assicurare alcuni servizi essenziali per la Scuola.
Bisogna invece entrare nell’idea che a settembre non potremo garantire quanto avevamo fatto in passato per le Scuole".
Molto duro Ricci che ha poi parlato del problema infrastrutturale provinciale: "Siamo alla negazione dei diritti.
Quando si impone all'Ente Provincia di operare tagli lineari nella scuola del 30-35%, non c’è più diritto allo studio.
Stesso discorso sulla viabilità e manutenzione delle strade con tagli lineari del 30%: è la negazione del diritto alla mobilità.
C'è un grave problema sulla sicurezza stradale: c'è il pericolo che ci scappi il morto".
Poi ha attaccato il Governo nazionale: "La cosiddetta riforma della Province è consistita esclusivamente nel negare il diritto di voto ai cittadini: questa è stata l'unica vera riforma della Legge Delrio.
Per il resto, tutte le responsabilità gravano ancora sulle nostre spalle.
Saremo chiamati a scelte dolorose e candidati a diventare ottimi capri espiatori per una situazione che non dipende da noi.
I dipendenti della Provincia, quelli delle società partecipate, i cittadini ci attaccheranno per via di una vera e propria emergenza sociale che sta per esplodere".
La proposta lanciata al Governo ed alla Regione, che sarà sottoposta anche all'Unione delle Province d'Italia per farne questione nazionale, si basa sul dato di fatto che lo Stato e la Regione non hanno dato disposizioni in merito al Soggetto che deve gestire materie quali l'agricoltura, la cultura e il turismo che non competono più alle Province ai sensi della legge 56 del 2014.
Poiché però la Provincia di Benevento, per senso di responsabilità istituzionale, continua ad esercitare quelle materie sostenendone i costi (per tenere aperto ad esempio il Museo del Sannio, la Biblioteca Provinciale), il Consiglio propone che i tagli finanziari imposti dallo Stato a tutte le Province italiane siano ridotti in misura corrispondente alle spese sostenute per le predette materie che si continuano ad esercitare.
Per la Provincia di Benevento l'importo calcolato è di circa 5 milioni di euro.
Se tale misura fosse accolta, e considerato che la Provincia ha rinegoziato i mutui assunti con la Cassa Depositi e Prestiti, il Bilancio dell'ente potrebbe tornare in equilibrio.
La relazione tecnica su tale questione è stata svolta dal consulente Sergio Muollo: questi ha spiegato che il riaccertamento dei residui attivi e passivi ha attestato che in cassa la Provincia di Benevento ha 24 milioni di euro, che tuttavia non può spendere per il Patto di Stabilità; d'altra parte la Provincia ha subìto tagli enormi di risorse pur continuando a dover garantire i servizi essenziali che quelle risorse avrebbe dovuto coprire.
Rinegoziando i mutui, ha spiegato Muollo, la Provincia ha recuperato 3 milioni di euro; restano da recuperarne altri 5 che sono appunto i costi connessi all'esercizio di quelle funzioni che la Provincia non dovrebbe più esercitare.
Se lo Stato pagasse queste spese, la Provincia rientrerebbe in equilibrio di Bilancio.
Quindi ha continuato: "Abbiamo proposto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri come poter in qualche modo risolvere il problema.
La legge 56 del 2014 ci ha detto che noi dobbiamo assolvere solo a quattro compiti fondamentali: scuole, strade, ambiente e urbanizzazione; mentre le altre funzioni non saranno più a voi riconosciute tanto è vero che il 50% del personale non vi serve più.
Intanto, però, nessuno ha cancellato veramente le funzioni riguardo alla cultura e al turismo, che la Provincia, dunque, continua ad esercitare sostenendo evidentemente dei costi per tenere aperti i Musei e pagare il personale".
Per Muollo l'Ente sosterrebbe le stesse spese del 2014, con in più un taglio di circa 8 milioni di euro (7 di taglio statali e un 1 milione per lo sforamento del Patto di Stabilità dovuto all'Amministrazione Cimitile): "Abbiamo rinegoziato i mutui, abbiamo spalmato 3 milioni di euro di debiti con Cassa Depositi e Prestiti per i muti: di conseguenza alla fine noi abbiamo da dover riempire un buco di 5 milioni di euro che derivano dal fatto che curiamo ancora settori come Museo, Biblioteca, agricoltura che non dovremmo più fare.
Stiamo anticipando delle spese per 5 milioni di euro, ebbene il Governo potrebbe riconoscere questo e dunque potrebbe compensare il taglio impostoci: se la proposta passasse noi ci troveremmo a gestire un Bilancio equilibrato.
Le spese per il personale che risparmiamo dai pre-pensionamenti e pensionamenti è pari per quest'anno solo a 156mila euro; mentre più consistente è quello per il 2016".
Il governo, a detta di Muollo, appare intenzionato a spostare a settembre la data di approvazione dei Bilanci, quindi la possibilità di redigerlo in maniera equilibrata.
Per Domenico Matera, consigliere di opposizione e sindaco di Bucciano, la Provincia si sta avviando ad una dichiarazione di dissesto indotto: "Dovremmo dimetterci, perché con questa vicenda dei debiti fuori Bilancio ci stiamo assumendo delle responsabilità assurde".
Il sindaco ha continuato: "Penso che sia opportuno che questa proposta debba essere portata all’attenzione dell’Unione delle Province d’Italia perché è un argomento forte e reale, quello di cui c’è bisogno in questo momento.
La erogazione dei servizi essenziali in particolare per quanto riguarda le Scuole e le strade sono a fortissimo rischio".
Ha poi attaccato l’esponente del Governo Renzi Graziano Delrio: "Continuiamo a pagare i conti dei servizi che non dovremmo più sostenere: questo Delrio non solo non sa, perché evidentemente i suoi collaboratori non hanno fatto bene i conti.
C'è bisogno dunque di presentargli il conto della massaia: noi avevamo 100 dallo Stato nel 2014 per svolgere queste funzioni; oggi per queste stesse funzioni noi riceviamo 90 e dunque come possiamo fare?".
Il consigliere Giuseppe Molinaro ha contestato al sottosegretario Delrio la volontà d'insediare la logistica ad Avellino, che non ha, secondo il democratico, le attrezzature del territorio, né le delibere formali di approvazione del programma, diversamente che a Benevento
Si è, infine, passato a votare il provvedimento sull'analisi dei conti che è stato approvato all'unanimità.

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comunicato n.82530



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